Barletta, attento ai lupi: al "Puttilli" arriva l'Avellino
Oggi pomeriggio alle 16 biancorossi in campo, diretta tv su Sportitalia
sabato 9 febbraio 2013
3.08
Verde speranza?
Riscattare il ko di Nocera Inferiore e reagire sul campo per non finire sbranati dai...lupi. Con questo spirito il Barletta Calcio si avvicina alla sfida che lo vedrà protagonista oggi pomeriggio, in eccezionale anticipo rispetto alla scaletta del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, alle ore 16 al "Cosimo Puttilli" contro l'Avellino, seconda forza del campionato rinfrancata dalla detrazione dei tre punti conseguenti al successo a tavolino sulla Paganese al Latina, capolista e oggi a +2 sui biancoverdi campani. Una sfida ostica contro una formazione forte e "arrabbiata" dopo i ko contro Paganese (1-4) e Benevento (0-2), sconfitte pesanti nel risultato e nei contenuti perchè arrivate in due derby: ma il Barletta oggi pomeriggio non può guardare alle credenziali. C'è una classifica da raddrizzare, una prestazione pessima come quella offerta contro la Nocerina da cancellare e un ambiente giustamente in fermento dopo le delusioni del calciomercato e del campo da riconquistare: vietato avere paura, occorre lottare fino alla fine per continuare a tener viva la speranza, di colore verde come le divise dell'avversario odierno.
Numeri impietosi, ma la matematica (nel calcio) è un'opinione...
A leggere i dati statistici che accompagnano al match le due formazioni, ci sarebbe poco da pensare: 35 punti a 14 per l'Avellino, 10 vittorie a 3 per gli ospiti, 28 gol fatti e 16 subiti dagli uomini di Rastelli contro i 15 messi a segno e i 30 al passivo del Barletta. Ma nel calcio, si sa, la matematica è un'opinione: nel 2013, poi, entrambe le formazioni hanno ottenuto 6 punti, frutto di due vittorie e due sconfitte, sintomo di rendimenti simili nel recente passato. E allora chissà che un acuto di Dezi (4 centri sin qui) o il ritorno al gol di La Mantia (fermo a 3), non possano avere la meglio sull'atomico attacco irpino De Angelis-Castaldo-Biancolino, 20 reti in tre sin qui.
Al "Puttilli" prevale il biancorosso
Nella loro storia, Barletta e Avellino si sono incrociate ben 29 volte: nel match di andata ha deciso Castaldo, per la vittoria numero 13 dei lupi irpini, a fronte di 8 pareggi e altrettanti successi dei pugliesi, per un totale di 32 reti campane e 28 barlettane. In casa biancorossa sono arrivati 5 successi dei padroni di casa, 5 pareggi e 4 colpacci ospiti, con 18 centri messi a segno dal Barletta e 15 segnati dall'Avellino. L'ultimo precedente al "Puttilli" risale alla stagione 1994-95. In quell'occasione la gara terminò con il punteggio di 0-0, l'ultimo acuto irpino è dell'annata 1992/1993 (0-1) mentre l'ultima vittoria biancorossa è della stagione successiva, in un Barletta-Avellino 4-2.
