Barletta Calcio, il deferimento “costa” 2000 euro

Accolta l’istanza di dicembre, ammenda per club e presidente

giovedì 9 gennaio 2014 19.49
A cura di Enrico Gorgoglione
Il momento del Barletta Calcio non è dei più felici, ma si può tranquillamente affermare che piove sul bagnato. Con un presidente dimissionario, è partita nei giorni scorsi la smobilitazione con gli adii di Picci e di Prutsch, ma destino simile sembrerebbe toccare ad altri protagonisti della salvezza in biancorosso. Il mercato non sta riservando emozioni, ma soltanto una pletora di nomi, per lo più di giovani provenienti dai settori giovanili di club blasonati. Il famoso "progetto" non funziona, la piazza è scontenta, e la tanto conclamata valorizzazione dei giovani sembra più una svalutazione. Alla situazione già disastrosa, si aggiunge un'altra cattiva notizia per i colori biancorossi. È infatti arrivata oggi la decisione in merito al deferimento del 13 dicembre scorso, che il Procuratore Federale aveva fatto alla Commissione Disciplinare Nazionale.

La riunione della Commissione, che si è tenuta quest'oggi, ha accolto il deferimento e "irrogato a Tatò Roberto la sanzione di € 1.000,00 (€ mille/00) di ammenda ed alla Società Barletta Calcio Srl la sanzione di € 1.000,00 (€ mille/00) di ammenda". La commissione, composta dal Presidente Artico e dai componenti Clementi, Tobia, Cicchelli, Purificato, dagli assistenti Menegali, Cresta e dai collaboratori Floriddia e Terra ha sanzionato il sodalizio di via Vittorio Veneto, reo di aver violato l'articolo 1, comma 1 del C.G.S., in relazione all'art. 85 delle NOIF, lett. C) par. VI). Il presidente biancorosso Tatò non avrebbe utilizzato il bonifico bancario indicato in sede di ammissione al campionato di competenza al fine di effettuare il pagamento degli emolumenti dovuti ad un tesserato. La SS Barletta Calcio, all'epoca, fu deferita per responsabilità diretta. Ora la vicenda si chiude con un'ammenda totale di 2000 euro, non certo una buona notizia per le casse del club biancorosso.