Focus biancorossi: Radi, la fascia è tua

Dalla partita di Pagani ecco la scelta per il capitano del Barletta

martedì 19 agosto 2014
A cura di Luca Guerra
«Stiamo trovando coesione, la fascia di capitano non è un problema». Questo era stato il mantra ribadito a più riprese dai tesserati del Barletta Calcio e da mister Marco Sesia alla vigilia del primo appuntamento ufficiale della stagione sportiva 2014/2015, disputato e condotto in porto grazie al vellutato destro di Floriano sabato pomeriggio sul neutro di Pagani contro i biancoscudati del Savoia. Un appello a un'unità di intenti che contemplasse tanti leader emotivi e tecnici, votati solo al bene della squadra verso la missione-salvezza.

Dal rettangolo verde del "Marcello Torre", oltre alle indicazioni utili per schemi e muscoli, è emerso anche il dato riguardante il nuovo capitano biancorosso: parliamo di Alessandro Radi. Sesia e il suo staff hanno destinato al difensore centrale di piede mancino oneri e onori che tale gallone comporta, tra i compagni e nei confronti di avversario e direttore di gara. Classe 1982, il difensore nato a Pesaro è all'undicesima stagione in Lega Pro, dopo le esperienze di Rieti, Sorrento, Juve Stabia, Varese, Portogruaro, Cavese e Paganese. Nelle ultime due annate ha vestito la maglia del Gubbio, collezionando 36 presenze a quattro gol e destando ottime impressioni.

Passata nella scorsa stagione dal braccio di Riccardo Allegretti a quello di Vincenzo Camilleri, con sporadiche vestizioni anche per Fabrizio Di Bella, negli anni la fascia di capitano biancorossa è passata attraverso diverse spalle e volti, da Savino Daleno a Simone Guerri finanche ad Alessandro De Leidi nella fase iniziale della stagione sportiva 2012/2013. In questa estate, nell'anno zero dopo quello "horribilis" chiuso a maggio, tanti erano gli indiziati per vestirla, per curriculum e posizione in campo: oltre a Radi, basti pensare a Quadri, Stendardo e Liverani. La scelta ad ora premia il 32enne marchigiano, che in campo non lesina suggerimenti e bonarie sfuriate per compagni e avversari. Nella stagione del riscatto, un riferimento non da poco in una piazza che premia i leader che lasciano tracce del loro cammino calcistico. L'eredità da raccogliere è importante: alzino la mano quanti ancora ricordano la punizione dell'1-0 di Riccardo Allegretti al "Puttilli" contro l'Andria.
(Twitter: @GuerraLuca88)