Panchine calde
Per quanto riguarda gli allenatori, Novelli in due precedenti ha subito due sconfitte contro l'Avellino (0-1 all'andata, 0-4 con la Salernitana nel 2006/2007), mentre Rastelli ha ottenuto la vittoria dell'andata, due pareggi l'anno scorso con il Portogruaro, entrambi per 1-1, e un successo e una sconfitta alla guida della Juve Stabia nella stagione 2009/2010 (4-1 e 0-1) in Seconda Divisione, per un totale di 2 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta. Raffaele Novelli e Massimo Rastelli, appunto: Barletta-Avellino sarà anche la sfida tra due panchine che i rumors delle ultime ore hanno riferito essere traballanti. Situazioni paradossali, se pensiamo che il Barletta ha incassato uno 0-4 a Nocera dopo aver conquistato 7 punti in 4 partite e al termine di un mercato insufficiente, fattore non addebitabile all'allenatore, mentre addirittura Rastelli guida la seconda forza del campionato. Ma il calcio, si sa, è strano;
Il Barletta in tv piace
Ci saranno le riprese televisive a nobilitare la sfida, con la diretta su Sportitalia. L'ultima volta del Barletta in campo con riprese televisive al seguito racconta di un piacevole precedente: contro la Nocerina nel match giocato per la quarta giornata terminò 0-0, al termine di un match vibrante dei biancorossi. Favorevole anche la penultima uscita davanti alle telecamere nazionali: si giocava il 4 aprile 2012, in turno infrasettimanale contro il Siracusa, e dopo essere passati in svantaggio di due reti, i biancorossi rimontarono grazie ai centri di Mazzeo, Infantino e Schetter fino al 3-2 finale. Più in là nel tempo sono arrivati un 1-2 a Frosinone, un 2-1 a Trieste e uno storico 2-1 in quel di Benevento. Che le telecamere siano un amuleto biancorosso?;
Fabbro e Di Masi, ex e rimpianti
Nell'Avellino che oggi scenderà in campo al "Puttilli", vi saranno due volti certo non indifferenti ai tifosi biancorossi. Parliamo di Alessandro Fabbro e Giuseppe Di Masi: ieri protagonisti di una virtuale "staffetta" a Barletta nell'estate 2009, oggi compagni di squadra nella corazzata irpina. Il primo, arcigno difensore centrale, mise insieme 30 presenze e 3 reti in Seconda Divisione nella stagione 2008/2009, contribuendo alla salvezza con 180' di anticipo, mentre il secondo conquistò 44 presenze tra Seconda e Prima Divisione da agosto 2009 a gennaio 2011, prima di essere messo fuori rosa e di vivere la rescissione del contratto. Oggi per loro sarà una sfida particolare: non solo la voglia di far bene davanti a tifosi che non li hanno dimenticati, ma per Fabbro anche la voglia di cancellare una settimana difficile, con i rumors successivi alla sua esclusione contro il Benevento, e per Di Masi l'atteso esordio stagionale in campionato.
L'arbitro
La sfida sarà diretta da Daniele Bindoni della sezione di Venezia, coadiuvato dagli assistenti Antonino Santoro e Giuseppe Tudisco della sezione di Catania. Per il fischietto lagunare si tratta del quarto incrocio in campionato con i biancorossi: l'ultimo precedente risale al 16 settembre 2012, terza giornata del torneo in corso, quando i centri di La Mantia e Barbuti valsero il pareggio per 2-2 all'"Arena Garibaldi-Romeo Anconetani" di Pisa. Al "Puttilli" due direzioni per lui: prima al 29 aprile 2012, quando per la penultima giornata dello scorso torneo diresse Barletta-Carrarese 2-0, con reti di Mazzeo e Infantino. L'altro incontro con protagonista il Barletta in casa risale al 23 ottobre 2011, quando il Trapani espugnò il "Puttilli" per 2-0, e non è invece un dato confortante. Bindoni ha 31 anni, nato a Westwood (Stati Uniti) il 12 dicembre 1980, di professione ricercatore universitario, è arbitro professionista da cinque anni e vanta anche diverse presenze come quarto ufficiale sui campi di Lega Pro. Dieci le gare collezionate in questa stagione, di cui due del torneo Primavera e otto del torneo di Prima Divisione (due nel girone A e sei ne girone B).
Le ultimissime dal campo
Nel Barletta, mister Novelli ha precettato per la sfida ai lupi irpini 20 calciatori: torna in lista Romeo dopo il turno di squalifica, assenti gli appiedati Pippa e Piccinni, oltre all'infortunato Menegaz e Petterini, Angeletti e Simoncelli, fuori per scelta tecnica. In chiave-formazione, i dubbi principali riguardano le caselle di terzino sinistro, mediano basso e punta centrale. Nel 4-2-3-1 di partenza, Novelli ha provato in settimana Molina nei panni di terzino sinistro e le coppie centrali De Leidi-Burzigotti e Camilleri-Di Bella, con il primo duo favorito. In difesa dovrebbe essere comunque Romeo a rilevare Pippa a sinistra, a meno che l'allenatore salernitano non opti per l'arretramento di Molina e l'inserimento di Dezi sulla trequarti .Al centro del campo si profila una chance per l'austriaco Prutsch in luogo dello squalificato Piccinni, anche se Meucci reclama spazio. Nel trio di rifinitori Dezi insidia anche Meduri perla maglia numero "10", mentre in avanti Barbuti potrebbe avere la meglio su La Mantia.
