Barletta Calcio, dopo la convenzione c'è il futuro da preparare

Ieri sera la firma in Comune, nel mirino il "Puttilli" e le novità post (o con?) Tatò

giovedì 13 marzo 2014 11.40
A cura di Luca Guerra
Dalla piazza alle stanze dei bottoni il passo è breve: a Barletta, via Vittorio Veneto, risolto l'affaire-convenzione, è tempo di pensare al futuro, mettere da parte le beghe con l'amministrazione comunale e cercare di capire cosa la squadra di calcio potrà fare "da grande". Ieri sera, alle 20.30, alla presenza del sindaco Pasquale Cascella, della dirigente Santa Scommegna, del presidente del club Roberto Tatò e del segretario generale Domenico Damato, è stata apposta la firma sull'atto, che ha riconosciuto al club biancorossole spese di gestione annua per un totale di € 86.060,78. La tanto agognata firma era attesa per le prime ore della mattina, ma un cavillo riscontrato dai rappresentanti del Barletta Calcio aveva richiesto una modifica al testo della convenzione e un rinvio di qualche ora: archiviata una storia trascinata per otto mesi con diversi strascichi polemici e una seduta di lavoro in Piazza Aldo Moro in segno di protesta con l'amministrazione comunale, ora c'è il futuro da preparare, tra un mare di priorità e un oceano di domande.

Accordo-convenzione tra Tatò e Cascella
Sul fronte-"Puttilli", altre due sono ora le parole-chiave: transazione e lavori. La prima, pattuita dalla Giunta Comunale in gennaio sugli sviluppi degli incontri tenutisi a fine 2013 tra il sindaco Pasquale Cascella, l'assessore allo sport Antonio Divincenzo e il presidente del club biancorosso, Roberto Tatò, restituirà al club di via Vittorio Veneto i fondi investiti in precedenza (2011) per alcuni lavori di adeguamento e ristrutturazione del principale impianto sportivo cittadino. Un accordo era stato trovato su cifre pari a circa 250mila euro, numeri ancora sotto la supervisione dei revisori e al momento appare complesso stabilire dei tempi. Capitolo-restyling: ad oggi si attendono gli ultimi certificati, ma i lavori della ditta appaltante, la CMS S.r.l. di Nocera Inferiore partiranno effettivamente a maggio e partiremo con ogni probabilità dalla tribuna centrale, per la quale saranno necessari 120 giorni: un cambio di rotta rispetto ai piani iniziali, che prevedevano il "via" da curve e gradinate, settori che ora saranno oggetto di restyling in un secondo tempo. Interventi necessari, da realizzare in tempi brevi: in ballo c'è anche un finanziamento regionale da 1,5 milioni di euro di cui il Comune di Barletta beneficerebbe per gli interventi riguardanti la rigenerazione urbana.

Una volta risolte le grane riguardanti la struttura, ora c'è da porre il "domandone" finale: che Barletta sarà? Dal 21 novembre di fatto il club non ha un futuro chiaro, con le dimissioni di Tatò che pendono come una "spada di Damocle" sul club e gli interrogativi sull'avvenire che si addensano. L'imperativo è non ripetere una stagione come quella che si sta per mettere in archivio: spenta sul profilo calcistico e incerta sul fronte societario. Le questioni riguardanti lo stadio pesano nel futuro e la voglia di investire di papabili acquirenti, ma non possono nascondere evidenti falle denotate nel tempo. Investimenti, comunicazione, settore giovanile: questi i temi più "caldi" nell'agenda-setting biancorossa. Il campionato- stante la cervellotica struttura della Lega Pro 2013/2014 non dà più obiettivi, e questo può paradossalmente diventare un "vantaggio" per chi ha da programmare l'estate 2014: ad oggi in pochi hanno bussato alle porte biancorosse, tra questi Di Cosola jr., la cordata ligure che potrebbe includere anche il nome dell'ex ds Peppino Pavone e un gruppo di imprenditori salentini. Interessi il cui calore va ponderato, in attesa di eventuali nuove comunicazioni ufficiali da via Vittorio Veneto.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Si ringrazia Francesco Zagaria per la concessione del materiale fotografico