Calcio, le pagelle di Barletta-Pontedera
Bene Liverani e Di Bella, male gli attaccanti
giovedì 19 dicembre 2013
5.39
Un Barletta a due volti strappa un punto al "Puttilli" ad un buon Pontedera nell'ultima gara dell'anno davanti al pubblico amico. Dopo un primo tempo a dir poco disastroso e completamente in balia dell'avversario, i biancorossi di mister Orlandi hanno saputo reagire e, grazie a qualche errore di troppo della retroguardia ospite, è riuscita ad arrivare al pareggio, in virtù delle reti di D'Errico e di Ilari. Riviviamo insieme le emozioni di Barletta-Pontedera attraverso le pagelle, oggi più che mai difficili viste le due frazioni così diverse tra loro:
Liverani 6: è lui uno dei pochi a raggiungere la sufficienza nello strano pomeriggio biancorosso. Se non fosse per il numero 1, il Barletta nel primo tempo avrebbe subito di più. Riesce a contenere il passivo, ma è da rivedere il piazzamento in occasione del secondo gol del Pontedera. Peccato anche per il clamoroso scivolone del finale che poteva compromettere il risultato.
Cane 5.5: più positivo e propositivo rispetto alla gara contro la Nocerina, rompe gli indugi e si propone con costanza sulla fascia di competenza. Prova ad incunearsi tra le maglie della difesa avversaria, ma a volte si incaponisce cercando di fare tutto da solo. È apprezzabile in ogni caso l'impegno, i margini di miglioramento non mancano.
Morsillo s.v.: entra nel finale per dare più brio davanti, anche se non si vede tantissimo.
Di Bella 6: il salvataggio sulla linea del finale gli consegna di diritto la palma del migliore in campo. Ha qualche responsabilità sul primo gol del Pontedera, soffre la velocità e il feeling tra Arrighini e Grassi, ma non molla mai e fino all'ultimo secondo lotta con il coltello tra i denti.
Camilleri 5.5: quando gli avversari vanno negli spazi, possono fargli male. Soffre particolarmente le incursioni degli avversari, ma alla lunga ne prende le misure, e nel finale riesce a contenere bene Arrighini.
Cascione 5.5: confermato dal 1', offre una prova comunque generosa, ma che non raggiunge la sufficienza. Lotta sulla sua fascia, è attento in difesa, ma raramente si spinge in avanti. Leggermente impreciso nella trasmissione della palla.
Legras 5.5: riscatto parziale per il regista francese. Si destreggia bene nello stretto, ma anche lui nel primo tempo è confuso e privo del giusto mordente. Nella seconda frazione cresce di tono, servendo a D'Errico un buon pallone per il gol che accorcia le distanze.
Mantovani 5: quanta sofferenza per il mediano proveniente dal Renate. Nel primo tempo – come il suo compagno di reparto Legras, soffre la vivace mediana del Pontedera. Migliora nel secondo tempo, ma la sufficienza appare lontana.
Ferreira 5.5: per lui arrivano i primi minuti in biancorosso, nonostante sia l'unico Berretti ad essere sempre integrato con la Prima Squadra. Non male sia a centrocampo che in difesa, ha le qualità giuste per poter crescere in prospettiva.
Ilari 5.5: quanto meno curioso che un centrocampista si ritrovi ad essere il capocannoniere di una squadra. Segna il terzo gol in quattro partite, togliendo un po' di castagne dal fuoco. La rete riscatta – almeno parzialmente – una partita che fino a quel momento non l'aveva visto tra i protagonisti migliori.
D'Errico 5.5: trova finalmente il primo gol in stagione beffando il numero 1 ospite in uscita. Ed è un peccato che arrivi solo ora al gol, visto che le doti (e le occasioni) non mancano. Meno appariscente del solito la sua prova, ben contenuto dalla retroguardia del Pontedera, ma come spesso capita in questi casi alla prima occasione buona non perdona.
Zigon 4.5: continua ad essere un grande punto interrogativo al centro dell'attacco. Si muove da una parte all'altra, oscilla, si propone, ma non riesce ad essere pericoloso. Pur essendo abbastanza coinvolto nella manovra, non vede la porta e crea pochi grattacapi alla difesa avversaria. Avrebbe bisogno di rifiatare, ma per i cambi chiedere alla dirigenza.
Branzani 5.5: subentra nel secondo tempo a Zigon, piazzandosi da finto nueve in alternanza con Ilari. Qualcosa gli riesce, l'impegno non gli manca, ma può ancora migliorare tanto. Nel finale non dispiace anche quando torna in mediana a contenere.
Cicerelli 4.5: in tanti a fine partita non si sono accorti della sua presenza in campo. Qualche sprazzo nel primo tempo, i soliti movimenti ormai ben studiati dagli avversari, poi si spegne la luce. Non si vede praticamente più, riappare sotto la curva al fischio finale.
