Calcio, il Barletta da Benevento al punto...di ripartenza
Partita poco significativa per la classifica, testa all'Andria
lunedì 13 maggio 2013
12.31
Risultato a specchio, in quale futuro rispecchiarsi?
Anche da partite con un risultato quasi annunciato si possono trarre spunti. Benevento-Barletta 0-0 è stato uno di quegli incontri: la sfida del "Vigorito" poneva di fronte due formazioni prive di obiettivi per la regular season. I sanniti dovevano farsi "perdonare" dal proprio pubblico l'ennesima deludente annata, culminata nella mancata conquista dei playoff, mentre i biancorossi avevano già la testa sugli spareggi-salvezza contro l'Andria: quasi scontato uno stantìo pari a reti bianche. Al fischio finale di Rapuano, dopo un match che ha visto più calci d'angolo (24 in tutto) che emozioni, in casa giallorossa è stato tempo di pensare al futuro da programmare, con il vulcanico presidente Oreste Vigorito impegnato in una conferenza stampa di bilancio, mentre per Liverani e compagni ogni programma è rinviato al 3 giugno. Solo allora, dopo lo scontro "cuginicida" contro l'Andria, si avranno le idee chiare in via Veneto.
Difesa ermetica con Orlandi
Da retroguardia più battuta della competizione a fortino inespugnabile: continua la metamorfosi della difesa biancorossa, colpita appena 2 volte nei 8 incontri che hanno visto la squadra guidata da Nevio Orlandi in panchina, si spiega nel cambio di modulo e nella maggiore attenzione ai dettagli. I tre centrali, guidati da Camilleri, sono sempre molto vicini, e l'abbassamento di Molina e Pippa consente una difesa a 5 dalle fila serrate. I soli Caturano (Paganese) e Anzalone (Carrarese) hanno bucato Liverani negli ultimi 720' di gioco. Anche ieri al "Vigorito" contro nomi del calibro di Mancosu e Marotta, la porta barlettana è rimasta inviolata: immagine di una squadra plasmata dal suo allenatore sulle basi della solidità e del pragmatismo.
Gol per salvarsi
Un dato confortante in chiave-playout, dove ogni gol al passivo sarebbe esiziale: c'è però da onorare l'antico detto per il quale "nel calcio ha ragione chi fa gol". Nel doppio incrocio con l'Andria, pena una classifica finale sfavorevole, i biancorossi dovranno necessariamente realizzare un gol in più dei biancoazzurri per conservare la categoria. Ieri in terra sannita non si sono visti in campo Dezi e La Mantia, co-protagonisti della copertina di un attacco autore di 9 centri nei precedenti match contro Prato, Carrarese e Viareggio. Assenze pesanti, non completamente giustificatorie per "vizi" del passato, vedi la scarsa freddezza di Daniele Simoncelli o il poco cinismo in contropiede. Errori veniali ieri, da non ripetere nei playout.
Diffidati risparmiati
Piccinni ha una fascite plantare, infortunio dal quale non si recupera affatto in tempi brevi, al di là della volontà del ragazzo che ha sempre messo tutto sè stesso. Non ci sono però gli estremi perchè recuperi per gli spareggi-salvezza". Queste le parole di Nevio Orlandi al termine della sfida contro il Benevento in merito alle condizioni del centrocampista barese. Dovrebbe essere lui, con il lungodegente Menegaz, l'unico assente nei playout: una situazione non aggravata dal "riposo forzato" al quale l'allenatore di Castelmaggiore ieri ha sottoposto alcuni titolarissimi sui quali pendeva la scure della diffida, come Dezi, Di Bella e La Mantia. Contro i biancoazzurri, facendo i debiti scongiuri nelle due settimane che mancano alla gara che vale la stagione, Orlandi avrà a disposizione tutta la rosa o quasi.
