Barletta-Salisburgo, tre belle storie per una grande festa

Un Puttilli gremito celebra i 100 anni del Barletta, i 35 anni del Gruppo Erotico e il gemellaggio con l’Austria Salzburg

giovedì 29 dicembre 2022 17.13
A cura di Cosimo Campanella
Certo è mancato (ma mica poi tanto) l'agonismo esasperato delle roventi partite di Serie D, ma tra Barletta e Austria Salisburgo (da non confondere con l'attuale artefatto globalizzato marchiato Red Bull) è stata partita vera, viva e per certi versi anche molto divertente. Lo è stata soprattutto nel primo tempo, quando le due squadre si sono fronteggiate a viso aperto e senza tanti fronzoli tattici, con gli austriaci che prima colpiscono una traversa clamorosa a Lovecchio ampiamente battuto, e con i biancorossi di un Farina più che mai in clima partita, che hanno poi assestato un micidiale uno-due ai salisburghesi grazie al rigore trasformato da Nicola Loiodice e alla deviazione sotto misura di Giuseppe Telera.
Nella ripresa è stato il Barletta a sfiorare a più riprese la terza rete, dando netta l'impressione, pur trattandosi di gara amichevole, di stare pian piano prendendo coscienza di un potenziale a disposizione davvero notevole, in prospettiva del rush finale della stagione in corso.
Il 2-0 con cui si è concluso il match tra Barletta e Austria Salisburgo, a conti fatti, altro non è stato se non la ciliegina su una bellissima torta rappresentata da una grande festa volta a celebrare tre bellissime storie di calcio nella versione più bella e autentica di quello che, nonostante tutto, resta tutt'ora il gioco più bello e coinvolgente al mondo.

I 100 anni del Barletta calcio
Li abbiamo raccontati a puntate, pur nei nostri evidenti limiti, da queste colonne virtuali con la rubrica Centenario Biancorosso: una "saga" della quale a breve pubblicheremo l'ultimo e più attuale capitolo.
E' stato un lavoro faticoso, affascinante e per certi versi appagante quello di raccontare la storia del nostro amato Barletta, ma vedere tutti insieme per una sera molti dei protagonisti che quella storia l'hanno scritta sul campo, confessiamo, ci ha procurato una sensazione davvero difficile da descrivere.
MIlillo, Di Paola, Dibenedetto: nomi che ci riportano alla mente i racconti dei nostri padri misti all'inconfondibile odore del campo terra battuta del caro vecchio Lello Simeone (a proposito, cara amministrazione, quando lo sistemiamo?) rimasto nelle narici di chi, a vari livelli, lo ha calcato.
Cariati, Tanzi: nomi che impersonano i primissimi ricordi in biancorosso di noi quasi cinquantenni che ancora ricordiamo le tiratissime sfide contro l'Alcamo del bomber Gasparino Umile, il 6-1 all'Akragas e lo storico 2-1 al Bari.
Salvatore Pesce, giunto a Barletta con la sua sapienza calcistica per regalarci la tanto agognata Serie B dopo esserci riuscito già a Taranto.
Fioretti, Ferazzoli e Lancini: tra i grandi protagonisti del Barletta più forte di sempre. Quello con Beccalossi, Vincenzi e col secondo miglior attacco della Serie B. Il Barletta capace di metter sotto squadroni come Torino, Parma, Genoa, Pescara, il Foggia di Zeman (quello vero, non le pallide e impalpabili riproduzioni degli ultimi anni).
Vincenzo Lanotte: l'unico barlettano ad aver fatto gol in Serie B con la maglia biancorossa. Capitano e trascinatore del Barletta dei difficili primi anni Novanta e protagonista nel 2006 della risalita in Serie D col Barletta di Chiricallo.
Savino Daleno, uno che nel Barletta è stato tutto: giovane promessa, autore di gol storici, capitano e dirigente, nonchè tra i principali artefici di questa ennesima risalita biancorossa.