Nell'Avellino sono rimasti a casa Fumagalli, Herrera, Minelli, Panatti e Zullo. Massimo Rastelli con ogni probabilità schiererà la sua squadra con il 4-3-1-2, modulo già collaudato dal tecnico di Torre Del Greco. Non convocato Fumagalli, apparso sotto tono nelle ultime gare, a prendere il suo posto ci sarà l'ex di giornata Giuseppe Di Masi, autentico idolo della tifoseria biancorossa. Coppia centrale formata da Fabbro, altro ex di giornata, e Giosa con Zappacosta e Pezzella pronti ad agire sulle fasce laterali. Centrocampo a 3 composto da Arini, D'Angelo e uno tra Massimo e Catania. In attacco quasi sicuro del posto per De Angelis, mentre Castaldo, Biancolino e Zigoni si giocano i due posti rimanenti.
LE PROBABILI FORMAZIONI:
BARLETTA (4-2-3-1): Liverani; Calapai, De Leidi (Camilleri), Burzigotti, Romeo (Molina) Allegretti, Prutsch (Meucci); Carretta, Meduri (Dezi), Molina; Barbuti (La Mantia). A disp: Pane, Mazzarani (Di Bella), Camilleri, Dall'Oglio, Meucci (Cicerelli), Dezi, La Mantia. All: Novelli.
AVELLINO (4-3-1-2): Di Masi; Zappacosta, Fabbro, Giosa, Pezzella; Arini, D'Angelo, Massimo (Catania); De Angelis; Castaldo, Biancolino (Zigoni). A disp: Orlandi, Bittante, Izzo, Angiulli, Millesi, Catania, Zigoni. All: Rastelli.
ARBITRO: Daniele Bindoni della sezione di Venezia
ASSISTENTE 1:Antonino Santoro della sezione di Catania
ASSISTENTE 2: Giuseppe Tudisco della sezione di Catania
(Twitter: @GuerraLuca88)
Riscattare il ko di Nocera Inferiore e reagire sul campo per non finire sbranati dai...lupi. Con questo spirito il Barletta Calcio si avvicina alla sfida che lo vedrà protagonista oggi pomeriggio, in eccezionale anticipo rispetto alla scaletta del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, alle ore 16 al "Cosimo Puttilli" contro l'Avellino, seconda forza del campionato rinfrancata dalla detrazione dei tre punti conseguenti al successo a tavolino sulla Paganese al Latina, capolista e oggi a +2 sui biancoverdi campani. Una sfida ostica contro una formazione forte e "arrabbiata" dopo i ko contro Paganese (1-4) e Benevento (0-2), sconfitte pesanti nel risultato e nei contenuti perchè arrivate in due derby: ma il Barletta oggi pomeriggio non può guardare alle credenziali. C'è una classifica da raddrizzare, una prestazione pessima come quella offerta contro la Nocerina da cancellare e un ambiente giustamente in fermento dopo le delusioni del calciomercato e del campo da riconquistare: vietato avere paura, occorre lottare fino alla fine per continuare a tener viva la speranza, di colore verde come le divise dell'avversario odierno.
Numeri impietosi, ma la matematica (nel calcio) è un'opinione...
A leggere i dati statistici che accompagnano al match le due formazioni, ci sarebbe poco da pensare: 35 punti a 14 per l'Avellino, 10 vittorie a 3 per gli ospiti, 28 gol fatti e 16 subiti dagli uomini di Rastelli contro i 15 messi a segno e i 30 al passivo del Barletta. Ma nel calcio, si sa, la matematica è un'opinione: nel 2013, poi, entrambe le formazioni hanno ottenuto 6 punti, frutto di due vittorie e due sconfitte, sintomo di rendimenti simili nel recente passato. E allora chissà che un acuto di Dezi (4 centri sin qui) o il ritorno al gol di La Mantia (fermo a 3), non possano avere la meglio sull'atomico attacco irpino De Angelis-Castaldo-Biancolino, 20 reti in tre sin qui.
