Barletta: bene le tre vittorie, ma ora si inizia a fare sul serio
Il successo sul Ferrandina riporta in alto i biancorossi, ma il bello (e il difficile) viene adesso
lunedì 13 ottobre 2025
10.03
La terza vittoria consecutiva del Barletta, accompagnata dal quarto clean sheet stagionale, come direbbe il buon Fabio Caressa, "ha rimesso la chiesa al centro del villaggio", nel senso di aver riportato la squadra di Pizzulli in una posizione di classifica, se non proprio soddisfacente, almeno un po' più consona alle ambizioni della società.
Quel che di più confortante si è visto nella gara vinta contro il Ferrandina, non è stato tanto lo spettacolo visto in campo (per quello, a nostro modestissimo avviso, ci sono ancora amplissimi margini di miglioramento), quanto finalmente la capacità da parte del tecnico bitontino di saper cambiare le carte in tavola passando da un 4-2-4 offensivo più nominalmente che concretamente, a un più pungente e imprevedibile 4-3-1-2, con un centrocampo ancora più folto e qualitativo, e un attacco di gran lunga più mobile e imprevedibile con Laringe non più confinato sulla fascia, alle prese coi sistematici raddoppi di marcatura da parte degli avversari, e con anche un Da Silva più libero di svariare sul fronte offensivo e di sfruttare in progressione le sue lunghe leve, e non più facile e prevedibile preda in area di rigore degli agguerriti colossi difensivi del girone H di Serie D.
L'unica contro indicazione di uno schema con Cancelli, Cerutti e Piarulli schierati contemporaneamente, è al momento la mancanza di alternative, soprattutto, facendo tutti i dovuti scongiuri, in caso di indisponibilità di uno dei tre al momento imprescindibili centrocampisti biancorossi.
Per il resto vi è da registrare naturalmente l'ottima tenuta difensiva nelle ultime uscite, a partire dalla crescita in termini di sicurezza e personalità di Gabriel Fernandes, Di Cillo e Di Jeva, fino al monumentale Marco Manetta, ormai praticamente uno e trino, nel senso di muro difensivo, leader assoluto della squadra e anche goleador decisivo.
Il bello e il difficile però per il Barletta arriva adesso, con il trittico di partite dove i biancorossi affronteranno nell'ordine Afragolese in trasferta, Paganese al Puttilli e Martina in trasferta: tre importanti esami che ci diranno se questo Barletta sta effettivamente diventando grande, come da attese della vigilia, oppure se c'è ancora tanto da crescere e da lavorare, visti anche i risultati dell'ultimo turno di campionato, che hanno lasciato inalterato il distacco dei biancorossi dalla vetta della classifica.
Classifica che vede in vetta, di nuovo in solitaria, il Fasano, che seppur in superiorità numerica riesce ad avere la meglio solo al 90' nel derby della Nuovarredo Arena con la Virtus Francavilla.
Cade invece il Martina, sconfitto per 1-0 a Manfredonia in una gara dove i ragazzi di mister Laterza, soprattutto nel primo tempo, hanno fallito numerose occasioni da gol.
Con questa sconfitta, i biancazzurri della Valle d'Itria vengono di nuovo raggiunti in classifica dalla Fidelis Andria, che anche grazie alla superiorità numerica riscatta la sconfitta di Aversa superando per 3-1 un Nola al terzo ko nelle ultime quattro partite.
Nei quartieri alti della classifica fanno capolino anche Paganese ed Heraclea Candela, vittoriose entrambe in trasferta per 1-0, rispettivamente sui campi di Pompei e Real Acerrana.
Ed è vittoria in trasferta per 1-0 anche per il Gravina, che con un gran gol nel finale del solito Domenico Santoro espugna il Fittipaldi di Francavilla in Sinni.
Continua invece a deludere la Sarnese, che dopo le tre pesanti sconfitte di fila costate la panchina a Teore Grimaldi, non riesce ad andare oltre lo zero a zero sul proprio campo contro la Real Normanna.
