Giuseppe Perpignano, presidente del Barletta Calcio
Giuseppe Perpignano, presidente del Barletta Calcio
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Perpignano: «Piena fiducia in Sesia, a gennaio puntiamo a un attaccante»

Il presidente del Barletta blinda De Rose e Floriano, c'è accordo per Matera all'Andria

Nessun cambio tecnico in panchina, gioielli blindati e la convinzione che la salvezza è a portata di mano. Ospite degli studi televisivi di Sveva Sport ieri sera, il presidente del Barletta Calcio Giuseppe Perpignano ha analizzato il momento biancorosso a poche ore dallo scialbo pari interno a reti bianche contro l'Aversa Normanna, concluso tra i fischi d'amore del tifo presente al "Puttilli".

Al centro delle critiche dei tifosi c'è mister Marco Sesia, la cui posizione in panchina è stata rinsaldata dal numero 1 di via Vittorio Veneto: «Sesia fa parte di un gruppo di persone di mia massima fiducia, ha la mia piena stima-ha assicurato Perpignano-Io credo che i problemi del Barletta non siano colpa del mister. Con la prova con l'Aversa, che fa la somma con la prova di Aprilia e di Pagani e del secondo tempo con la Juve Stabia, abbiamo fatto partite sempre buone. A Catanzaro abbiamo perso all'ultimo minuto, a riprova del fatto che la squadra è viva, i giocatori seguono l'allenatore e dopo la sconfitta di Pagani i calciatori hanno difeso a spada tratta il loro mister. Non è una questione di intoccabilità, semplicemente al momento non ci sono le condizioni per cambiare l'allenatore. Su questo posso sbagliarmi o avere ragione». Barletta che in casa ha incassato solo due reti, ma ha vinto una delle ultime cinque prove interne: «Sono d'accordo sul fatto che i calciatori diano tanto: con l'atteggiamento che abbiamo avuto contro il Martina Franca, probabilmente avremmo concluso il primo tempo in maniera diversa. Non mi è piaciuto l'approccio molle: in genere creiamo tante occasioni da gol, ma le reti conta farle».

Il calciomercato di gennaio è all'orizzonte, e il presidente biancorosso assicura innesti e "blinda" De Rose e Floriano: «Il mercato di gennaio sarà improntato innanzitutto alla ricerca di una punta. E' evidente a tutti la lacuna che abbiamo in attacco, purtroppo legata al fatto che Dell'Agnello, che è un gran giocatore, purtroppo si è rotto. Ho preso Biancolino che ha degli acciacchi e non è al massimo della condizione. E' indubbio che ci chiedono i nostri calciatori migliori, quindi non abbiamo fatto errori nell'allestimento della squadra. De Rose e Floriano non sono in vendita e cercheremo di comprare un attaccante centrale». La ricetta per la salvezza? «Bisogna essere tutti uniti, squadra, società, tifosi e stampa»

A precisa domanda su presunte ostilità trovate nell'entourage societario, Perpignano replica: «A parte che la società è fatta da me, non devo chiedere consigli a nessuno nell'ambito societario fortunatamente. Credo che la società intesa come gruppo di lavoro, al di là dello staff tecnico che ho portato io e dei calciatori, probabilmente c'è qualcosina non perfettamente in linea con le aspettative di un presidente che arriva da 1000 chilometri e trova una situazione che non conosce. Ogni tanto ripenso alla tranquillità di Bogliasco, specialmente quando si perde: non la rimpiango però, è un altro calcio. Qui a Barletta si sta bene. Ho preso e comperato una società di Lega Pro, e il primo che non gioverebbe da una retrocessione sarebbe il sottoscritto: daremo il sangue fino all'ultimo secondo per arrivare a una salvezza». Sulla conoscenza di Ceyhan: «Questo signore turco, che non ho il piacere di conoscere, me l'ha presentato il dg Davide Cascella, e così me lo sono ritrovato allo stadio per scambiare questa maglia: visto che era lì, l'abbiamo fatto accomodare in tribuna per vedere la partita».

Spazio anche per il capitolo riguardante la cessione del centrocampista classe 1996 Matera, per il quale c'è un accordo con l'Andria: «Sarà ufficializzata quando sarà tempo di poterla ufficializzare-spiega Perpignano-oltre ad aver avuto un rapporto con la proprietà dell'Andria e con il direttore, abbiamo fatto un discorso sul passaggio. Visti i rapporti sussistenti, ne trarranno giovamento sia la Fidelis Andria che il Barletta. Matera era stato in ritiro con noi, ma avevamo fatto altre scelte e non l'avevamo scelto nell'organico del girone C di Lega Pro: il Barletta sta facendo questo campionato senza far minutaggio. E' una squadra di giocatori esperti, anche se a volte i risultati non lo direbbero, ma come si vede dalle formazioni abbiamo un'età media di 27-28 anni».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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