Al "Puttilli" prevale il biancorosso
Nella loro storia, Barletta e Avellino si sono incrociate ben 29 volte: nel match di andata ha deciso Castaldo, per la vittoria numero 13 dei lupi irpini, a fronte di 8 pareggi e altrettanti successi dei pugliesi, per un totale di 32 reti campane e 28 barlettane. In casa biancorossa sono arrivati 5 successi dei padroni di casa, 5 pareggi e 4 colpacci ospiti, con 18 centri messi a segno dal Barletta e 15 segnati dall'Avellino. L'ultimo precedente al "Puttilli" risale alla stagione 1994-95. In quell'occasione la gara terminò con il punteggio di 0-0, l'ultimo acuto irpino è dell'annata 1992/1993 (0-1) mentre l'ultima vittoria biancorossa è della stagione successiva, in un Barletta-Avellino 4-2.
Panchine calde
Per quanto riguarda gli allenatori, Novelli in due precedenti ha subito due sconfitte contro l'Avellino (0-1 all'andata, 0-4 con la Salernitana nel 2006/2007), mentre Rastelli ha ottenuto la vittoria dell'andata, due pareggi l'anno scorso con il Portogruaro, entrambi per 1-1, e un successo e una sconfitta alla guida della Juve Stabia nella stagione 2009/2010 (4-1 e 0-1) in Seconda Divisione, per un totale di 2 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta. Raffaele Novelli e Massimo Rastelli, appunto: Barletta-Avellino sarà anche la sfida tra due panchine che i rumors delle ultime ore hanno riferito essere traballanti. Situazioni paradossali, se pensiamo che il Barletta ha incassato uno 0-4 a Nocera dopo aver conquistato 7 punti in 4 partite e al termine di un mercato insufficiente, fattore non addebitabile all'allenatore, mentre addirittura Rastelli guida la seconda forza del campionato. Ma il calcio, si sa, è strano;
Il Barletta in tv piace
Ci saranno le riprese televisive a nobilitare la sfida, con la diretta su Sportitalia. L'ultima volta del Barletta in campo con riprese televisive al seguito racconta di un piacevole precedente: contro la Nocerina nel match giocato per la quarta giornata terminò 0-0, al termine di un match vibrante dei biancorossi. Favorevole anche la penultima uscita davanti alle telecamere nazionali: si giocava il 4 aprile 2012, in turno infrasettimanale contro il Siracusa, e dopo essere passati in svantaggio di due reti, i biancorossi rimontarono grazie ai centri di Mazzeo, Infantino e Schetter fino al 3-2 finale. Più in là nel tempo sono arrivati un 1-2 a Frosinone, un 2-1 a Trieste e uno storico 2-1 in quel di Benevento. Che le telecamere siano un amuleto biancorosso?;
Fabbro e Di Masi, ex e rimpianti
Nell'Avellino che oggi scenderà in campo al "Puttilli", vi saranno due volti certo non indifferenti ai tifosi biancorossi. Parliamo di Alessandro Fabbro e Giuseppe Di Masi: ieri protagonisti di una virtuale "staffetta" a Barletta nell'estate 2009, oggi compagni di squadra nella corazzata irpina. Il primo, arcigno difensore centrale, mise insieme 30 presenze e 3 reti in Seconda Divisione nella stagione 2008/2009, contribuendo alla salvezza con 180' di anticipo, mentre il secondo conquistò 44 presenze tra Seconda e Prima Divisione da agosto 2009 a gennaio 2011, prima di essere messo fuori rosa e di vivere la rescissione del contratto. Oggi per loro sarà una sfida particolare: non solo la voglia di far bene davanti a tifosi che non li hanno dimenticati, ma per Fabbro anche la voglia di cancellare una settimana difficile, con i rumors successivi alla sua esclusione contro il Benevento, e per Di Masi l'atteso esordio stagionale in campionato.
