Barletta Calcio, una vittoria sfumata brucia ma fa crescere

I biancorossi non hanno sfruttato l'occasione, ma già si pensa alla Reggina

lunedì 22 settembre 2014 19.28
A cura di Enrico Gorgoglione
Una sconfitta lascia sempre l'amaro in bocca. La sconfitta di Castellammare, per il Barletta, è ancora più amara, visto come è maturata e visto l'andamento della partita. Gli uomini di Sesia, che pure erano partiti bene, hanno sprecato il vantaggio di gol e numerico, rimbalzando contro il muro stabiese e subendo il ritorno delle vespe. La seconda sconfitta lontano dal "Puttilli" fa riflettere, ma può e deve far parte del processo di crescita che la squadra sta affrontando sulla via della salvezza.

Questione di testa
Dopo un primo tempo discreto, nell'intervallo doveva essere il Barletta a cambiare la musica al "Menti", visto che con un uomo in meno la Juve Stabia, per forza di cose, era impossibilitata a fare gioco. Al rientro in campo, però, il Barletta non è riuscito a mantenere la calma, preferendo spesso il lancio lungo anziché una manovra avvolgente e sfiancante, che avrebbe fatto correre a vuoto l'avversario. L'approccio al secondo tempo degli uomini di mister Sesia è stato forse troppo molle e poco concentrato verso l'obiettivo che alla vigilia sembrava impossibile (o quasi), ma che era davvero alla portata di mano. Ad incidere sulla sconfitta è stato dunque una condizione mentale erronea, che, figlia della fretta di fare gol, ha portato a commettere alcuni errori. La Juve Stabia ne ha poi approfittato, cogliendo i tre punti anche con un uomo in meno.

Il primo ballo
Per la prima volta in questo campionato, il Barletta subisce più di una rete. La Juve Stabia, con Ripa e Di Carmine, ne ha segnati addirittura 3. Si può considerare quello del "Menti" il primo ballo per la retroguardia biancorossa, che finora si era ben comportata contro gli attacchi avversari, subendo soltanto un gol in campionato ad opera del Lecce (peraltro non a seguito di un'azione). La difesa vista ieri ha ballato fin troppo contro il funambolico attacco stabiese, e resta comunque da affinare l'intesa tra Meola, che ieri è apparso affaticato, e il resto del reparto. Come confermato ieri da Sesia in conferenza stampa, alla prova deludente della difesa resta da abbinare il valore di avversari come Ripa, Di Carmine, Vella, Gammone e Bombagi, un attacco che ha senza dubbio i suoi meriti per la vittoria di ieri. Il banco di prova di Reggio Calabria sarà comunque fondamentale per capire come la retroguardia biancorossa potrà reggere davanti all'urto di reparti ben attrezzati e costruiti per fare il salto di categoria.

Lontano da casa, lontano dai 3 punti?
Un dato comincia a palesarsi. Pur essendo chiaro a tutti che gli impegni finora affrontati in casa erano sicuramente meno complicati di quelli in trasferta, pur considerando il valore assoluto di avversari come Lecce e Juve Stabia, emerge il fatto che, lontano dal "Puttilli", il Barletta non riesce ad esprimersi come tra le mura amiche. Fuori casa, pare che a Radi e compagni manchi la convinzione. Gli episodi hanno fatto il resto, ma la casella dei punti raccolti fuori casa registra uno zero. Un dato di fatto che comunque risalta agli occhi, visto che gli uomini di mister Sesia non hanno saputo cogliere l'attimo, proprio nel momento in cui sia Lecce che Juve Stabia erano maggiormente vulnerabili e avevano mostrato il proprio fianco. Non è dato sapere, poi, quanto può aver inciso finora la scelta di raggiungere il luogo della partita soltanto la mattina prima. Questa decisione è stata adottata dalla società sia a Lecce che a Castellammare. È solo una coincidenza la comunanza con le sconfitte esterne e i viaggi a ridosso delle partite?

Verso Reggio Calabria, feriti o cresciuti?
La sconfitta patita a Castellammare, come confermato da Sesia, brucia (e non poco) in casa biancorossa, perché non è facile che, nel gioco del calcio, possano capitare altre occasioni del genere (avanti di un gol e con un uomo in più fuori casa e con 70 minuti da giocare). Vista come si era messa la partita, portare a casa il risultato da Castellammare doveva essere imperativo categorico, e invece è arrivata una sconfitta, che certamente non deve fare abbattere l'ambiente, così come non devono esaltare oltremisura le vittorie finora raccolte in casa. La sconfitta patita al "Menti" è una lezione importante che il Barletta paga a caro prezzo in questo girone, un ko che però influisce solo relativamente – almeno per il momento – sulla classifica. Ora è già tempo di archiviare l'occasione di Castellammare e di pensare al prossimo impegno. A Reggio Calabria il Barletta affronterà i granata con un bagaglio in più. Sta però alla squadra fare in modo che questo bagaglio non sia un fardello ma solo quel pizzico di esperienza in più che il Lega Pro non basta mai.