Zone Franche Urbane, in Regione si chiede lo sblocco di 377 milioni

In Puglia saranno 11, tra cui anche Barletta. Gli sgravi saranno discussi nel prossimo Consiglio in via Capruzzi

martedì 25 giugno 2013 10.06
A cura di Luca Guerra
«La Puglia non può perdere questa opportunità di sviluppo economico, è necessario individuare quanto prima le risorse necessarie e finanziare i bandi». Così il consigliere regionale della Puglia per Vendola, Anna Nuzzello, è intervenuta ieri in conferenza stampa sul tema delle Zone Franche Urbane: con lei al tavolo anche i colleghi Pino Lonigro (Sel), Francesco Damone (Misto), Ruggiero Mennea (Pd) e Giandiego Gatta (Pdl). Nella nostra regione sono 11 le ZFU, aree a fiscalità agevolata istituite sin dal 2006 dal governo Prodi e poi riprese in mano dall'ex ministro Giulio Tremonti, una grande opportunità di rilancio economico per micro e piccole imprese. Un piano finanziato attraverso soldi provenienti dalla riprogrammazione dei fondi europei del periodo 2007-2013, dalle risorse regionali e della terza fase della riprogrammazione del Piano azione coesione. Tra queste anche Barletta, oltre a Andria, Lecce, Taranto, Foggia, Lucera, Manduria, Manfredonia, Molfetta, San Severo, Santeramo in Colle. Sono in tutto 44 le aree individuate in Italia, tutte al Sud, divise tra Campania, Puglia, Calabria e Sicilia più (in via sperimentale) i comuni della provincia sarda di Carbonia-Iglesias.

Cosa sono le Zfu - Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse.

La richiesta - Attraverso l'art. 37 del decreto 179/2012 il Governo presieduto da Mario Monti aveva riprogrammato le agevolazioni fiscali e contributive della Finanziaria 2007 a favore delle imprese site in Regioni convergenti. Una cifra troppo elevata, quella di 377 milioni di euro, per essere dispersi. «La dotazione complessiva- ha spiegato la Nuzzello- non può essere dispersa: per questo abbiamo presentato un ordine del giorno bipartisan che sarà discusso nella prossima seduta del Consiglio Regionale perchè Presidente e Giunta si impegnino ad avviare preso il Consiglio dei Ministri e il Parlamento un dialogo per otttnere i fondi necessari a rendere operative le Zone Franche pugliesi».

Le agevolazioni- Possono accedere alle agevolazioni fiscali piccole o micro imprese a patto che siano state già costituite prima dell'istanza e siano attive all'interno della zona franca designata. Tra le condizioni per l'accesso agli incentivi, le aziende «che svolgono attività non sedentaria» dovranno dimostrare di avere almeno un lavoratore dipendente a tempo pieno o parziale che svolga nella sede collocata nella Zfu la totalità delle ore e di realizzarvi non meno del 25% del volume d'affari complessivo". La stessa impresa deve dimostrare inoltre che realizza in loco almeno un quarto del volume d'affari complessivo. Per quanto concerne Barletta, il Comune ha già individuato- con delibera di giunta comunale n.139 del 21 luglio 2007- la perimetrazione della zona franca urbana, che comprenderà parte della zona industriale di Barletta di via Trani, via Foggia e via Callano.
(Twitter: @GuerraLuca88)