Antonio Schetter: "Barletta non ti ho dimenticato, ma domenica saremo avversari"
Intervista all'ex biancorosso, oggi a Latina
venerdì 15 febbraio 2013
Ci sarà un cuore diviso quasi a metà sul rettangolo di gioco del "Francioni" di Latina domenica prossima, dove il Barletta approderà al cospetto della capolista del torneo per la 21^ giornata del campionato di Prima Divisione, girone B. Parliamo di Antonio "Tony" Schetter, capitano e beniamino dell'ultima stagione, da settembre a gennaio protagonista di una stagione luci-e-ombre nella Nocerina, dove ha collezionato 11 presenze e nemmeno una rete in campionato, e a gennaio approdato alla corte di Fabio Pecchia nel Pontino. Il calciatore campano 30enne, 29 presenze e 8 reti in campionato nella stagione appena terminata, era risultato tra i migliori della rosa a disposizione di Cari prima e Di Costanzo poi; il suo elevato ingaggio e i piani di ridimensionamento del presidente biancorosso Roberto Tatò avevano influito sulla fine anticipata del rapporto con la società biancorossa. Schetter non ha mai dimenticato Barletta e ce lo conferma in una esclusiva intervista concessa ai microfoni di Barlettalife.it:
Antonio, ritrovi il Barletta per la seconda volta da ex quest'anno, dopo il ritorno al "Puttilli" di settembre con la Nocerina.
"Sicuramente l'accoglienza ricevuta l'altra volta mi ha fatto un bellissimo effetto: i tifosi biancorossi mi hanno fatto sentire nuovamente a casa. Il momento che vivo ora a Latina è buono, mi sto riprendendo dall'infortunio subìto al mio arrivo, sono tornato in campo già domenica e spero di recuperare quanto prima la migliore forma fisica".
Sei arrivato a Latina a gennaio e ti ci è voluto un pò per esordire. Ti ha stupito la qualità dell'organico pontino?
"Ho trovato una squadra forte e di grande personalità, decisa a conquistare la vetta, consapevole dei propri mezzi. Conoscendo anche da avversario i calciatori che ho trovato, non avevo dubbi in merito. Sicuramente, a inizio stagione non pronosticavo un Latina primo, ma lo vedevo comunque nelle prime posizioni, perchè avevo già notato le qualità dei calciatori in rosa".
Riguardo al Barletta, che impressione ti fece alla quarta giornata? Ti aspettavi di vederlo così in basso in graduatoria un girone dopo?
"Quando lo affrontai con la Nocerina mi fece davvero una grande impressione, non mi aspettavo certo un campionato di bassa classifica come questo, ma forse l'eccessiva inesperienza alla lunga si paga".
Si era a lungo parlato di un tuo possibile ritorno a Barletta a gennaio. C'è mai stata una reale trattativa? Sappiamo che ci sono state telefonate verso di te a fine novembre...
"Ho avuto qualche chiamata, ma finalizzata a chiedermi solo se restavo a Nocera o meno. Una vera e propria proposta non è mai stata formulata. Io non avrei avuto problemi di classifica, ma una vera trattativa non c'è mai stata".
Capitolo-Nocerina: cosa non ha funzionato con i molossi? Non si è formato un vero gruppo?
"Non è che non abbia funzionato qualcosa in particolare, però arrivando dal gran campionato fatto a Barletta e vedendomi messo da parte, ho perso stimoli e fiducia, che qui a Latina ho ritrovato. Il gruppo c'era, come c'era a Barletta anche l'anno scorso. Forse il fatto di trovare tanti calciatori nuovi in rosa ha richiesto più tempo per trovare l'amalgama tra di noi: c'erano poi aspettative importanti, i risultati hanno iniziato a scarseggiare e questo ha portato anche il pubblico a rumoreggiare. Poi la Nocerina si è ripresa alla grande, come successe l'anno scorso a Barletta, dove siamo arrivati a un passo dai playoff".
Che ricordo hai della dirigenza biancorossa?
"Un ottimo ricordo, mi evoca tante belle cose. A Barletta ho vissuto un'annata stupenda. Mi spiace per la situazione attuale per il presidente Roberto Tatò, lui è il primo tifoso del Barletta: penso che dopo una stagione dispendiosa come la scorsa, abbia voluto creare un mix di giovani e esperti. A me spiace per lui, ma ha la forza per riprendersi e come lui la squadra".
Che partita sarà Latina-Barletta? Che Barletta ti aspetti al "Francioni"?
"Penso che si verrà a giocare la partita, hanno bisogno di punti al nostro pari. Noi non possiamo permetterci passi falsi, sarà una bella partita perchè mister Novelli fa giocare il Barletta a calcio. Noi abbiamo una partita in meno degli altri, dopo il rinvio della sfida di Pagani, che non ha pesato mentalmente sul nostro cammino. Domenica contro il Viareggio abbiamo messo la giusta cattiveria e la giusta determinazione. Sapevamo che la partita con la Paganese era sub-iudice, quindi per noi non era vinta: al "Torre" ce la giocheremo e speriamo di vincere".
Qual è l'avversario maggiormente accreditato per la vetta? Avellino o Nocerina?
"La Nocerina è in netta ripresa, è sicuramente la squadra che a livello di gioco fa più paura".
Guardiamo al futuro: a fine stagione ipotizziamo un Latina in B e un Barletta salvo sul campo. Verrai a Barletta a brindare con qualche amico ed ex-compagno?
