Barletta Calcio, Innocenti va di corsa
Il 21enne arrivato dal Milan protagonista di un esordio convincente con il Lecce
venerdì 14 febbraio 2014
14.03
E se Barletta si innamorasse, calcisticamente parlando, di un altro Innocenti dopo "Re" Riccardo, centravanti che con 6 reti contribuì in maniera evidente alla salvezza 2010/2011? Il dubbio dopo la partita contro il Lecce viene legittimo: Alessio Innocenti, dinamica mezz'ala argentina, è arrivato in biancorosso dal Milan dopo sei mesi al SudTirol, nel girone A di Prima Divisione. Dopo l'anticamera rappresentato dalla panchina dell'"Arechi", domenica ha tenuto il battesimo di fuoco contro il Lecce nel derby del "Cosimo Puttilli", schierato come interno destro nel 4-3-3 convincente ma non vincente di Orlandi: a Milano lo chiamavano "El locro", ma a Barletta è arrivato con l'intenzione di mettere la testa e il cuore nel mondo professionistico da protagonista.
Nato il 4 febbraio 1993 a Buenos Aires da una famiglia di origini italiane, nel suo curriculum 27 presenze e 6 reti nel Settore Giovanile del Milan, fino alla soddisfazione della convocazione per la gara di Champions League contro il Viktoria Plzen nel dicembre 2011. Centrocampista moderno, dal fisico compatto (179 cm per 74 kg), una presenza con la Pro Vercelli in serie B nella scorsa stagione e una in Lega Pro nella stagione in corso per il SudTirol, nel mezzo un prestito all'Estudiantes (0 presenze) in Argentina, Innocenti è arrivato in biancorosso per sostituire almeno sul piano numerico in rosa uno tra Jurgen Prutsch e Riccardo Allegretti, partenze eccellenti nell'inverno biancorosso. 74 minuti di corsa, tecnica e grinta, che gli hanno fruttato diversi applausi al momento della sostituzione con Campagna. Sarà l'aria del mare, che gli ricorderà quello a sud di Buenos Aires e gli ispira le foto che posta sul suo profilo Twitter, oppure l'aria del meridione, che meglio si aggrada a un gringo argentino, di fatto Innocenti all'ombra di Eraclio sembra già a suo agio.
Già cercato da Pavone nell'estate 2012 è arrivato in biancorosso con il cartello "scusate il ritardo": «So che c'è stato un interessamento del Barletta nella scorsa annata, ma sono contento di essere qui, è una piazza di cui mi hanno parlato bene» aveva spiegato in sede di presentazione. Ora è la piazza ad aver iniziato a parlar bene di lui: la strada per avvicinare in quanto a popolarità (non a gol, giocando 30 metri più indietro) "Re" Riccardo, detentore del suo stesso cognome, è irta di ostacoli e lunga, ma chi ben comincia è a metà dell'opera, si sa.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Nato il 4 febbraio 1993 a Buenos Aires da una famiglia di origini italiane, nel suo curriculum 27 presenze e 6 reti nel Settore Giovanile del Milan, fino alla soddisfazione della convocazione per la gara di Champions League contro il Viktoria Plzen nel dicembre 2011. Centrocampista moderno, dal fisico compatto (179 cm per 74 kg), una presenza con la Pro Vercelli in serie B nella scorsa stagione e una in Lega Pro nella stagione in corso per il SudTirol, nel mezzo un prestito all'Estudiantes (0 presenze) in Argentina, Innocenti è arrivato in biancorosso per sostituire almeno sul piano numerico in rosa uno tra Jurgen Prutsch e Riccardo Allegretti, partenze eccellenti nell'inverno biancorosso. 74 minuti di corsa, tecnica e grinta, che gli hanno fruttato diversi applausi al momento della sostituzione con Campagna. Sarà l'aria del mare, che gli ricorderà quello a sud di Buenos Aires e gli ispira le foto che posta sul suo profilo Twitter, oppure l'aria del meridione, che meglio si aggrada a un gringo argentino, di fatto Innocenti all'ombra di Eraclio sembra già a suo agio.
Già cercato da Pavone nell'estate 2012 è arrivato in biancorosso con il cartello "scusate il ritardo": «So che c'è stato un interessamento del Barletta nella scorsa annata, ma sono contento di essere qui, è una piazza di cui mi hanno parlato bene» aveva spiegato in sede di presentazione. Ora è la piazza ad aver iniziato a parlar bene di lui: la strada per avvicinare in quanto a popolarità (non a gol, giocando 30 metri più indietro) "Re" Riccardo, detentore del suo stesso cognome, è irta di ostacoli e lunga, ma chi ben comincia è a metà dell'opera, si sa.
(Twitter: @GuerraLuca88)