Barletta Calcio, da "I Biancorossi" un appello al presidente Tatò

Il comunicato stampa del neonato club, «Vogliamo conoscere il futuro societario»

domenica 16 febbraio 2014 17.41
A cura di Luca Guerra
Nella domenica in cui il Barletta Calcio ha tenuto a riposo caviglie e scarpini da gioco, complice il turno di riposo previsto per Di Bella e compagni dal calendario del girone B di Prima Divisione Lega Pro, tiene banco il futuro societario. A quattro mesi e mezzo dal termine della sua esperienza in biancorosso fissato dal patron Roberto Tatò nella conferenza stampa del 21 novembre- ultima apparizione in pubblico del presidente biancorosso- arriva a mezzo comunicato stampa una richiesta di chiarezza per il futuro da parte del Barletta Club "I Biancorossi". Questo il testo della loro lettera inviata alla stampa dai 100 soci, provenienti da diverse categorie lavorative, del club:

«Il Barletta Club "I Biancorossi", come già anticipato al Segretario Generale Domenico Damato lo scorso 8 febbraio in occasione della conferenza di presentazione, chiede di poter incontrare al più presto il Sig. Roberto Tatò. In considerazione del lungo e deleterio silenzio che dura da ormai 3 mesi, è assolutamente necessario che il Presidente della S.S. Barletta Calcio renda noto all'opinione pubblica se la sua decisione di lasciare la Società il prossimo 30 giugno sia confermata. Il nostro Club ha grande stima e gratitudine nei confronti di un uomo che prima ha contribuito in maniera decisiva al ritorno del Barletta nel Campionato di Prima Divisione, dopo 15 interminabili anni e che poi ci ha fatto sognare per qualche mese il ritorno in Serie B, mantenendo successivamente tra alti e bassi la squadra nel terzo livello calcistico nazionale. Ma con la riconoscenza non si vincono le partite e neanche si iscrivono le Società ai Campionati!».

Alla consapevolezza che ogni amore può finire e che ogni imprenditore ha il sacrosanto diritto di dire basta quando si accorge di non poter più sostenere la propria azienda, fa da contraltare un appello: «Gli sportivi biancorossi hanno ora bisogno di conoscere se l'esperienza della famiglia Tatò alla guida del Barletta è effettivamente ai titoli di coda, ed in questo caso vorremmo capire cosa si sta facendo per garantire un futuro nel calcio professionistico al sodalizio di Via Vittorio Veneto. Il Presidente ha il dovere di rendere note pubblicamente le modalità di cessione del pacchetto azionario, per permettere agli interessati di farsi avanti in modo palese, con proposte concrete". In realtà la società è in vendita, e tanto basta- nelle trattative- per permettere ad eventuali acquirenti di avvicinarsi.

«Il Barletta Club "I Biancorossi"- prosegue la nota ufficiale- si propone di fungere da stimolo per mobilitare le forze imprenditoriali del nostro territorio e non solo. Ma serve chiarezza e la collaborazione di tutti, a partire dal Sindaco e dall'intera classe politica locale. Inoltre il Club vuole incontrare il Sig. Tatò anche per capire se c'è la possibilità che egli stesso possa mantenere un ruolo, seppur di secondo piano, all'interno della S.S. Barletta Calcio e sopratutto se, nella malaugurata ipotesi in cui non si affacci nessun acquirente interessato a rilevare il pacchetto azionario della società, l'attuale massimo dirigente possa comunque garantire l'iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro 2014/2015. Varie altre questioni vorremmo avere il piacere di dibattere con il Presidente, in un colloquio privato tra lui ed una nostra piccola Delegazione di Soci. Sottolineiamo che sarebbe nostro desiderio redigere a fine incontro un documento condiviso tra le parti presenti, per rendere edotta la tifoseria intera di ciò che si è dibattuto (...) In attesa di un celere riscontro da parte del Sig. Tatò, restiamo tutti in allerta perchè la posta in palio è troppo alta».

L'auspicio finale è condiviso: "Il Barletta anche nella prossima Stagione Sportiva deve partecipare al Campionato di Lega Pro, nella nuova Divisione Unica». Ci saranno risposte? Non è certo, stante la volontà di Tatò di limitare le sue uscite in pubblico da novembre ad oggi. Intanto, le presenze concrete degli acquirenti alle porte di via Vittorio Veneto restano ridotte al lumicino.
(Twitter: @GuerraLuca88)