«Votare sì per fermare le trivellazioni e tutelare i nostri mari»
L'opinione del gruppo Attivisti 5 Stelle Barletta
giovedì 14 aprile 2016
«Il referendum è la più alta forma di democrazia diretta. Il cittadino è chiamato ad esprimere la sua opinione senza dover delegare ai politici, il proprio futuro. Chi vi invita all'astensione, oltre ad offendere la vostra dignità di cittadini, chiedendovi di rinunciare ad un fondamentale diritto nonché dovere civico, mortifica uno degli strumenti più importanti che la Costituzione prevede a tutela del principio cardine per cui "La sovranità appartiene al popolo"». E' l'opinione espressa da Savio Chiariello, Giacomo Di Trizio e il gruppo attivisti 5 stelle Barletta in vista del referendum anti-trivelle di domenica prossima.
«Questo referendum serve a cancellare l'ennesimo regalo fatto alle compagnie petrolifere con l'approvazione della Legge di Stabilità 2016, che permette loro di estrarre petrolio e gas entro le dodici miglia dalle nostre coste, senza alcun limite di tempo definito. In pratica, anche in caso di giacimento in via di esaurimento, alle multinazionali che versano allo Stato appena il 7% dei ricavi (in Norvegia il 78%), basterebbe dichiarare di estrarre una quantità risibile di petrolio per non pagare nulla allo Stato Italiano, come già avviene per le prime 50.000 tonnellate annue estratte, ed evitare i costi per lo smantellamento e bonifica ambientale delle aree interessate dalle piattaforme. Ma oltre all'aspetto tecnico ce n'è uno simbolico e politico per cui occorre votare SI: bisogna lanciare un segnale chiaro per fermare le trivellazioni e tutelare i nostri mari, e allo stesso tempo, incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Tutto il mondo evoluto si sta muovendo in questa direzione: è bene che domenica 17 Aprile gli italiani lo ricordino ai nostri governanti amici dei petrolieri, andando a votare in massa e votando Sì al referendum. Noi nel frattempo continueremo ad informare sulle ragioni per votare SI', ricordando che anche studenti e lavoratori fuori sede possono recarsi alle urne facendosi nominare rappresentanti di lista. Per ulteriori informazioni, i cittadini possono venire a trovarci al banchetto conclusivo della campagna referendaria in programma venerdì 15 a partire dalle ore 18.30 in P.zza Caduti o scriverci una e-mail all'indirizzo barletta5stelle@gmail.com».
«Questo referendum serve a cancellare l'ennesimo regalo fatto alle compagnie petrolifere con l'approvazione della Legge di Stabilità 2016, che permette loro di estrarre petrolio e gas entro le dodici miglia dalle nostre coste, senza alcun limite di tempo definito. In pratica, anche in caso di giacimento in via di esaurimento, alle multinazionali che versano allo Stato appena il 7% dei ricavi (in Norvegia il 78%), basterebbe dichiarare di estrarre una quantità risibile di petrolio per non pagare nulla allo Stato Italiano, come già avviene per le prime 50.000 tonnellate annue estratte, ed evitare i costi per lo smantellamento e bonifica ambientale delle aree interessate dalle piattaforme. Ma oltre all'aspetto tecnico ce n'è uno simbolico e politico per cui occorre votare SI: bisogna lanciare un segnale chiaro per fermare le trivellazioni e tutelare i nostri mari, e allo stesso tempo, incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Tutto il mondo evoluto si sta muovendo in questa direzione: è bene che domenica 17 Aprile gli italiani lo ricordino ai nostri governanti amici dei petrolieri, andando a votare in massa e votando Sì al referendum. Noi nel frattempo continueremo ad informare sulle ragioni per votare SI', ricordando che anche studenti e lavoratori fuori sede possono recarsi alle urne facendosi nominare rappresentanti di lista. Per ulteriori informazioni, i cittadini possono venire a trovarci al banchetto conclusivo della campagna referendaria in programma venerdì 15 a partire dalle ore 18.30 in P.zza Caduti o scriverci una e-mail all'indirizzo barletta5stelle@gmail.com».