Formula 1: Luigi de Martino Norante ancora in cima al mondo con la McLaren
Il 31enne ingegnere aerodinamico barlettano è tra gli artefici del secondo titolo mondiale costruttori consecutivo della scuderia inglese
venerdì 10 ottobre 2025
12.19
"Vincere è difficile, ma confermarsi lo è ancora di più". È una frase che spesso passa per luogo comune, a maggior ragione in uno sport come la Formula 1 che, in special modo dall'inizio dell'era delle power unit, è più che mai è soggetto a lunghi cicli vincenti, ora di Mercedes, ora di Red Bull, e infine, da un paio di anni a questa parte, di una rinata McLaren, scuderia che solo qualche anno fa vivacchiava desolatamente nelle ultime file della griglia di partenza, e che ormai sembrava il pallidissimo ricordo di quella splendida vettura che con campioni come Senna, Prost, Hakkinen ed Hamilton aveva fatto incetta di titoli mondiali.
Poi ecco la rinascita firmata da Zak Brown, il quale porta nella scuderia di Woking Andrea Stella, l'ex ingegnere di pista di Sua Maestà Michael Schumacher negli anni d'oro della Ferrari.
Tra i pupilli di Andrea Stella c'è il giovane ingegnere barlettano Luigi de Martino Norante (classe 1994, anno non certo banale per la storia della Formula 1...), che da qualche anno si occupa dell'aerodinamica delle vetture di Lando Norris e di Oscar Piastri.
Con il terzo e il quarto posto conquistati domenica scorsa dalle McLaren Mercedes del 25enne inglese e del 24enne australiano di origini toscane, sul circuito di Marina Bay nel Gp di Singapore, la McLaren Mercedes si è aggiudicata per il secondo anno consecutivo il titolo mondiale costruttori, nell'attesa di sapere chi tra Oscar Piastri e Lando Norris (salvo una difficile ma non ancora impossibile rimonta di Max Verstappen) si aggiudicherà il titolo piloti.
Un risultato di assoluto prestigio per il capo aerodinamico Luigi de Martino Norante, per i suoi colleghi e per tutto il team McLaren, in una stagione dove, pur partendo favoriti, hanno dovuto dapprima far fronte alla famosa polemica sull' "ala flessibile" sollevata dai team rivali (cose che in F1 capitano sovente a chi vince...), per poi riuscire ad apportare durante l'arco della stagione piccoli, costanti ed efficaci aggiornamenti alla vettura che hanno permesso alla scuderia "papaya" di tenere costantemente a distanza di sicurezza i rivali più temibili, Max Vestappen su tutti...
"Vincere è difficile, ma confermarsi lo è ancora di più". Ripetiamo questa frase (o luogo comune, se volete), anche perché in proiezione 2026 la sfida per la McLaren, per Andrea Stella, e ovviamente per il nostro Luigi de Martino Norante, sarà ancora più ardua, specie al riguardo dell'introduzione della cosiddetta "aerodinamica attiva" (dove il lavoro Luigi de Martino Norante e dei suoi colleghi ingegneri sarà fondamentale) che permetterà alle vetture di diminuire il carico aerodinamico in rettilineo, e di aumentarlo nei tratti misti, in modo da aumentare le possibilità di sorpasso in pista, anche alla luce dell'annunciata eliminazione del DRS (ala mobile), che verrà sostituito dal cosiddetto "override".
A tutto questo, sempre a partire dal 2026, andrà inoltre ad aggiungersi la riduzione del peso e delle dimensioni delle vetture: tutte variazioni che comporteranno un inevitabile ripensamento dell'aerodinamica delle vetture, e che da barlettani ci inducono sin da ora ad augurare buon lavoro a Luigi de Martino Norante.
Poi ecco la rinascita firmata da Zak Brown, il quale porta nella scuderia di Woking Andrea Stella, l'ex ingegnere di pista di Sua Maestà Michael Schumacher negli anni d'oro della Ferrari.
Tra i pupilli di Andrea Stella c'è il giovane ingegnere barlettano Luigi de Martino Norante (classe 1994, anno non certo banale per la storia della Formula 1...), che da qualche anno si occupa dell'aerodinamica delle vetture di Lando Norris e di Oscar Piastri.
Con il terzo e il quarto posto conquistati domenica scorsa dalle McLaren Mercedes del 25enne inglese e del 24enne australiano di origini toscane, sul circuito di Marina Bay nel Gp di Singapore, la McLaren Mercedes si è aggiudicata per il secondo anno consecutivo il titolo mondiale costruttori, nell'attesa di sapere chi tra Oscar Piastri e Lando Norris (salvo una difficile ma non ancora impossibile rimonta di Max Verstappen) si aggiudicherà il titolo piloti.
Un risultato di assoluto prestigio per il capo aerodinamico Luigi de Martino Norante, per i suoi colleghi e per tutto il team McLaren, in una stagione dove, pur partendo favoriti, hanno dovuto dapprima far fronte alla famosa polemica sull' "ala flessibile" sollevata dai team rivali (cose che in F1 capitano sovente a chi vince...), per poi riuscire ad apportare durante l'arco della stagione piccoli, costanti ed efficaci aggiornamenti alla vettura che hanno permesso alla scuderia "papaya" di tenere costantemente a distanza di sicurezza i rivali più temibili, Max Vestappen su tutti...
"Vincere è difficile, ma confermarsi lo è ancora di più". Ripetiamo questa frase (o luogo comune, se volete), anche perché in proiezione 2026 la sfida per la McLaren, per Andrea Stella, e ovviamente per il nostro Luigi de Martino Norante, sarà ancora più ardua, specie al riguardo dell'introduzione della cosiddetta "aerodinamica attiva" (dove il lavoro Luigi de Martino Norante e dei suoi colleghi ingegneri sarà fondamentale) che permetterà alle vetture di diminuire il carico aerodinamico in rettilineo, e di aumentarlo nei tratti misti, in modo da aumentare le possibilità di sorpasso in pista, anche alla luce dell'annunciata eliminazione del DRS (ala mobile), che verrà sostituito dal cosiddetto "override".
A tutto questo, sempre a partire dal 2026, andrà inoltre ad aggiungersi la riduzione del peso e delle dimensioni delle vetture: tutte variazioni che comporteranno un inevitabile ripensamento dell'aerodinamica delle vetture, e che da barlettani ci inducono sin da ora ad augurare buon lavoro a Luigi de Martino Norante.