Barletta, ultima chiamata per il futuro

Al via una settimana decisiva, entro venerdì va richiesta l'affiliazione alla FIGC

lunedì 20 luglio 2015
A cura di Adriano Antonucci
È arrivato il momento di fare sul serio, è arrivato il momento di mettere da parte le voci e di passare ai fatti perchè ora davvero non c'è più tempo. Mancano appena 5 giorni al 24 luglio, data ultima per richiedere l'affiliazione di una nuova società alla FIGC ed ancora la situazione legata al futuro del Barletta non si è sbloccata restando avvolta se non proprio nel mistero quantomeno nell'incertezza.

Di Cosola oggi dal sindaco?
Come sappiamo, colui il quale sarà incaricato di effettuare la famosa domanda di affiliazione è il sindaco Pasquale Cascella. Il primo cittadino, dopo qualche giorno di silenzio, rispondendo ad una sollecitazione dell'opposizione ha convocato per lo scorso venerdì un tavolo tecnico nel quale si è discusso delle possibili soluzioni da trovare per far ripartire il calcio barlettano e di come il Comune di Barletta potrà fare la sua parte, stante l'indisponibilità temporanea dello stadio "Puttilli", impegnato nei lavori di restyling. Tutti questi discorsi risultano ovviamente inutili in mancanza di forza imprenditoriale capace di garantire i 300mila euro a fondo perduto per partecipare alla serie D o, in alternativa, i 100mila sempre a fondo perduto per partecipare al campionato di Eccellenza (a queste cifre vanno ovviamente aggiunte tutte le successive spese di gestione). Ed allora, chi sarà il fautore della nascita del nuovo Barletta? In pole position, come annunciato nella mattinata di ieri, resta Pasquale Di Cosola. L'imprenditore barlettano, dopo aver avuto un lungo contatto telefonico con il primo cittadino nelle ore immediatamente successive al tavolo politico, dovrebbe oggi salire a Palazzo di Città per incontrare personalmente il primo cittadino ed illustragli il proprio piano di rilancio della società biancorossa.

Occhio ai colpi di scena
Stando a quanto detto fino a questo momento, sembrerebbe che a Pasquale Di Cosola non ci sia alternativa, ed in effetti tutto lascerebbe crederlo. In realtà, nonostante il silenzio assordante del resto dell'imprenditoria barlettana chiamata più volte in causa dal sindaco e dai tifosi, non è da escludere definitivamente la possibilità della creazione di una cordata formata da imprenditori locali che possa portare al vaglio di Pasquale Cascella un progetto alternativo a quello di Di Cosola dando poi al primo cittadino il compito di scegliere la soluzione migliore per far ripartire il sodalizio biancorosso.