Mister Orlandi 5: per certe dichiarazioni meriterebbe voti ben più bassi. In sala stampa continua a difendere anche l'indifendibile, proseguendo sul filo conduttore tracciato in precedenza dalla dirigenza (progetto, valorizzazione dei giovani, attacchi alla stampa), in campo invece propone una squadra che per 45' resta inguardabile e completamente inerme al cospetto di un avversario che non fa molto di più se non il proprio dovere. Peggio del primo tempo non si poteva fare, e così nel secondo il Barletta reagisce. Il pareggio arriva, anche con qualche brivido finale, ma non può essere abbastanza per placare l'ira funesta di quei 1051 (e non solo) che in quel progetto ci hanno creduto davvero, che continuano ad essere al campo per la passione.
Liverani 6: è lui uno dei pochi a raggiungere la sufficienza nello strano pomeriggio biancorosso. Se non fosse per il numero 1, il Barletta nel primo tempo avrebbe subito di più. Riesce a contenere il passivo, ma è da rivedere il piazzamento in occasione del secondo gol del Pontedera. Peccato anche per il clamoroso scivolone del finale che poteva compromettere il risultato.
Cane 5.5: più positivo e propositivo rispetto alla gara contro la Nocerina, rompe gli indugi e si propone con costanza sulla fascia di competenza. Prova ad incunearsi tra le maglie della difesa avversaria, ma a volte si incaponisce cercando di fare tutto da solo. È apprezzabile in ogni caso l'impegno, i margini di miglioramento non mancano.
Morsillo s.v.: entra nel finale per dare più brio davanti, anche se non si vede tantissimo.
Di Bella 6: il salvataggio sulla linea del finale gli consegna di diritto la palma del migliore in campo. Ha qualche responsabilità sul primo gol del Pontedera, soffre la velocità e il feeling tra Arrighini e Grassi, ma non molla mai e fino all'ultimo secondo lotta con il coltello tra i denti.
Camilleri 5.5: quando gli avversari vanno negli spazi, possono fargli male. Soffre particolarmente le incursioni degli avversari, ma alla lunga ne prende le misure, e nel finale riesce a contenere bene Arrighini.
Cascione 5.5: confermato dal 1', offre una prova comunque generosa, ma che non raggiunge la sufficienza. Lotta sulla sua fascia, è attento in difesa, ma raramente si spinge in avanti. Leggermente impreciso nella trasmissione della palla.
Legras 5.5: riscatto parziale per il regista francese. Si destreggia bene nello stretto, ma anche lui nel primo tempo è confuso e privo del giusto mordente. Nella seconda frazione cresce di tono, servendo a D'Errico un buon pallone per il gol che accorcia le distanze.
Mantovani 5: quanta sofferenza per il mediano proveniente dal Renate. Nel primo tempo – come il suo compagno di reparto Legras, soffre la vivace mediana del Pontedera. Migliora nel secondo tempo, ma la sufficienza appare lontana.
Ferreira 5.5: per lui arrivano i primi minuti in biancorosso, nonostante sia l'unico Berretti ad essere sempre integrato con la Prima Squadra. Non male sia a centrocampo che in difesa, ha le qualità giuste per poter crescere in prospettiva.
Ilari 5.5: quanto meno curioso che un centrocampista si ritrovi ad essere il capocannoniere di una squadra. Segna il terzo gol in quattro partite, togliendo un po' di castagne dal fuoco. La rete riscatta – almeno parzialmente – una partita che fino a quel momento non l'aveva visto tra i protagonisti migliori.
D'Errico 5.5: trova finalmente il primo gol in stagione beffando il numero 1 ospite in uscita. Ed è un peccato che arrivi solo ora al gol, visto che le doti (e le occasioni) non mancano. Meno appariscente del solito la sua prova, ben contenuto dalla retroguardia del Pontedera, ma come spesso capita in questi casi alla prima occasione buona non perdona.
Zigon 4.5: continua ad essere un grande punto interrogativo al centro dell'attacco. Si muove da una parte all'altra, oscilla, si propone, ma non riesce ad essere pericoloso. Pur essendo abbastanza coinvolto nella manovra, non vede la porta e crea pochi grattacapi alla difesa avversaria. Avrebbe bisogno di rifiatare, ma per i cambi chiedere alla dirigenza.
Branzani 5.5: subentra nel secondo tempo a Zigon, piazzandosi da finto nueve in alternanza con Ilari. Qualcosa gli riesce, l'impegno non gli manca, ma può ancora migliorare tanto. Nel finale non dispiace anche quando torna in mediana a contenere.
Cicerelli 4.5: in tanti a fine partita non si sono accorti della sua presenza in campo. Qualche sprazzo nel primo tempo, i soliti movimenti ormai ben studiati dagli avversari, poi si spegne la luce. Non si vede praticamente più, riappare sotto la curva al fischio finale.
Mister Orlandi 5: per certe dichiarazioni meriterebbe voti ben più bassi. In sala stampa continua a difendere anche l'indifendibile, proseguendo sul filo conduttore tracciato in precedenza dalla dirigenza (progetto, valorizzazione dei giovani, attacchi alla stampa), in campo invece propone una squadra che per 45' resta inguardabile e completamente inerme al cospetto di un avversario che non fa molto di più se non il proprio dovere. Peggio del primo tempo non si poteva fare, e così nel secondo il Barletta reagisce. Il pareggio arriva, anche con qualche brivido finale, ma non può essere abbastanza per placare l'ira funesta di quei 1051 (e non solo) che in quel progetto ci hanno creduto davvero, che continuano ad essere al campo per la passione.