Barletta – Lecce visto dalla curva: prospettive diverse in salsa biancorossa
Al “Puttilli” passa il Lecce grazie alle reti di Miccoli e Amodio
lunedì 10 febbraio 2014
15.34
Dopo una partita gagliarda e quasi perfetta sotto svariati punti di vista, il Barletta cade al cospetto del Lecce con il risultato di 2 a 1. Ad aprire le marcature ci ha pensato Mantovani con un gol di pregevole fattura, a cui hanno risposto le reti nella ripresa di Amodio e del capitano Miccoli. Ferreira, nonostante la giovane età, gioca nel complesso una buona partita, contenendo in più di un'occasione le scorribande offensive di Ferreira Pinto e Barraco. Ma nella ripresa becca la seconda ammonizione, lascia i suoi compagni in dieci e la sua assenza forzata va a spezzare gli equilibri proprio in favore degli ospiti.
"Passeranno i calciatori, cambieranno le società … Noi per sempre resteremo qua". La Curva Nord con questo messaggio ha voluto subito dare un segnale forte all'intera piazza: a prescindere dalla categoria e da chi guiderà il Barletta Calcio nell'immediato futuro, la loro presenza a sostegno della squadra ci sarà sempre. L'ennesimo gesto d'amore incondizionato nei confronti dell'amata maglia a strisce biancorosse.
Smaltita per bene la "brasciola" domenicale, tutti gli appassionati hanno raggiunto lo stadio per godersi Barletta-Lecce. I barlettani danno subito spettacolo, mettendo in scena con tantissime bandierine una grandiosa coreografia. Tanti sono gli sfottò rivolti a Fabrizio Miccoli e ai supporter di fede giallorossa, animati da antichi rancori o semplice spirito goliardico. Il tifo è stata una bellissima costante: canti e battiti di mani si sono susseguiti per l'intera durata della partita e le grandi bandiere biancorosse hanno dato vita a un grandissimo spettacolo. I capi ultras sono come maestri d'orchestra e agli sgoccioli della seconda frazione fanno intonare "Barlett c' sì bell quenn chiov": come una vera famiglia i tifosi si abbracciano l'un l'altro e alzano le sciarpe al cielo. Nel frattempo la partita finisce, i giocatori sembrano quasi tristi per non aver potuto regalare ai propri sostenitori la gioia del derby, ma la curva intera apprezza l'impegno e congeda Camilleri & Co. con degli applausi di incoraggiamento. Comincia a filtrare un certo ottimismo, la speranza è che si continui su questa strada per poter dare un senso a questa seconda parte di stagione.
(Twitter: @Massi_dipa)
"Passeranno i calciatori, cambieranno le società … Noi per sempre resteremo qua". La Curva Nord con questo messaggio ha voluto subito dare un segnale forte all'intera piazza: a prescindere dalla categoria e da chi guiderà il Barletta Calcio nell'immediato futuro, la loro presenza a sostegno della squadra ci sarà sempre. L'ennesimo gesto d'amore incondizionato nei confronti dell'amata maglia a strisce biancorosse.
Smaltita per bene la "brasciola" domenicale, tutti gli appassionati hanno raggiunto lo stadio per godersi Barletta-Lecce. I barlettani danno subito spettacolo, mettendo in scena con tantissime bandierine una grandiosa coreografia. Tanti sono gli sfottò rivolti a Fabrizio Miccoli e ai supporter di fede giallorossa, animati da antichi rancori o semplice spirito goliardico. Il tifo è stata una bellissima costante: canti e battiti di mani si sono susseguiti per l'intera durata della partita e le grandi bandiere biancorosse hanno dato vita a un grandissimo spettacolo. I capi ultras sono come maestri d'orchestra e agli sgoccioli della seconda frazione fanno intonare "Barlett c' sì bell quenn chiov": come una vera famiglia i tifosi si abbracciano l'un l'altro e alzano le sciarpe al cielo. Nel frattempo la partita finisce, i giocatori sembrano quasi tristi per non aver potuto regalare ai propri sostenitori la gioia del derby, ma la curva intera apprezza l'impegno e congeda Camilleri & Co. con degli applausi di incoraggiamento. Comincia a filtrare un certo ottimismo, la speranza è che si continui su questa strada per poter dare un senso a questa seconda parte di stagione.
(Twitter: @Massi_dipa)