Barletta-Foggia, le pagelle di un brutto derby di fine stagione

Molti biancorossi sotto la sufficienza, si salvano Liverani e De Rose

lunedì 4 maggio 2015 20.52
A cura di Enrico Gorgoglione
Il Barletta si congeda dal pubblico del "Puttilli" con una sconfitta. Il ko nel derby contro il Foggia non cambia l'esito di una stagione da applausi sul campo ma disgraziata sotto tanti altri punti di vista. La punizione di Sarno condanna alla sconfitta una squadra apparsa stanca e sulle gambe, regalando la rivincita al Foggia che si era arreso all'andata. I biancorossi, però, non sono riusciti a fare granché, in una partita che aveva pochissimi significati se non il forte valore sentimentale. Ecco le pagelle dei protagonisti in campo:

Liverani 6: incolpevole sulla bella parabola di Sarno che regala i tre punti al Foggia, il portiere tiene il risultato in bilico sventando su Iemmello e sfoderando una prestazione priva di sbavature.

Meola 5.5: solo 45' per il terzino ex Paganese, in cui mantiene alta la concentrazione e neutralizza Cavallaro. In avanti spinge meno rispetto a quanto ci aveva abituati.

Sokoli 5.5: entra nella seconda frazione, e inizia anche abbastanza bene, mantenendo la concentrazione alta in marcatura e sventando un'occasione da gol degli avversari. La lucidità poi viene meno, e sulla fascia si fa saltare qualche volta di troppo.

Stendardo 5.5: leggermente più incisivo rispetto al compagno di reparto, ma solo perché dimostra di sapere cosa fare in caso di pericolo. Come tutto il reparto, soffre quando il Foggia attacca a pieno organico, ma la sconfitta contro il Foggia non può di fatto prevedere "colpevoli" sul terreno di gioco.

Radi 5.5: torna titolare dopo aver "riposato" a Salerno. Prova a guidare la difesa contro il veloce attacco foggiano. Il reparto, a dirla tutta, soffre un po' l'attacco avversario, ma non ha particolari colpe. Lui però è meno incisivo del solito, e non può essere altrimenti in un finale di stagione che ormai non ha più nulla da dire.

Guarco 5.5: sostituisce l'infortunato Cortellini, e la differenza si fa sentire. Rispetto al suo collega più anziano, accompagna di meno l'azione, e in difesa soffre le incursioni degli avversari. Le sue lunghe leve non sono l'arma migliore contro lo sgusciante attacco rossonero.

Legras 5.5: solito lavoro in mediana per il centrocampista francese, che prova ad abbinare dinamismo, grinta e carattere per cucire le due fasi di gioco. Offre una prestazione non particolarmente impreziosita da guizzi, e il confronto con i dirimpettai foggiani finisce sostanzialmente in parità.

Quadri 5.5: anche per l'esperto regista biancorosso non si tratta della migliore prestazione stagionale. Sembra giocare con sufficienza, non riesce a combinare granché in una partita che si trascina stancamente fino all'episodio decisivo.

Ingretolli 5.5: entra in campo dopo la rete del Foggia per dare maggior peso all'attacco, ma di fatto non entra in nessuna azione degna di nota.

De Rose 6: uno dei pochi a crederci sempre, fino alla fine. Lotta con la solita grinta su ogni pallone, insegue tutti e prova a dare la scossa ai suoi compagni, ma lo stato di forma della squadra impedisce una reazione degna di un gruppo che ha scritto la storia.

Venitucci 5.5: prestazione simile nel rendimento a quella di Turchetta. Gioca di poco sotto la sufficienza per tutta la prima frazione, lascia intravedere qualche buona giocata – come il lancio per l'ex Matera nell'azione che poteva cambiare le sorti del match -. Nel secondo tempo prova una conclusione senza fortuna, poi la sua partita termina probabilmente per una scelta tecnica.

Danti 5.5: sostituisce Venitucci, si piazza sulla fascia di competenza, ma non crea alcun pericolo alla porta difesa da Narciso, anche perché gli arrivano pochi palloni giocabili.

Fall 5.5: ci prova sempre Ameth, si muove molto e spesso si ritrova anche sulla fascia. Tiene da solo il peso dell'attacco e spesso tutto il lavoro sporco si fa sentire regalandogli meno lucidità nella conclusione delle azioni.

Turchetta 5.5: qualche guizzo e poco più. Si può riassumere in questo modo la partita dell'ex Matera che, dopo una prima frazione in cui prova ad ubriacare la difesa foggiana, nel secondo tempo gioca sottotono e si adegua al rendimento del resto della squadra. È sua l'occasione più ghiotta in chiusura di primo tempo, ma Narciso lo ipnotizza.

Mister Corda 5: sapeva dell'importanza della partita e di quanto i tifosi ci tenevano ad un match che in palio non aveva punti salvezza. Ciononostante, pur schierando la migliore formazione possibile, non sembra aver caricato a dovere i "suoi" uomini. Fa riprendere la preparazione di mercoledì, e questo complica i piani del Barletta, soprattutto per quel che riguarda il gioco che sembra privo di idee. Le sostituzioni, poi, trasmettono quasi la voglia di "accontentarsi" di un pareggio che in fin dei conti cambiava poco. Il suo allontanamento dalla panchina è ulteriore episodio nella lista di quelli che non lasceranno il tecnico sardo nella storia del Barletta.

Signor Boggi 6: gestisce il derby, e anche qualche intemperanza di troppo con calma. Distribuisce bene i cartellini ad entrambe le squadre, è attento e segue sempre l'azione.

Le pagelle del FOGGIA: Narciso 6.5; Bencivenga 5.5 (52' Loiacono 6), Quinto 6.5, Gigliotti 6, Agostinone 6; Minotti 6, Agnelli 5.5, D'Allocco 5.5 (72' Sicurella 6); Sarno 6.5, Iemmello 6, Cavallaro 5.5 (46' Maza 6). A disp. Micale, D'Angelo, Grea, Leonetti. All. De Zerbi 6.