Prima vittoria al Giovanni paolo II, infine, per il Nardò, che strapazza per 3-0 l'Afragolese priva del bomber Longo, trascinata dalle giocate e dal gol del baby fenomeno senegalese Ndiaga Sall (classe 2009).
Quel che di più confortante si è visto nella gara vinta contro il Ferrandina, non è stato tanto lo spettacolo visto in campo (per quello, a nostro modestissimo avviso, ci sono ancora amplissimi margini di miglioramento), quanto finalmente la capacità da parte del tecnico bitontino di saper cambiare le carte in tavola passando da un 4-2-4 offensivo più nominalmente che concretamente, a un più pungente e imprevedibile 4-3-1-2, con un centrocampo ancora più folto e qualitativo, e un attacco di gran lunga più mobile e imprevedibile con Laringe non più confinato sulla fascia, alle prese coi sistematici raddoppi di marcatura da parte degli avversari, e con anche un Da Silva più libero di svariare sul fronte offensivo e di sfruttare in progressione le sue lunghe leve, e non più facile e prevedibile preda in area di rigore degli agguerriti colossi difensivi del girone H di Serie D.
L'unica contro indicazione di uno schema con Cancelli, Cerutti e Piarulli schierati contemporaneamente, è al momento la mancanza di alternative, soprattutto, facendo tutti i dovuti scongiuri, in caso di indisponibilità di uno dei tre al momento imprescindibili centrocampisti biancorossi.
Per il resto vi è da registrare naturalmente l'ottima tenuta difensiva nelle ultime uscite, a partire dalla crescita in termini di sicurezza e personalità di Gabriel Fernandes, Di Cillo e Di Jeva, fino al monumentale Marco Manetta, ormai praticamente uno e trino, nel senso di muro difensivo, leader assoluto della squadra e anche goleador decisivo.
Il bello e il difficile però per il Barletta arriva adesso, con il trittico di partite dove i biancorossi affronteranno nell'ordine Afragolese in trasferta, Paganese al Puttilli e Martina in trasferta: tre importanti esami che ci diranno se questo Barletta sta effettivamente diventando grande, come da attese della vigilia, oppure se c'è ancora tanto da crescere e da lavorare, visti anche i risultati dell'ultimo turno di campionato, che hanno lasciato inalterato il distacco dei biancorossi dalla vetta della classifica.
Classifica che vede in vetta, di nuovo in solitaria, il Fasano, che seppur in superiorità numerica riesce ad avere la meglio solo al 90' nel derby della Nuovarredo Arena con la Virtus Francavilla.
Cade invece il Martina, sconfitto per 1-0 a Manfredonia in una gara dove i ragazzi di mister Laterza, soprattutto nel primo tempo, hanno fallito numerose occasioni da gol.
Con questa sconfitta, i biancazzurri della Valle d'Itria vengono di nuovo raggiunti in classifica dalla Fidelis Andria, che anche grazie alla superiorità numerica riscatta la sconfitta di Aversa superando per 3-1 un Nola al terzo ko nelle ultime quattro partite.
Nei quartieri alti della classifica fanno capolino anche Paganese ed Heraclea Candela, vittoriose entrambe in trasferta per 1-0, rispettivamente sui campi di Pompei e Real Acerrana.
Ed è vittoria in trasferta per 1-0 anche per il Gravina, che con un gran gol nel finale del solito Domenico Santoro espugna il Fittipaldi di Francavilla in Sinni.
Continua invece a deludere la Sarnese, che dopo le tre pesanti sconfitte di fila costate la panchina a Teore Grimaldi, non riesce ad andare oltre lo zero a zero sul proprio campo contro la Real Normanna.
Prima vittoria al Giovanni paolo II, infine, per il Nardò, che strapazza per 3-0 l'Afragolese priva del bomber Longo, trascinata dalle giocate e dal gol del baby fenomeno senegalese Ndiaga Sall (classe 2009).