Barletta, ora lo stadio c'è: ma la squadra?
Le parole di Perpignano non convincono la città, ultima settimana di patemi?
mercoledì 24 giugno 2015
13.39
Anche quella di ieri è stata un'altra giornata "da ricordare" per il presidente del Barletta Calcio Giuseppe Perpignano, bonariamente allontanato dal "suo" stadio con la revoca della convenzione per la gestione affidata fino al 30 giugno al club biancorosso e con la minaccia dell'intervento della Polizia Municipale che ha spinto l'imprenditore ligure a presentarsi in città nell'ultimo giorno disponibile concesso dagli ultimatum comunali. Lo stadio "Cosimo Puttilli" è stato così ieri riconsegnato dalla società sportiva Barletta Calcio su specifica richiesta dell'amministrazione comunale, affinché possano essere avviati i lavori di adeguamento dell'impianto da parte della ditta che si è aggiudicata l'appalto, la Cms di Nocera Inferiore.
A intervenire sul grottesco accaduto, attraverso una nota ufficiale diramata da Palazzo di Città, è l'assessore allo sport Antonio Divincenzo: «Finalmente-dichiara Divincenzo – la città si riappropria dello stadio e sarà possibile compiere gli attesi lavori di restyling». A giorni avrà così il via l'attesa cantierizzazione, oggetto di reprimende, lamentele e polemiche per anni: occorrerà non superare la data ultima del 30 giugno per non perdere il finanziamento europeo che rappresenta la base economica del progetto di ristrutturazione e adeguamento della struttura risalente agli anni '70.
Quanto al futuro societario, anche ieri Perpignano-lungi dal parlare con la stampa locale, "rea" di aver esercitato diritto di critica negli ultimi mesi-ha assicurato di voler iscrivere la squadra al prossimo campionato di Lega Pro: con quali soldi e quali garanzie, non è dato saperlo. Per l'iscrizione alla Lega Pro l'unico aspetto che improrogabilmente va saldato entro il 30 giugno è la domanda con il pagamento di € 35.000, vero, ma al tempo stesso la società ha debiti verso gli enti contributivi e non ha ancora saldato gli stipendi del bimestre marzo-aprile, aspetto che andrà ottemperato entro la giornata di domani. Al calderone bollente va aggiunta anche la scure degli effetti dell'inchiesta "Dirty Soccer" e la certezza dei punti di penalizzazione (dovrebbero essere 4) per per le inadempienze del 16 aprile. Dall'altro lato la piazza medita un futuro in serie D e pone le basi per immaginare il futuro, stante la presenze di imprenditori locali che si sono detti interessati a ripartire dalla serie inferiore: a Barletta l'unica speranza è che questa sia l'ultima settimana di una stagione piacevole in campo ma fallimentare fuori.
A intervenire sul grottesco accaduto, attraverso una nota ufficiale diramata da Palazzo di Città, è l'assessore allo sport Antonio Divincenzo: «Finalmente-dichiara Divincenzo – la città si riappropria dello stadio e sarà possibile compiere gli attesi lavori di restyling». A giorni avrà così il via l'attesa cantierizzazione, oggetto di reprimende, lamentele e polemiche per anni: occorrerà non superare la data ultima del 30 giugno per non perdere il finanziamento europeo che rappresenta la base economica del progetto di ristrutturazione e adeguamento della struttura risalente agli anni '70.
Quanto al futuro societario, anche ieri Perpignano-lungi dal parlare con la stampa locale, "rea" di aver esercitato diritto di critica negli ultimi mesi-ha assicurato di voler iscrivere la squadra al prossimo campionato di Lega Pro: con quali soldi e quali garanzie, non è dato saperlo. Per l'iscrizione alla Lega Pro l'unico aspetto che improrogabilmente va saldato entro il 30 giugno è la domanda con il pagamento di € 35.000, vero, ma al tempo stesso la società ha debiti verso gli enti contributivi e non ha ancora saldato gli stipendi del bimestre marzo-aprile, aspetto che andrà ottemperato entro la giornata di domani. Al calderone bollente va aggiunta anche la scure degli effetti dell'inchiesta "Dirty Soccer" e la certezza dei punti di penalizzazione (dovrebbero essere 4) per per le inadempienze del 16 aprile. Dall'altro lato la piazza medita un futuro in serie D e pone le basi per immaginare il futuro, stante la presenze di imprenditori locali che si sono detti interessati a ripartire dalla serie inferiore: a Barletta l'unica speranza è che questa sia l'ultima settimana di una stagione piacevole in campo ma fallimentare fuori.