Barletta 1922: è ora di reagire!

La sconfitta di Sarno decreta la crisi biancorossa. E col Francavilla è già decisiva

domenica 21 settembre 2025 19.17
A cura di Cosimo Campanella
Difficile capire da dove iniziare l'analisi di quella che per il Barletta, a partire dal fischio finale dell'infausta partita di Sarno, si può ufficialmente chiamare crisi.

Sia chiaro, tra Virtus Francavilla, Fidelis Andria e Sarnese era difficile aspettarsi un Barletta a punteggio pieno, vista la rosa completamente rivoluzionata rispetto alla passata stagione.

Tuttavia era altrettanto arduo immaginare un Barletta con soli due punti, e ancor più difficile sarebbe stato pensare a un Barletta così fragile in fase difensiva e, cosa ancora più grave, così nervoso e ingenuo da annoverare il poco invidiabile primato di tre espulsioni in tre gare.

Aggiungasi infine la classica situazione in cui piove sul bagnato, rappresentata dal serio infortunio a Guadalupi, al quale va ad aggiungersi quello per fortuna molto meno serio di Coccia, e il quadro di questo inizio di stagione tutt'altro che esaltante della squadra di Pizzulli e il quadro è completo.

Era piaciuto un po' a tutti il Barletta della prima mezz'ora del match contro la Sarnese, con il suo 4-4-2 iper offensivo (in stile primo Manchester United di Ferguson, fatte naturalmente le dovute proporzioni…) con Fantacci e Laringe sugli esterni, ma soprattutto con Lattanzio a fianco di un Mateus Da Silva finalmente non più lasciato da solo a sbattersi e a sbattere di fronte al muro difensivo degli avversari.

Che l'ariete brasiliano potesse rendere molto meglio di fianco a un'altra punta, ci è era parso già del tutto evidente nel match contro la Fidelis, e da questo punto di vista piuttosto lampante ed evidente ci è parsa la controprova, rappresentata sia dall'azione del gol di Lattanzio, sia addirittura nell'azione del gol clamorosamente mancato dal brasiliano
a porta quasi spalancata.

Sbaglia quindi chi attribuisce la sconfitta di Sarno quasi esclusivamente al mancato gol di Da Silva, anche perchè a spegnersi del tutto sin dal momento dell'inaspettato pareggio di Addessi è stata tutta la squadra, a partire dalla linea dei difensori, colpevole non solo della doppia grave ingenuità in occasione dell'uno due dei campani, ma ad un certo punto non più in grado di accompagnare l'azione offensiva della squadra come molto bene aveva fatto sino al momento del pari della Sarnese.

Nel secondo tempo poi, al sapiente spezzettamento del gioco da parte della squadra guidata da una vecchia volpe come Teore Grimaldi, nessuno tra i biancorossi in campo è stato in grado di guidare la squadra a una decisa reazione.

Non è affatto casuale, infatti, se i maggiori grattacapi per la difesa della Sarnese nel secondo tempo siano arrivati dai giovani Di Cuonzo e Sassanelli.

E a proposito di quest'ultimo e della sua espulsione: possibile che nessuno tra i più anziani in campo abbia colto i segnali di nervosismo nel giovane e talentuoso fantasista biancorosso?

In tutto questo bailamme, l'unica consolazione per il Barletta è rappresentata dal fatto che mercoledì sarà già tempo di tornare in campo al Puttilli contro il Francavilla in Sinni, in una partita praticamente dal risultato obbligato per un Barletta ancora a secco di vittorie tra campionato e coppa.

A rendere ancor più complicata l'attuale situazione del Barletta, naturalmente i risultati dagli altri campi: a partire da quello dell'anticipo di venerdì sera che ha visto la Fidelis Andria battere per 1-0 la forte Paganese; e ancor più dal successo del Fasano per 1-0 allo Zaccheria sull'Heraclea Candela.

Parità invece tra Virtus Francavilla e Martina, per una classifica che ora vede il Fasano in vetta solitaria con 9 punti in tre gare, davanti a un quartetto formato da Fidelis Andria, Sarnese, Martina, e il sorprendente Francavilla in Sinni (vittorioso per 2-0 nel derby col Ferrandina), avversario del Barletta mercoledì pomeriggio al Puttilli, in una gara che i biancorossi non possono proprio sbagliare.

Tutte finite in parità, infine, le restanti partite delle partite della terza giornata del girone H di Serie D: con lo 0-0 tra Pompei e Manfredonia; il 2-2 tra Nola e Afragolese; e gli 1-1 tra Acerrana e Real Normanna, e tra Nardò e Gravina.