Cascella: «Perpignano si assuma le sue responsabilità, dia conto di inadempienze»
Il sindaco di Barletta risponde a distanza su Twitter al presidente biancorosso
mercoledì 10 giugno 2015
18.14
«Lasciare cosa? Questo è il momento in cui il presidente del Barletta Calcio deve assumersi le sue responsabilità». Dopo le dichiarazioni rese all'emittente televisiva Amica 9 Tv dal presidente biancorosso Giuseppe Perpignano («Lascio la squadra al sindaco, non ci sono le condizioni per andare avanti») a fronte di alcun contatto ufficiale con Palazzo di Città, è il sindaco di Barletta Pasquale Cascella a rispondere su Twitter alle curiosità del cronista. Un chiaro richiamo, quello del primo cittadino, alle responsabilità e al rispetto del ruolo: sembrano lontani, lontanissimi, i tempi in cui le parti si incontravano in Comune, poco meno di un anno fa, per una cordiale accoglienza, poi disattesa nei fatti e nelle azioni dall'uomo di Bogliasco.
Cascella smentisce contatti recenti con Perpignano, quindi la consegna della squadra nelle mani del sindaco appare lontana nei fatti quanto nella fattibilità: al momento i conti societari sono in rosso, e la poca chiarezza sul fronte debitorio non aiuterebbe l'atto. «Nessun contatto, né formale né informale-è il secondo cinguettio del sindaco-l'unico atto è del Comune che chiede di liberare i locali dello stadio per il 15 giugno». In effetti, è recente l' l'ombra della revoca della gestione ordinaria dell'impianto sportivo cittadino concessa al Barletta Calcio. Il mancato saldo delle bollette, che ha portato all'interruzione dell'erogazione presso l'impianto di energia elettrica, gas e acqua, unitamente alla scarsa manutenzione del terreno di gioco-legato ai ritardati o mancati pagamenti da parte della società agli addetti al giardinaggio-aveva portato il Comune a ipotizzare la rescissione dell'accordo valido fino al 30 giugno, con annessa richiesta del danno a carico del sodalizio di via Vittorio Veneto. Quindi, cosa accadrà se Perpignano dovesse presentarsi alle porte di Corso Vittorio Emanuele? Ecco la terza risposta a mezzo Twitter di Cascella: «Gli si chiederà conto delle inadempienze e incombenze travolgenti che sta "lasciando" la sua società sportiva». In soldoni, debiti e incognite.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Cascella smentisce contatti recenti con Perpignano, quindi la consegna della squadra nelle mani del sindaco appare lontana nei fatti quanto nella fattibilità: al momento i conti societari sono in rosso, e la poca chiarezza sul fronte debitorio non aiuterebbe l'atto. «Nessun contatto, né formale né informale-è il secondo cinguettio del sindaco-l'unico atto è del Comune che chiede di liberare i locali dello stadio per il 15 giugno». In effetti, è recente l' l'ombra della revoca della gestione ordinaria dell'impianto sportivo cittadino concessa al Barletta Calcio. Il mancato saldo delle bollette, che ha portato all'interruzione dell'erogazione presso l'impianto di energia elettrica, gas e acqua, unitamente alla scarsa manutenzione del terreno di gioco-legato ai ritardati o mancati pagamenti da parte della società agli addetti al giardinaggio-aveva portato il Comune a ipotizzare la rescissione dell'accordo valido fino al 30 giugno, con annessa richiesta del danno a carico del sodalizio di via Vittorio Veneto. Quindi, cosa accadrà se Perpignano dovesse presentarsi alle porte di Corso Vittorio Emanuele? Ecco la terza risposta a mezzo Twitter di Cascella: «Gli si chiederà conto delle inadempienze e incombenze travolgenti che sta "lasciando" la sua società sportiva». In soldoni, debiti e incognite.
(Twitter: @GuerraLuca88)