Cascella: «Barletta Calcio, si liquidi la società attuale e si apra un nuovo ciclo»
Il sindaco torna a "cinguettare" sulle vicende biancorosse
sabato 13 giugno 2015
21.45
A distanza di due giorni dalle repliche a mezzo Twitter all'ipotesi ventilata-ma non ancora realizzata-dal presidente del Barletta Calcio Giuseppe Perpignano di rimettere il titolo sportivo della squadra (e i debiti annessi) nelle mani del Comune, il primo cittadino di Barletta Pasquale Cascella torna a "cinguettare" sulle vicende e sulle storture in salsa biancorossa, replicando alle curiosità dei colleghi di BarlettaSport. Dopo i chiari richiami alle responsabilità esercitati alle domande poste dal cronista nella giornata di mercoledì, Cascella chiosa così la situazione che coinvolge il sodalizio di via Vittorio Veneto: «Si chiuda il vecchio capitolo con la liquidazione della società e si apra uno nuovo con chi per passione può farsene carico». Un messaggio chiaro: Palazzo di Città in questo momento può fare solo da mediatore per un nuovo ciclo, ma la speranza di conservare la Lega Pro ormai è ridotta al lumicino: sembrano lontani, lontanissimi, i tempi in cui le parti si incontravano in Comune, poco meno di un anno fa, per una cordiale accoglienza, poi disattesa nei fatti e nelle azioni dall'uomo di Bogliasco, autore e fautore di una stagione fallimentare.
Al momento i conti societari sono in rosso, e la poca chiarezza sul fronte debitorio (superiore al milione di euro, ma mai ufficialmente quantificato) non aiuta certo a decodificare il futuro: nei fatti, siamo arrivati alla fine di un'agonia avviata in ottobre, negata a più riprese dallo stesso Perpignano mentre la benzina nel motore e nelle casse biancorosse andava lentamente esaurendosi e i personaggi in cerca d'autore allungavano le loro ombre in via Vittorio Veneto. Ora Barletta si prepara a vivere il "tabula rasa", a pochi giorni dall'attesa, sin troppo, cantierizzazione del "Cosimo Puttilli", atto per il quale entro lunedì la società (o quel poco che resta) dovrà liberare i locali dello stadio. Ora tocca a Barletta e ai barlettani garantire la presenza di sodali vicini al territorio in società e la massima distanza di avventurieri in cerca di un posto al sole: in questo le istituzioni, in preda anch'esse a un notevole immobilismo nella scorsa estate, prima del passaggio di consegne tra Tatò e Perpignano, dovranno dimostrare di essere presenti.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Al momento i conti societari sono in rosso, e la poca chiarezza sul fronte debitorio (superiore al milione di euro, ma mai ufficialmente quantificato) non aiuta certo a decodificare il futuro: nei fatti, siamo arrivati alla fine di un'agonia avviata in ottobre, negata a più riprese dallo stesso Perpignano mentre la benzina nel motore e nelle casse biancorosse andava lentamente esaurendosi e i personaggi in cerca d'autore allungavano le loro ombre in via Vittorio Veneto. Ora Barletta si prepara a vivere il "tabula rasa", a pochi giorni dall'attesa, sin troppo, cantierizzazione del "Cosimo Puttilli", atto per il quale entro lunedì la società (o quel poco che resta) dovrà liberare i locali dello stadio. Ora tocca a Barletta e ai barlettani garantire la presenza di sodali vicini al territorio in società e la massima distanza di avventurieri in cerca di un posto al sole: in questo le istituzioni, in preda anch'esse a un notevole immobilismo nella scorsa estate, prima del passaggio di consegne tra Tatò e Perpignano, dovranno dimostrare di essere presenti.
(Twitter: @GuerraLuca88)