L'arbitro
La sfida sarà diretta da Daniele Bindoni della sezione di Venezia, coadiuvato dagli assistenti Antonino Santoro e Giuseppe Tudisco della sezione di Catania. Per il fischietto lagunare si tratta del quarto incrocio in campionato con i biancorossi: l'ultimo precedente risale al 16 settembre 2012, terza giornata del torneo in corso, quando i centri di La Mantia e Barbuti valsero il pareggio per 2-2 all'"Arena Garibaldi-Romeo Anconetani" di Pisa. Al "Puttilli" due direzioni per lui: prima al 29 aprile 2012, quando per la penultima giornata dello scorso torneo diresse Barletta-Carrarese 2-0, con reti di Mazzeo e Infantino. L'altro incontro con protagonista il Barletta in casa risale al 23 ottobre 2011, quando il Trapani espugnò il "Puttilli" per 2-0, e non è invece un dato confortante. Bindoni ha 31 anni, nato a Westwood (Stati Uniti) il 12 dicembre 1980, di professione ricercatore universitario, è arbitro professionista da cinque anni e vanta anche diverse presenze come quarto ufficiale sui campi di Lega Pro. Dieci le gare collezionate in questa stagione, di cui due del torneo Primavera e otto del torneo di Prima Divisione (due nel girone A e sei ne girone B).
Le ultimissime dal campo
Nel Barletta, mister Novelli ha precettato per la sfida ai lupi irpini 20 calciatori: torna in lista Romeo dopo il turno di squalifica, assenti gli appiedati Pippa e Piccinni, oltre all'infortunato Menegaz e Petterini, Angeletti e Simoncelli, fuori per scelta tecnica. In chiave-formazione, i dubbi principali riguardano le caselle di terzino sinistro, mediano basso e punta centrale. Nel 4-2-3-1 di partenza, Novelli ha provato in settimana Molina nei panni di terzino sinistro e le coppie centrali De Leidi-Burzigotti e Camilleri-Di Bella, con il primo duo favorito. In difesa dovrebbe essere comunque Romeo a rilevare Pippa a sinistra, a meno che l'allenatore salernitano non opti per l'arretramento di Molina e l'inserimento di Dezi sulla trequarti .Al centro del campo si profila una chance per l'austriaco Prutsch in luogo dello squalificato Piccinni, anche se Meucci reclama spazio. Nel trio di rifinitori Dezi insidia anche Meduri perla maglia numero "10", mentre in avanti Barbuti potrebbe avere la meglio su La Mantia.
Nell'Avellino sono rimasti a casa Fumagalli, Herrera, Minelli, Panatti e Zullo. Massimo Rastelli con ogni probabilità schiererà la sua squadra con il 4-3-1-2, modulo già collaudato dal tecnico di Torre Del Greco. Non convocato Fumagalli, apparso sotto tono nelle ultime gare, a prendere il suo posto ci sarà l'ex di giornata Giuseppe Di Masi, autentico idolo della tifoseria biancorossa. Coppia centrale formata da Fabbro, altro ex di giornata, e Giosa con Zappacosta e Pezzella pronti ad agire sulle fasce laterali. Centrocampo a 3 composto da Arini, D'Angelo e uno tra Massimo e Catania. In attacco quasi sicuro del posto per De Angelis, mentre Castaldo, Biancolino e Zigoni si giocano i due posti rimanenti.
LE PROBABILI FORMAZIONI:
BARLETTA (4-2-3-1): Liverani; Calapai, De Leidi (Camilleri), Burzigotti, Romeo (Molina) Allegretti, Prutsch (Meucci); Carretta, Meduri (Dezi), Molina; Barbuti (La Mantia). A disp: Pane, Mazzarani (Di Bella), Camilleri, Dall'Oglio, Meucci (Cicerelli), Dezi, La Mantia. All: Novelli.
AVELLINO (4-3-1-2): Di Masi; Zappacosta, Fabbro, Giosa, Pezzella; Arini, D'Angelo, Massimo (Catania); De Angelis; Castaldo, Biancolino (Zigoni). A disp: Orlandi, Bittante, Izzo, Angiulli, Millesi, Catania, Zigoni. All: Rastelli.
ARBITRO: Daniele Bindoni della sezione di Venezia
ASSISTENTE 1:Antonino Santoro della sezione di Catania
ASSISTENTE 2: Giuseppe Tudisco della sezione di Catania
(Twitter: @GuerraLuca88)