"Senza dubbio io e Fabio Mazzeo verremmo. Vorremmo salutare tutti, il presidente per primo: io sono certo che il Barletta si salverà. Con Fabio ci siamo organizzati per venire a tifare per voi in un eventuale playout. Ci è dispiaciuto tanto lasciare Barletta, ma siamo sempre vicini a Roberto Tatò e alla società".
Siamo giunti alla fine dell'intervista. Che saluto vuoi fare ai tifosi biancorossi?
"Spero per loro, che lo meritano per quanto tengono alla maglia e alla squadra, che il Barletta si salvi il prima possibile. Sono certo che festeggeranno la salvezza".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Antonio, ritrovi il Barletta per la seconda volta da ex quest'anno, dopo il ritorno al "Puttilli" di settembre con la Nocerina.
"Sicuramente l'accoglienza ricevuta l'altra volta mi ha fatto un bellissimo effetto: i tifosi biancorossi mi hanno fatto sentire nuovamente a casa. Il momento che vivo ora a Latina è buono, mi sto riprendendo dall'infortunio subìto al mio arrivo, sono tornato in campo già domenica e spero di recuperare quanto prima la migliore forma fisica".
Sei arrivato a Latina a gennaio e ti ci è voluto un pò per esordire. Ti ha stupito la qualità dell'organico pontino?
"Ho trovato una squadra forte e di grande personalità, decisa a conquistare la vetta, consapevole dei propri mezzi. Conoscendo anche da avversario i calciatori che ho trovato, non avevo dubbi in merito. Sicuramente, a inizio stagione non pronosticavo un Latina primo, ma lo vedevo comunque nelle prime posizioni, perchè avevo già notato le qualità dei calciatori in rosa".
Riguardo al Barletta, che impressione ti fece alla quarta giornata? Ti aspettavi di vederlo così in basso in graduatoria un girone dopo?
"Quando lo affrontai con la Nocerina mi fece davvero una grande impressione, non mi aspettavo certo un campionato di bassa classifica come questo, ma forse l'eccessiva inesperienza alla lunga si paga".
Si era a lungo parlato di un tuo possibile ritorno a Barletta a gennaio. C'è mai stata una reale trattativa? Sappiamo che ci sono state telefonate verso di te a fine novembre...
"Ho avuto qualche chiamata, ma finalizzata a chiedermi solo se restavo a Nocera o meno. Una vera e propria proposta non è mai stata formulata. Io non avrei avuto problemi di classifica, ma una vera trattativa non c'è mai stata".
Capitolo-Nocerina: cosa non ha funzionato con i molossi? Non si è formato un vero gruppo?
"Non è che non abbia funzionato qualcosa in particolare, però arrivando dal gran campionato fatto a Barletta e vedendomi messo da parte, ho perso stimoli e fiducia, che qui a Latina ho ritrovato. Il gruppo c'era, come c'era a Barletta anche l'anno scorso. Forse il fatto di trovare tanti calciatori nuovi in rosa ha richiesto più tempo per trovare l'amalgama tra di noi: c'erano poi aspettative importanti, i risultati hanno iniziato a scarseggiare e questo ha portato anche il pubblico a rumoreggiare. Poi la Nocerina si è ripresa alla grande, come successe l'anno scorso a Barletta, dove siamo arrivati a un passo dai playoff".
Che ricordo hai della dirigenza biancorossa?
"Un ottimo ricordo, mi evoca tante belle cose. A Barletta ho vissuto un'annata stupenda. Mi spiace per la situazione attuale per il presidente Roberto Tatò, lui è il primo tifoso del Barletta: penso che dopo una stagione dispendiosa come la scorsa, abbia voluto creare un mix di giovani e esperti. A me spiace per lui, ma ha la forza per riprendersi e come lui la squadra".
Che partita sarà Latina-Barletta? Che Barletta ti aspetti al "Francioni"?
"Penso che si verrà a giocare la partita, hanno bisogno di punti al nostro pari. Noi non possiamo permetterci passi falsi, sarà una bella partita perchè mister Novelli fa giocare il Barletta a calcio. Noi abbiamo una partita in meno degli altri, dopo il rinvio della sfida di Pagani, che non ha pesato mentalmente sul nostro cammino. Domenica contro il Viareggio abbiamo messo la giusta cattiveria e la giusta determinazione. Sapevamo che la partita con la Paganese era sub-iudice, quindi per noi non era vinta: al "Torre" ce la giocheremo e speriamo di vincere".
Qual è l'avversario maggiormente accreditato per la vetta? Avellino o Nocerina?
"La Nocerina è in netta ripresa, è sicuramente la squadra che a livello di gioco fa più paura".
Guardiamo al futuro: a fine stagione ipotizziamo un Latina in B e un Barletta salvo sul campo. Verrai a Barletta a brindare con qualche amico ed ex-compagno?
"Senza dubbio io e Fabio Mazzeo verremmo. Vorremmo salutare tutti, il presidente per primo: io sono certo che il Barletta si salverà. Con Fabio ci siamo organizzati per venire a tifare per voi in un eventuale playout. Ci è dispiaciuto tanto lasciare Barletta, ma siamo sempre vicini a Roberto Tatò e alla società".
Siamo giunti alla fine dell'intervista. Che saluto vuoi fare ai tifosi biancorossi?
"Spero per loro, che lo meritano per quanto tengono alla maglia e alla squadra, che il Barletta si salvi il prima possibile. Sono certo che festeggeranno la salvezza".
(Twitter: @GuerraLuca88)