Il Giudice Sportivo "ammonisce" la tribuna del "Puttili"
Chiusura con sospensiva per "discriminazione razziale" dopo l'espulsione di Addae
martedì 18 marzo 2014
15.43
"Il giudice sportivo di Lega Pro, Pasquale Marino, in riferimento alla gara Barletta-Gubbio, visto che al 42' del secondo tempo "sostenitori del Barletta intonavano cori inneggianti alla discriminazione razziale nei confronti di un calciatore di colore della società Gubbio, al momento in cui veniva espulso dal direttore di gara; che tale coro veniva chiaramente percepito in maniera univoca dal direttore di gara dal commissario di campo e dal collaboratore della Procura Federale" ha deliberato di infliggere al Barletta la sanzione della chiusura del settore dello stadio denominata "tribuna centrale coperta" per una gara effettiva e di sospendere l'esecuzione della sanzione". Il comunicato diramato questo pomeriggio dalla Figc è inequivocabile ed equivale a un'"ammonizione" per la tribuna centrale del "Cosimo Puttilli", ai sensi dell'art. 16 n.2 bis del Codice di Giustizia Sportiva (nel box). In sintesi una chiusura con sospensiva.
I fatti, come scritto nella nota, risalgono a domenica scorsa, finale di Barletta-Gubbio 0-2 quando l'arbitro Mainardi della sezione di Bergamo ha estratto il secondo cartellino giallo per Addae Bright, centrocampista del Gubbio autore anche del centro del raddoppio umbro al minuto 37. All'estrazione del cartellino rosso si era sentito qualche coro nei confronti del calciatore: difficile capire se addebitabile alla sola "rabbia" sportiva prica di venature offensive a sfondo razziale (come avviene su tutti i campi) o a una recondita vena razzista di qualche singolo, che così "macchia" il nome di un'intera tribuna. Il messaggio intanto arriva da via Allegri, Roma, a via Vittorio Veneto, Barletta: al prossimo episodio, la sezione centrale della tribuna dello stadio cittadino resterà desolatamente vuota e chiusa, come già avvenuto per diverse curve nella massima serie.
(Twitter: @GuerraLuca88)
I fatti, come scritto nella nota, risalgono a domenica scorsa, finale di Barletta-Gubbio 0-2 quando l'arbitro Mainardi della sezione di Bergamo ha estratto il secondo cartellino giallo per Addae Bright, centrocampista del Gubbio autore anche del centro del raddoppio umbro al minuto 37. All'estrazione del cartellino rosso si era sentito qualche coro nei confronti del calciatore: difficile capire se addebitabile alla sola "rabbia" sportiva prica di venature offensive a sfondo razziale (come avviene su tutti i campi) o a una recondita vena razzista di qualche singolo, che così "macchia" il nome di un'intera tribuna. Il messaggio intanto arriva da via Allegri, Roma, a via Vittorio Veneto, Barletta: al prossimo episodio, la sezione centrale della tribuna dello stadio cittadino resterà desolatamente vuota e chiusa, come già avvenuto per diverse curve nella massima serie.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Art 16 n.2 bis: Gli organi della giustizia sportiva possono sospendere la esecuzione delle sanzioni disciplinari di cui all'art. 18, comma 1 lett. d), e), f), comminate alle società in applicazione dell'art. 11, comma 3. Con la sospensione della esecuzione della sanzione, gli organi di giustizia sportiva sottopongono la società ad un periodo di prova di 1 anno. Se durante il periodo di prova, si incorre nella stessa violazione, la sospensione è revocata e la sanzione si applica in aggiunta a quella comminata per la nuova violazione