26 maggio-2 giugno: i giorni della verità
La sfida all'Andria era virtualmente partita già il 10 maggio: alla vigilia della riunione della Disciplinare a Roma per i ragazzi di Cosco si parlava di penalizzazioni da scontare in questo campionato, provvedimento di natura afflittiva che avrebbe potuto mutare la graduatoria del torneo: al club biancoazzurro erano rivolte accuse facenti capo all'articolo 3 del Codice di Giustizia Sportiva, riguardante gli illeciti amministrativi. Sappiamo tutti come è andata: ai playout il Barletta ci arriva da terzultimo, ovviamente più per i tanti errori e passi falsi commessi in stagione che per l'estemporanea decisione della Commissione. I giorni della verità sono vicini: 26 maggio e 2 giugno, in via Veneto si decide la stagione.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Anche da partite con un risultato quasi annunciato si possono trarre spunti. Benevento-Barletta 0-0 è stato uno di quegli incontri: la sfida del "Vigorito" poneva di fronte due formazioni prive di obiettivi per la regular season. I sanniti dovevano farsi "perdonare" dal proprio pubblico l'ennesima deludente annata, culminata nella mancata conquista dei playoff, mentre i biancorossi avevano già la testa sugli spareggi-salvezza contro l'Andria: quasi scontato uno stantìo pari a reti bianche. Al fischio finale di Rapuano, dopo un match che ha visto più calci d'angolo (24 in tutto) che emozioni, in casa giallorossa è stato tempo di pensare al futuro da programmare, con il vulcanico presidente Oreste Vigorito impegnato in una conferenza stampa di bilancio, mentre per Liverani e compagni ogni programma è rinviato al 3 giugno. Solo allora, dopo lo scontro "cuginicida" contro l'Andria, si avranno le idee chiare in via Veneto.
Difesa ermetica con Orlandi
Da retroguardia più battuta della competizione a fortino inespugnabile: continua la metamorfosi della difesa biancorossa, colpita appena 2 volte nei 8 incontri che hanno visto la squadra guidata da Nevio Orlandi in panchina, si spiega nel cambio di modulo e nella maggiore attenzione ai dettagli. I tre centrali, guidati da Camilleri, sono sempre molto vicini, e l'abbassamento di Molina e Pippa consente una difesa a 5 dalle fila serrate. I soli Caturano (Paganese) e Anzalone (Carrarese) hanno bucato Liverani negli ultimi 720' di gioco. Anche ieri al "Vigorito" contro nomi del calibro di Mancosu e Marotta, la porta barlettana è rimasta inviolata: immagine di una squadra plasmata dal suo allenatore sulle basi della solidità e del pragmatismo.
Gol per salvarsi
Un dato confortante in chiave-playout, dove ogni gol al passivo sarebbe esiziale: c'è però da onorare l'antico detto per il quale "nel calcio ha ragione chi fa gol". Nel doppio incrocio con l'Andria, pena una classifica finale sfavorevole, i biancorossi dovranno necessariamente realizzare un gol in più dei biancoazzurri per conservare la categoria. Ieri in terra sannita non si sono visti in campo Dezi e La Mantia, co-protagonisti della copertina di un attacco autore di 9 centri nei precedenti match contro Prato, Carrarese e Viareggio. Assenze pesanti, non completamente giustificatorie per "vizi" del passato, vedi la scarsa freddezza di Daniele Simoncelli o il poco cinismo in contropiede. Errori veniali ieri, da non ripetere nei playout.
Diffidati risparmiati
Piccinni ha una fascite plantare, infortunio dal quale non si recupera affatto in tempi brevi, al di là della volontà del ragazzo che ha sempre messo tutto sè stesso. Non ci sono però gli estremi perchè recuperi per gli spareggi-salvezza". Queste le parole di Nevio Orlandi al termine della sfida contro il Benevento in merito alle condizioni del centrocampista barese. Dovrebbe essere lui, con il lungodegente Menegaz, l'unico assente nei playout: una situazione non aggravata dal "riposo forzato" al quale l'allenatore di Castelmaggiore ieri ha sottoposto alcuni titolarissimi sui quali pendeva la scure della diffida, come Dezi, Di Bella e La Mantia. Contro i biancoazzurri, facendo i debiti scongiuri nelle due settimane che mancano alla gara che vale la stagione, Orlandi avrà a disposizione tutta la rosa o quasi.
26 maggio-2 giugno: i giorni della verità
La sfida all'Andria era virtualmente partita già il 10 maggio: alla vigilia della riunione della Disciplinare a Roma per i ragazzi di Cosco si parlava di penalizzazioni da scontare in questo campionato, provvedimento di natura afflittiva che avrebbe potuto mutare la graduatoria del torneo: al club biancoazzurro erano rivolte accuse facenti capo all'articolo 3 del Codice di Giustizia Sportiva, riguardante gli illeciti amministrativi. Sappiamo tutti come è andata: ai playout il Barletta ci arriva da terzultimo, ovviamente più per i tanti errori e passi falsi commessi in stagione che per l'estemporanea decisione della Commissione. I giorni della verità sono vicini: 26 maggio e 2 giugno, in via Veneto si decide la stagione.
(Twitter: @GuerraLuca88)