Barletta, un occhio alla classifica e l’altro al mercato

Da Lamezia Terme parte un tris di partite verso la fine del 2014

giovedì 4 dicembre 2014 12.00
A cura di Luca Guerra
Dicembre, mese di bilanci, progetti e desideri. Per il Barletta gli ultimi 25 giorni dell'anno sanno di verità da trovare e identità da recuperare, prima di apportare i correttivi necessari a classifica e campo. Tre sfide separano i biancorossi da panettone e spumante, tre ostacoli duri da superare, tutti siti nella metà sinistra della classifica del campionato di Lega Pro, girone C: prima la Vigor Lameizia al "D'Ippolito", poi la capolista Salernitana al "Puttilli" e infine il sentito derby dello "Zaccheria" contro il Foggia. Calare il tris appare obiettivo difficile, per una squadra che ha racimolato una vittoria nelle ultime 12 partite, ma tenere botta e muovere la classifica sono parole d'ordine per evitare le sabbie mobili di bassa graduatoria.

Tre partite, importanti per la classifica, che vede oggi il Barletta in quindicesima posizione a quota 13 punti dopo 15 turni, per il morale della truppa e dell'ambiente e per il calciomercato. Se il campionato finisse oggi, i playoff sarebbero evitati solo grazie alla miglior classifica avulsa sul Martina Franca. A poco meno di un mese dall'apertura ufficiale delle contrattazioni, in via Vittorio Veneto si stanno già sondando le piste da perseguire per rinforzare la rosa a disposizione di mister Marco Sesia:il duo Rizzieri-Delvecchio è al lavoro per assicurare almeno una punta centrale di peso in sostituzione dell'infortunato Dell'Agnello: due saranno gli arrivi in caso di addio anticipato di Raffaele Biancolino. Si seguono una pista in Lega Pro e una in serie D con Virdis (Monza) in cima ai taccuini. Gli altri due puntelli potrebbero riguardare centro della difesa e mediana, dove si insegue un regista basso. Fondamentale per lavorare sulle entrate sarà bilanciare le uscite: in odore di valutazione ci sono i vari Sokoli, Kiakis, Guarco, Gemignani, Palazzolo e Branzani, oltre al già citato Biancolino. Di questi almeno tre saluteranno Eraclio.

Il primo reparto chiamato a cambiare marcia è l'attacco, in cima ai pensieri di mercato come spiegato dal dg Cascella e dal presidente Perpignano: se fuori casa è arrivato un solo punto sui 21 sin qui disponibili, le responsabilità sono anche del fronte avanzato, a segno solo in tre occasioni, tra Castellammare di Stabia, Pagani e Caserta. Troppo poco per sperare di poter uscire indenni da campi difficili e confidare solo nell'ermeticità difensiva davanti a Liverani. Su Fall, ancora a secco dopo 15 uscite, e il capocannoniere Floriano la responsabiità di portare "scherzetti" alla porta della Vigor Lamezia. In difesa, invece, occorrerà cancellare quei maledetti finali: tra Caserta, Pagani e Catanzaro, la porta biancorossa è stata bucata negli ultimi 8 giri di lancette, quelli decisivi, che fanno male a classifica e morale.
(Twitter: @GuerraLuca88)