Urla e pugni contro le navette dopo il Jova Beach Party di Barletta

Nonostante l'entusiasmo generale, non sono mancate le polemiche

domenica 21 luglio 2019 10.00
Il Jova Beach Party è stato accolto dai barlettani con sentimenti davvero contrastanti: entusiasmo, preoccupazione, ansia, pessimismo, scarsa fiducia in una macchina organizzativa che ha trasformato radicalmente la città per un intero giorno. Sebbene al termine dell'evento i commenti siano stati decisamente positivi, non sono mancate le polemiche. Una su tutte quella relativa al servizio navette predisposto per accompagnare gli spettatori dai parcheggi fino alla zona del concerto, e ritorno.

Prima del concerto - Nel lungo percorso tra le aree adibite a parcheggio e il tratto di spiaggia dove è stato allestito il villaggio di Jovanotti era intenso l'andirivieni di navette strapiene di persone. Sono stati comunque moltissimi coloro che hanno raggiungo il concerto a piedi, soprattutto dalla zona dell'ex cartiera, percorrendo sia la litoranea di Levante sia quella di Ponente, e talvolta anche imboccando "scorciatoie" al di fuori dei percorsi pedonali.

Dopo il concerto - Al termine dell'evento si sono registrate vere e proprie scene di rabbia nei confronti degli autisti delle navette, evidentemente insufficienti a trasportare le migliaia di persone presenti al villaggio del Jova Beach. In particolare, alcuni gruppi di spettatori che, insofferenti all'attesa, hanno deciso di ritornare verso le auto a piedi, al passaggio delle navette si sono scaraventati in strada minacciando gli autisti, con urla e pugni contro i mezzi. Alcune navette sono state bloccate e gli autisti sono stati costretti ad aprire le porte per dare spiegazioni. Altri hanno atteso anche 60 minuti prima di riuscire a salire sulle navette.