Vendola sull’ecotassa: «Responsabilizzare i sindaci dormienti»

Le posizioni di Blasi (PD) e Zullo (Forza Italia)

sabato 14 dicembre 2013
Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, si è espresso così rispondendo alle domande in merito all'Ecotassa sui rifiuti, "Noi dobbiamo accettare questo principio: chi inquina paga, chi non ha l'impegno della responsabilità paga". Ha proseguito dicendo "Vogliamo premiare i cittadini che si impegnano nella raccolta differenziata. Soprattutto, non vogliamo penalizzare alcun cittadino, ma intendiamo stigmatizzare il comportamento di quelle Amministrazioni che hanno percentuali di raccolta differenziata che sono una vergogna. Non c'è nessuna giustificazione per la quale, accanto a un Comune che fa il 70% di differenziata, ce n'è uno che ne fa il 5%".

"Attenzione – avverte Vendola – se poi il Sindaco di Lecce intende, invece, riproporre la questione degli inceneritori, finche io sarò il Presidente di questa Regione, farò in modo che non si passerà dalla dittatura delle discariche alla dittatura degli inceneritori. Se la destra vuole gli inceneritori, allora avrà pane per i propri denti". "Noi – ha concluso il Presidente della Regione – vogliamo aiutare la Puglia a diventare un pezzo di Europa, a far crescere la raccolta differenziata e vogliamo dare un premio alle Amministrazioni che hanno buone percentuali di differenziata. Costruiremo il meccanismo dell'ecotassa in modo tale da non danneggiare i cittadini, ma da penalizzare le Amministrazioni. Non ci sarà nessun differimento, il provvedimento va costruito in modo tale da non nuocere alle tasche dei cittadini e responsabilizzare i sindaci dormienti".

Il consigliere regionale del PD, Sergio Blasi, ha risposto personalmente alle dichiarazioni di Vendola - "Il presidente Vendola discuta con l'Anci una road map che comprenda la chiusura del ciclo dei rifiuti negli Ato pugliesi e, solo dopo, l'entrata in vigore dell'ecotassa. Imporre oggi un aut aut da parte sua è sbagliato perché le conseguenze della tassa ricadrebbero sulle spalle di cittadini e imprese che mai come in questo momento sono impoveriti dalla crisi economica. Spero che Vendola, a causa della fretta di dare una sveglia ai Comuni poco virtuosi, non finisca per colpire ingiustamente cittadini e imprese di quei Comuni. Dall'altro lato-ha proseguito il consigliere-non sarebbe neanche giusto da parte della Regione Puglia assumere una posizione impositiva dal momento che non è riuscita a chiudere il ciclo dei rifiuti costruendo i necessari impianti di compostaggio per lo smaltimento dell'umido. In altre parole, o ci si dà una mano, Regione, Comuni ma soprattutto cittadini e imprese, o si finisce per farsi male l'un l'altro in un momento di sofferenza da parte di tutti. Con la buona volontà, all'interno di un percorso condiviso e di un cronoprogramma certo, sono sicuro che la Regione eviterà le conseguenze peggiori della nuova tassa e i Comuni si metteranno in riga sull'avvio della differenziata porta a porta".

Ignazio Zullo, presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, in linea con le posizioni del PD, risponde interrogandosi sulla possibilità della sfiducia a Vendola - "Alla dichiarazione di Vendola che poneva di fatto una questione di fiducia sull'intangibilità sul rifiuto di accedere ad ogni proposta di rinvio dell'eco-tassa, abbiamo già risposto che la Regione, per le sue continue inadempienze, non ha alcun titolo per impartire lezioni di virtuosità a chicchessia. Oggi constatiamo che anche i colleghi del PD pare non condividano le posizioni oltranzistiche del Presidente sulla materia. Basterà pertanto raccordare la stragrande maggioranza del Consiglio regionale per definire una posizione comune che venga incontro alle richieste dell'ANCI ed alle necessità di cittadini mai tanto schiacciati da balzelli di ogni tipo. Se poi questo comporterà qualche problema nel rapporto fiduciario tra Vendola e l'azionista di maggioranza della sua coalizione, si tratterà di un dato politico significativo, vista la docilità che quest'ultimo ha costantemente manifestato nei confronti dei voleri del leader, non senza talora imbarazzanti retromarce".