Il gemellaggio con l'Austria Salisburgo
C'era già stata una squadra austriaca a giocare un'amichevole con il Barletta al Puttilli. Era la primavera del 1989 e la squadra austriaca in questione era St.Polten che vinse 1-0.
Anche allora il "Comunale" era gremito, ma lo era per lo più grazie alla curiosità di vedere all'opera il "puntero" argentino Mario Kempes, campione del mondo nel 1978, nonché capocannoniere e miglior giocatore di quel discusso mondiale.
Col Salisburgo invece lo stadio si è riempito grazie alla passione del tifo e grazie ad un bellissimo gemellaggio che dura ormai da una decina di anni e che sa di calcio vero, non quello ipocrita che dice no alla Superlega (precisiamo, a quest'obbrobrio diciamo di no anche noi) ma che nel contempo si prostra dinanzi a sceicchi e multinazionali. Si perché quando parliamo di Austria Salisburgo parliamo di una squadra che negli anni Novanta ha vinto per tre volte la Bundesliga austriaca, interrompendo la quasi secolare egemonia delle squadre viennesi, di tanto in tanto intervallata da qualche spunto isolato da parte di Sturm Graz e Tirol Innsbruck.
Non solo, ma nel 1994 l'Austria Salisburgo raggiunse la finale di Coppa UEFA, perdendola contro l'Inter, e nella fase a gironi della Champions League 1994/95 mise in serissima difficoltà Ajax e Milan, vale a dire quelle che sarebbero poi state le finaliste di quella edizione.
Poi nel 2005 arriva la Red Bull (che nel frattempo in Germania ha già cancellato il vecchio Lokomotiv Lipsia e che si appresta a fare più o meno la stessa cosa coi brasiliani del Bragantino) che acquisisce la squadra della città del sale e di Mozart, ne cambia la denominazione e ne cancella persino i colori sociali dando origine alla protesta dei tifosi "viola" che non ci stanno e rifondano la loro squadra partendo dalle serie inferiori.
Oggi l'Austria di Salisburgo milita nella Regionalliga austriaca, più o meno l'equivalente della nostra Serie C, con la grande ambizione di tornare in Bundesliga: da tifosi gemellati e da amanti del calcio glielo auguriamo di tutto cuore.

I 35 anni del Gruppo Erotico
E poi ci sono loro, gli organizzatori della serata. I veri artefici di questa grandissima festa di sport, di passione e di colore: i ragazzi del Gruppo Erotico.
Spesso quando si parla di mondo ultras, lo si fa nella peggiore accezione del termine. Ecco, sarebbe anche giunta l'ora di citare questi ragazzi anche quando si rendono protagonisti di serate stupende come quella di Barletta-Salisburgo. Quanto organizzato al Puttilliin occasione del trentacinquesimo anniversario del principale gruppo di tifo organizzato barlettano è stato un qualcosa di abbacinante bellezza che davvero dovrebbe far riflettere un pò tutti su cosa sarebbero gli stadi (e lo abbiamo visto nel periodo del Covid) senza la presenza sugli spalti della tifoseria più appassionata.
Ok, d'accordo, non stiamo parlando certo di stinchi di santo (giusto per rispondere alla prevedibile obiezione di qualche saputello da social, di quelli da verbo "ha" senza la "h"), ma c'è da prendere atto che in questi 35 anni, i ragazzi del Gruppo Erotico si sono più e più volte resi protagonisti di iniziative più che meritorie. Senza dimenticare poi la perfetta organizzazione di vere e proprie trasferte esodo come quella recentissima di Rieti per la finale di Coppa Italia e tante altre.
Per concludere, ciascuno è naturalmente liberissimo di farsi la propria opinione sul Gruppo Erotico e sul mondo ultras in generale. Ma come è giusto mettere all'indice i loro eccessi, è altrettanto giusto evidenziarne i loro meriti, e per quel che abbiamo visto ieri sera al Puttilli, e in generale in questi anni particolarmente difficili per il calcio barlettano, a questi ragazzi non può che andare un grosso ringraziamento.
Barletta-Salisburgo
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