Unità! Un appello per tutta la sinistra: che sia una lista unitaria

«Se non ora quando?», il pensiero di Sciannamea, Dambra e Pannarale. Condivisione, per avviare un laboratorio politico

giovedì 3 marzo 2011
Unità! Pare a prima vista uno slogan di quelli semplici e un po' vacui, quasi sognatori. Ma è con questa parola d'ordine che vogliamo aprire una discussione che coinvolga la società civile, i partiti che non hanno preso parte all'ultima esperienza di governo, l'opinione pubblica, i movimenti e le associazioni, insomma tutte le persone che sognano questa città non sempre uguale a se stessa, ma diversa, più equa, più solidale con gli "ultimi" e con chi non ha diritto al futuro. Sentiamo la necessità di guardare al mondo delle lotte e dei movimenti, che, salvaguardando i diritti dal basso, discutono e cercano spazi per unire le lotte.

E' proprio con questo intento, per esempio, che diverse battaglie, alle diverse battaglie, quella sulla ripubblicizzazione dell'acqua, quella ambientale e sull'energia sostenibile, e quella studentesca, si sono unite in unico luogo di discussione e condivisione dei saperi e dei percorsi, per rendere più forti le singole rivendicazioni. L'esperienza ce lo insegna, a sinistra la divisione produce sconfitte annunciate: basti pensare alll'esperienza delle scorse elezioni provinciali. Per questo chiediamo ai partiti della sinistra barlettana di incontrarsi e incontrare i cittadini, organizzati e non, per intraprendere un percorso comune che possa dare una boccata d'ossigeno alla città e garantirgli una discontinuità nell'amministrazione. Bisogna uscire dai calcoli delle varie botteghe, speranzose, e per questo ciniche, di ottenere una rappresentanza nel prossimo consiglio comunale, bensì di tornare a discutere delle problematiche reali di una città oramai sventrata da una cementificazione, barbara e infinita, che devasta il territorio e che procede in maniera indipendente dal fabbisogno abitativo. Non bisogna essere uniti perché così si sopravvive meglio, bensì perché partecipi di una sfida comune, dare voce e volti (onesti) ad una sinistra, diffusa e sommersa, che ha voglia di partecipare al cambiamento di questa città. Le primarie del centro-sinistra, per quanto partecipate e festanti, non ci bastano, come non ci basta l'entusiasmo per le fabbriche di Nichi e per le loro azioni civiche.

Chiediamo a Sinistra Ecologia e Libertà, alla Federazione della Sinistra e agli altri partiti, che condivideranno questo appello, di avviare un laboratorio che possa portare alla costruzione di una lista unitaria da presentare alle prossime elezioni amministrative, e che dia spazio nelle proprie fila a esponenti indipendenti, provenienti dai movimenti, dai comitati e dalle associazioni che ogni giorno si battono per dare voce e possibilità a chi non le ha. Non provarci sarebbe un delitto, e il coraggio di buttare il cuore oltre l'ostacolo risulterà determinante. Parafrasando lo slogan della manifestazione delle donne del 13 febbraio: se non ora quando?

Michele Sciannamea, militante di S.E.L. Barletta
Franco Dambra, dirigente sindacale
Luigi Pannarale, professore ordinario di Sociologia del diritto, Università di Bari