Cicerelli: "Penso solo a fare bene con il Barletta, sognando Lavezzi"
Intervista esclusiva al talentino della "Berretti" biancorossa
giovedì 14 marzo 2013
0.59
Nato a San Giovanni Rotondo nell'agosto del 1994, arrivato a Barletta quest'estate nelle fila della "Berretti" di Pavone jr. all'interno del rimpasto tecnico del Settore Giovanile biancorosso, ben presto è arrivato agli altari della gloria con i piccoli biancorossi, fino a meritarsi il costante inserimento in allenamenti e convocazioni della Prima Squadra, prima con Novelli in panchina e anche in occasione della "prima" della gestione-Orlandi. Parliamo di Emanuele Cicerelli, uno dei "babies terribili" della nidiata biancorossa che dopo gli stenti iniziali ora è lassù in classifica, pronta a cercare i playoff del torneo "Berretti", dove oggi è quarta con 35 punti, a -5 dal duo Catanzaro-Nocerina in seconda posizione: l'esterno offensivo del Barletta Calcio che si ispira a Lavezzi (per sua stessa ammissione) si è raccontato, senza tradire emozioni, ai nostri microfoni alla sua prima intervista in carriera.
Emanuele, come stai vivendo quest'annata, la prima nel Barletta?
"Molto bene, sono davvero contento di essere qui e sono entusiasta di come le cose sono andate sin qui. Spero di andare avanti così".
A inizio 2013 c'è stato il salto in Prima Squadra, dove ormai ti alleni con costanza. Quanto si matura lavorando con compagni "senior"?
"Si apprendono sicuramente cose nuove, che possono far solo crescere. Si matura tanto stando a contatto con professionisti e uomini di provata esperienza, oltre che accanto a tanti giovani validi in campo".
Il tuo modello sul campo.
"Per quanto riguarda il comportamento ti dico Javier Zanetti. Nel mio ruolo invece mi piace molto Lavezzi, per la sua capacità di aprire le partite".
I compagni con i quali hai un rapporto migliore.
"Vado molto d'accordo con tutti, soprattutto con Gianni (Albanese, ndr) e Nakim, con cui vivo".
Dopo un avvio complicato, la "Berretti" ora veleggia verso la seconda posizione in classifica. Cosa è cambiato nel vostro gruppo?
"Non credo si possa parlare di cambiamento: siamo sempre stati uniti, siamo un gruppo valido, con tanti ragazzi di ottime capacità. Nel calcio si vince e si perde: all'inizio abbiamo avuto qualche passo falso di troppo, ora invece stiamo rendendo bene e speriamo di farlo fino alla fine".
Sei di piede destro, ma preferisci partire da sinistra nel tridente. E' quella la tua posizione preferita?
"Per me non esiste un ruolo preferito. A me piace giocare in attacco, mi basta quello. Poi sta al mister decidere se impiegarmi o meno".
Doppio obiettivo per il finale di stagione: l'esordio in Prima Squadra e la disputa dei playoff. Dovessi sceglierne uno, per quale opteresti?
"Direi senza dubbio il terzo, la salvezza della Prima Squadra. Dovendo però scegliere tra due a livello personale, magari dico la disputa dei playoff perché premierebbe il percorso di un'intera annata".
Il tuo sogno nel cassetto.
"Continuare a fare bene con il Barletta e magari un giorno riuscire ad arrivare in Serie A, con la maglia dell'Inter, la squadra per cui tifo".
Siamo in chiusura, Emanuele: il tuo saluto per i lettori di Barlettalife.it e i tifosi del Barletta.
"Domenica ci sarà una partita molto importante ad Andria: speriamo che venga tanta gente a sostenerci, spero ovviamente di essere incluso nell'elenco dei diciotto che giocheranno il derby. Ai lettori e ai tifosi credo di starci vicini, perché stando uniti potremo fare buone cose".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Emanuele, come stai vivendo quest'annata, la prima nel Barletta?
"Molto bene, sono davvero contento di essere qui e sono entusiasta di come le cose sono andate sin qui. Spero di andare avanti così".
A inizio 2013 c'è stato il salto in Prima Squadra, dove ormai ti alleni con costanza. Quanto si matura lavorando con compagni "senior"?
"Si apprendono sicuramente cose nuove, che possono far solo crescere. Si matura tanto stando a contatto con professionisti e uomini di provata esperienza, oltre che accanto a tanti giovani validi in campo".
Il tuo modello sul campo.
"Per quanto riguarda il comportamento ti dico Javier Zanetti. Nel mio ruolo invece mi piace molto Lavezzi, per la sua capacità di aprire le partite".
I compagni con i quali hai un rapporto migliore.
"Vado molto d'accordo con tutti, soprattutto con Gianni (Albanese, ndr) e Nakim, con cui vivo".
Dopo un avvio complicato, la "Berretti" ora veleggia verso la seconda posizione in classifica. Cosa è cambiato nel vostro gruppo?
"Non credo si possa parlare di cambiamento: siamo sempre stati uniti, siamo un gruppo valido, con tanti ragazzi di ottime capacità. Nel calcio si vince e si perde: all'inizio abbiamo avuto qualche passo falso di troppo, ora invece stiamo rendendo bene e speriamo di farlo fino alla fine".
Sei di piede destro, ma preferisci partire da sinistra nel tridente. E' quella la tua posizione preferita?
"Per me non esiste un ruolo preferito. A me piace giocare in attacco, mi basta quello. Poi sta al mister decidere se impiegarmi o meno".
Doppio obiettivo per il finale di stagione: l'esordio in Prima Squadra e la disputa dei playoff. Dovessi sceglierne uno, per quale opteresti?
"Direi senza dubbio il terzo, la salvezza della Prima Squadra. Dovendo però scegliere tra due a livello personale, magari dico la disputa dei playoff perché premierebbe il percorso di un'intera annata".
Il tuo sogno nel cassetto.
"Continuare a fare bene con il Barletta e magari un giorno riuscire ad arrivare in Serie A, con la maglia dell'Inter, la squadra per cui tifo".
Siamo in chiusura, Emanuele: il tuo saluto per i lettori di Barlettalife.it e i tifosi del Barletta.
"Domenica ci sarà una partita molto importante ad Andria: speriamo che venga tanta gente a sostenerci, spero ovviamente di essere incluso nell'elenco dei diciotto che giocheranno il derby. Ai lettori e ai tifosi credo di starci vicini, perché stando uniti potremo fare buone cose".
(Twitter: @GuerraLuca88)