A Manfredonia prima vittoria e primi segnali di vero Barletta
I biancorossi ancora non rubano l'occhio, ma s'intravedono progressi e solidità
lunedì 29 settembre 2025
13.07
"Eppur si muove", direbbe ancora una volta Galileo Galilei, se ad oltre cinquecento anni dalla celebre "abiura", anziché al moto della Terra e degli altri pianeti intorno al sole, si fosse dedicato alle vicende del Barletta calcio 2025/2026, tornato dalla trasferta di Manfredonia con in saccoccia il primo successo stagionale.
Eppur di muove questo Barletta,perchè se da un lato il calcio bello e scintillante immaginato in estate ( e che è nelle corde della squadra di Pizzulli) è ancora ben lungi dall'appalesarsi, dall'altro l'undici biancorosso sembra avere se non altro trovato quel minimo sindacale di solidità che è del tutto basilare se si vuol primeggiare a queste latitudini calcistiche.
Ed è così che, se davanti gli attaccanti ancora faticano a trovare la tanto sospirata strada del gol e ancor più di una manovra scorrevole e ben definita, dalla cintola in giù è un Barletta che qualche certezza sembra finalmente averla trovata: in primis, e come già detto, per ciò che riguarda l'assetto difensivo, con il secondo e non certo banale cleen sheet consecutivo; e poi con il duo di centrocampo Cancelli-Piarulli che già era apparso in chiaro progresso contro il Francavilla in Sinni, e che al netto del gol-vittoria di Piarulli al Miramare di Manfredonia, non sta facendo sentire più di tanto l'assenza forzata di un pezzo da novanta come Guadalupi.
La prima missione per Pizzulli è adesso trovare la chiave dell'enigma riguardante gli avanti biancorossi, a maggior ragione in vista del doppio turno casalingo contro Pompei e Ferrandina, squadre che, dati e recenti esperienze alla mano, non scenderanno certo al Puttilli con l'intenzione di lasciare troppi centimetri di manovra ai vari Da Silva, Laringe, Fantacci, Lattanzio, Sasanelli ecc.
Tutti costoro dovranno trovare, e anche alla svelta, l'estro e l'intesa per far si che prodezze come quella di Piarulli a Manfredonia costituiscano una delle armi, e non l'unica arma in possesso di questo Barletta.
Tutto questo anche perchè il Fasano non sempre farà regali come ad Acerra, dove solo distrazioni e una buona dose di fortuna hanno permesso alla Real Acerrana di bloccare la capolista sul 2-2.
E poi, per quanto riguarda i restanti risultati della quinta giornata del girone H di Serie D, ci sono Fidelis Andria e Martina che fanno maledettamente sul serio, come dimostrato rispettivamente dallo squillante 4-1 rifilato dai ragazzi di Scaringella al Gravina, e dal 2-1 dei martinesi sul campo di una Sarnese che, dopo la vittoria sul Barletta, sembra essere caduta in un inspiegabile blackout.
Così come non sono certo da sottovalutare i segnali di riscossa provenienti da squadre come la Paganese, che vince in maniera netta (3-1) in casa del Francavilla in Sinni; la Virtus Francavilla, che alla Nuovarredo Arena batte in rimonta per 2-1 la Real Normanna; e l'Afragolese, che vince 3-1 allo Zaccheria di Foggia contro l'Heraclea di Candela, mettendo, a quanto si dice, a serio rischio la panchina di Francesco Farina.
Poi naturalmente, di qui alla fine del campionato, bisognerà fare i conti con mine vaganti come il Nola, vittorioso quest'ultimo per 2-0 sul campo del Nardò.
E occhio infine a questo Pompei, i cui numeri al momento narrano di un solo gol fatto (quello del successo di ieri pomeriggio sul Ferrandina), ma anche di un solo gol subito, tanto per anticipare un po' quel che sarà l'atteggiamento tattico della squadra della città resa sua malgrado leggendaria dal drammatico racconto di Plinio il Giovane.
Eppur di muove questo Barletta,perchè se da un lato il calcio bello e scintillante immaginato in estate ( e che è nelle corde della squadra di Pizzulli) è ancora ben lungi dall'appalesarsi, dall'altro l'undici biancorosso sembra avere se non altro trovato quel minimo sindacale di solidità che è del tutto basilare se si vuol primeggiare a queste latitudini calcistiche.
Ed è così che, se davanti gli attaccanti ancora faticano a trovare la tanto sospirata strada del gol e ancor più di una manovra scorrevole e ben definita, dalla cintola in giù è un Barletta che qualche certezza sembra finalmente averla trovata: in primis, e come già detto, per ciò che riguarda l'assetto difensivo, con il secondo e non certo banale cleen sheet consecutivo; e poi con il duo di centrocampo Cancelli-Piarulli che già era apparso in chiaro progresso contro il Francavilla in Sinni, e che al netto del gol-vittoria di Piarulli al Miramare di Manfredonia, non sta facendo sentire più di tanto l'assenza forzata di un pezzo da novanta come Guadalupi.
La prima missione per Pizzulli è adesso trovare la chiave dell'enigma riguardante gli avanti biancorossi, a maggior ragione in vista del doppio turno casalingo contro Pompei e Ferrandina, squadre che, dati e recenti esperienze alla mano, non scenderanno certo al Puttilli con l'intenzione di lasciare troppi centimetri di manovra ai vari Da Silva, Laringe, Fantacci, Lattanzio, Sasanelli ecc.
Tutti costoro dovranno trovare, e anche alla svelta, l'estro e l'intesa per far si che prodezze come quella di Piarulli a Manfredonia costituiscano una delle armi, e non l'unica arma in possesso di questo Barletta.
Tutto questo anche perchè il Fasano non sempre farà regali come ad Acerra, dove solo distrazioni e una buona dose di fortuna hanno permesso alla Real Acerrana di bloccare la capolista sul 2-2.
E poi, per quanto riguarda i restanti risultati della quinta giornata del girone H di Serie D, ci sono Fidelis Andria e Martina che fanno maledettamente sul serio, come dimostrato rispettivamente dallo squillante 4-1 rifilato dai ragazzi di Scaringella al Gravina, e dal 2-1 dei martinesi sul campo di una Sarnese che, dopo la vittoria sul Barletta, sembra essere caduta in un inspiegabile blackout.
Così come non sono certo da sottovalutare i segnali di riscossa provenienti da squadre come la Paganese, che vince in maniera netta (3-1) in casa del Francavilla in Sinni; la Virtus Francavilla, che alla Nuovarredo Arena batte in rimonta per 2-1 la Real Normanna; e l'Afragolese, che vince 3-1 allo Zaccheria di Foggia contro l'Heraclea di Candela, mettendo, a quanto si dice, a serio rischio la panchina di Francesco Farina.
Poi naturalmente, di qui alla fine del campionato, bisognerà fare i conti con mine vaganti come il Nola, vittorioso quest'ultimo per 2-0 sul campo del Nardò.
E occhio infine a questo Pompei, i cui numeri al momento narrano di un solo gol fatto (quello del successo di ieri pomeriggio sul Ferrandina), ma anche di un solo gol subito, tanto per anticipare un po' quel che sarà l'atteggiamento tattico della squadra della città resa sua malgrado leggendaria dal drammatico racconto di Plinio il Giovane.