Barletta Calcio: il punto

Dopo 3 giornate, i biancorossi hanno un solo punto. Noi li abbiamo studiati ai raggi X

martedì 7 settembre 2010
Dopo 3 turni del torneo di Prima Divisione, il Barletta si trova in penultima posizione a 1 punto, in compagnia della Ternana. La squadra di Sciannimanico si trova già in debito con la buona sorte, viste le sfortunate gare interne contro Pisa e Juve Stabia. Contro i toscani, i biancorossi hanno imposto il proprio gioco dal primo all'ultimo minuto, fallendo diverse occasioni per il raddoppio e incassando il pareggio al 93' su punizione di Carparelli.

Nella scorsa gara interna, contro la Juve Stabia, l'infortunio del portiere Tesoniero sul primo gol (retropassaggio svirgolato in rete dall'estremo biancorosso) e l'ingenuità di Lorusso sul rigore del due a zero hanno determinato la prima sconfitta interna. Il tutto condito da diversi errori sottoporta e dalla traversa piena colpita da Lucioni sullo zero a uno.

Tuttavia, non ci si può appellare solo alla cattiva sorte. I primi 270 minuti di campionato hanno evidenziato alcune lacune nella rosa che la società e il mister provvederanno a risolvere nei prossimi tempi. Analizziamo il team biancorosso reparto per reparto.

PORTA- Il reparto sembra subire il contraccolpo del caso-Di Masi, il titolare della scorsa stagione confinato ai margini della rosa in questo avvio di stagione. Tesoniero è stato il titolare nelle prime 3 partite, ma non ha mai dato impressione di sicurezza e leadership. Dossena è una scommessa, alla prima stagione da "papabile" titolare dopo alcune stagioni in panchina nell'Empoli.

DIFESA- I due centrali titolari sono la sicurezza del reparto: Anselmi e Lucioni costituiscono una coppia affidabile e forte sui palloni alti; manca un rincalzo all'altezza alle loro spalle, servirebbe un centrale veloce. I veri problemi nascono sulle fasce, dove Lorusso sembra più un centrale, per fisico e caratteristiche tecniche, mentre Lanotte (classe '92) appare acerbo per disputare un campionato da titolare in Prima Divisione. Baraldo, altro classe '92, ha dalla sua le convocazioni nella rosa dell'Under 19, ma deve dimostrare quanto vale in questi palcoscenici. Si punta forte sull'esperienza e la corsa dell'ultimo arrivato Masiero.

CENTROCAMPO- I primi test sul campo hanno evidenziato l'assenza di fisicità in mezzo al campo: Muwana, colonna portante del reparto nella scorsa stagione, non è stato ancora sostituito. Menicozzo e D'Allocco abbinano corsa e tecnica, mentre Agnelli non sembra ancora in condizione, come l'incognita Guerri. Rajcic può fare la differenza in questa categoria, a patto che i soliti infortuni non ne condizionino il cammino. La nota lieta è Bellomo: il ragazzo, scuola Bari, ha classe e spunto per giocare alle spalle delle punte. Diamogli fiducia.

ATTACCO- Nonostante sia il reparto più attrezzato sul piano numerico (ben 7 attaccanti a disposizione di Sciannimanico) , sinora ha partorito una sola rete: quella di Infantino contro il Pisa, nata da uno spunto individuale del bomber di Tolve, ancora orfano di un partner affidabile. Simoncelli e Caccavallo sono più degli esterni, Carbonaro sembra leggerino, ma ha dalla sua un buon curriculum e una migliore condizione fisica. Picone è all'esordio nel calcio professionistico, mentre Shiba e Caggianelli sembrano ai margini della prima squadra. Forse potrebbe servire un centravanti di peso per dare una variante al gioco offensivo, permettendo a mister Sciannimanico di schierare la squadra con il 4-3-3 sul quale la squadra era impostata nella scorsa stagione.