Via don Luigi Filannino, la valle dei "ricordini"
«Il viale è impraticabile», la denuncia di Carlo Leone
sabato 1 aprile 2017
23.57
«Via don Luigi Filannino oramai è piena di escrementi di cani». E' la denuncia divulgata dal Coordinatore Provinciale del Partito Rivoluzione Cristiana Carlo Leone che - raccogliendo le numerose lamentele da parte dei cittadini che risiedono in zona - chiede subito un intervento di pulizia della via.
«Certo la colpa non è degli animali, ma dei padroni che non raccolgono. La segnalazione mi è giunta dai cittadini stessi che ogni giorno percorrono quella via, diventata assolutamente impraticabile. A nome di quei cittadini chiedo un immediato intervento della Bar.S.A. e la possibilità che il Comune intervenga direttamente con maggiori controlli e sanzioni per queste persone incivili.
«Ovviamente non è solo questa via a versare in queste degradanti condizioni - continua Leone - se facciamo un giro per le vie di Barletta possiamo "ammirare" l'inciviltà di chi possiede un cane. Troppi episodi in tanti punti della città, dove quasi nessuno raccoglie gli escrementi dei propri cani. A farne le spese sono tutti i cittadini che sono costretti a passeggiare nel letame e non possono far altro che lamentarsi di questo degrado».
«Certo la colpa non è degli animali, ma dei padroni che non raccolgono. La segnalazione mi è giunta dai cittadini stessi che ogni giorno percorrono quella via, diventata assolutamente impraticabile. A nome di quei cittadini chiedo un immediato intervento della Bar.S.A. e la possibilità che il Comune intervenga direttamente con maggiori controlli e sanzioni per queste persone incivili.
«Ovviamente non è solo questa via a versare in queste degradanti condizioni - continua Leone - se facciamo un giro per le vie di Barletta possiamo "ammirare" l'inciviltà di chi possiede un cane. Troppi episodi in tanti punti della città, dove quasi nessuno raccoglie gli escrementi dei propri cani. A farne le spese sono tutti i cittadini che sono costretti a passeggiare nel letame e non possono far altro che lamentarsi di questo degrado».