Wine Challenge, Caroppo: «Se non fosse stata a Barletta l'avrebbero organizzata altrove»

L'assessore interviene: «Realtà locali, quindi ricadute lavorative»

venerdì 4 settembre 2015 11.38
A cura di Paolo Doronzo
Non si placano le polemiche sulla manifestazione "Wine challenge", la gara tra vini italiani e francesi (tra ospiti e sfidanti sul campo c'erano 26 Doc). la "Disfida dei vini" si è svolta mercoledì scorso nella cornice della piazza d'armi all'interno del Castello:si è trattato di una serata molto esclusiva, tanto che si entrava su invito di cui hanno fruito tra gli altri, vip e politici nostrani. Per accompagnare la degustazione è stata anche servita una cena.

L'evento ormai ribattezzato "della gran polemica" non ha gravato sulle casse comunali. Le questioni sono state sollevate non tanto sull'evento in sé ma sull'utilizzo, peraltro concesso gratuitamente, di un bene pubblico. Ci sono pochi altri precedenti che suscitarono più o meno lo stesso tipo di reazioni: il problema diventerebbe quindi non tanto la cena vip, ma chiarire le regole per le concessioni. La domanda semmai è questa: come mai il cinema al Castello è stato chiuso prima e poi è utilizzabile per queste attività? E i lavori annunciati per l'allestimento? Dato che a noi di BarlettaViva piace vederci chiaro la porgiamo all'assessore alle politiche culturali, Giusy Caroppo.

«Quando si è deliberato il "Cinema", peraltro il problema non era solo quello della possibilità di utilizzare la piazza d'armi ma anche il preventivo proposto che era praticamente il doppio di quello alla fine concordato e quindi insostenibile, personalmente sono andata in Regione per accertarmi di quanto potesse durare l'attività nella piazza d'armi e mi diedero come scadenza il 17 agosto. Questa iniziativa, come lo Yoga Fest, ha preferito rischiare di dover essere spostata, tanto che abbiamo deliberato solo pochi giorni fa [delibera di Giunta presentata dall'assessore alle attività produttive Antonio Divincenzo ndr].

Un particolare che non si è colto è che l'organizzazione si è poggiata su realtà barlettane o comunque della zona, quindi con ricadute lavorative. Comunque il progetto è un progetto sostenuto da fondi europei ed è mirato sulla promozione e non c'è promozione se non si crea l'"evento" con personaggi noti e numeri importanti come ad esempio gli 8.000 bicchieri utilizzati per l'iniziativa. E' nato così come progetto e ci è stato proposto da un'organizzazione che desiderava svolgerlo a Barletta per promuovere la nostra città e il nostro castello, non l'abbiamo progettato noi. Se non fosse stata Barletta, l'avrebbero organizzato a Trani, Andria, insomma in un altro posto che era in lizza per la disponibilità e tutti si sarebbero lamentati che "....a Barletta ci lasciamo sfuggire tutto...anche un evento di tale risonanza internazionale!". Durante la Disfida ci saranno molte iniziative gratuite e aperte al pubblico organizzate da noi».