Unione degli Studenti: «Vergognoso propugnare ideali di odio e violenza»

«Manifestazione organizzata da associazioni studentesche di stampo neofascista»

mercoledì 12 ottobre 2016 19.07
«Nella giornata del 7 ottobre, data di mobilitazione nazionale indetta dall'Unione degli Studenti, e accolta a Barletta con un corteo studentesco, si è svolta parallelamente una manifestazione organizzata da associazioni studentesche di stampo neofascista. Come se non bastasse, alla termine del corteo, una loro delegazione ha richiesto e ottenuto un'udienza con il sindaco Cascella assieme ai rappresentanti dell'UdS». L'Unione degli Studenti Barletta precisa il proprio punto di vista relativamente alla recente manifestazione studentesca che ha destato parecchie polemiche.

«È impensabile, in particolar modo dopo gli eventi verificatisi l'anno scorso a Barletta, in cui un sedicenne è stato aggredito proprio da esponenti di questi movimenti a margine della manifestazione studentesca (con successiva reazione di sdegno da parte di tutta la cittadinanza e l'organizzazione di svariati momenti pubblici di manifestazione e riflessione), che le istituzioni e le forze dell'ordine abbiano concesso nuovamente a tali organizzazioni di presenziare una manifestazione. Troviamo oltremodo preoccupante questa situazione reiterata di legittimazione delle realtà neofasciste locali da parte delle istituzioni cittadine, in un contesto cittadino in cui addirittura la Commissione Toponomastica ha proposto (con successiva delibera unanime di Giunta) di intitolare una via della nostra città al paracadutista fascista Domenico Senatore, scatenando l'indignazione di tutta la popolazione.

Non dobbiamo dimenticarci che la città di Barletta è Medaglia d'oro al Valor Militare e al Merito Civile per la Resistenza al nazifascismo, e che sono proprio i valori della Resistenza partigiana ad aver forgiato la nostra Costituzione. Riteniamo vergognoso che ad oggi ci sia chi continua a propugnare ideali di odio, violenza e prevaricazione anche quando si maschera da movimenti giovanili o da associazioni di promozione sociale, rifugiandosi in una presunta ed inesistente "apoliticità" e che questi soggetti trovino spazio anche all'interno dei tavoli istituzionali.

Ci appelliamo dunque a tutte le realtà antifasciste locali affinchè si possa avviare un percorso comune di sensibilizzazione sul tema che riesca a smascherare le velleità dietro cui si nascondono gli stessi ideali di prevaricazione del secolo scorso, e che costruisca un movimento popolare che tolga loro gli spazi di agibilità politica che essi hanno trovato, strumentalizzando le insofferenze degli studenti, con la connivenza a volte da parte di chi rappresenta lo Stato.

Inoltre richiediamo alle istituzioni locali una forte presa di posizione contro le forze neofasciste cittadine, che si esplichi sotto forma di delibera comunale con il divieto assoluto di concedere autorizzazioni per l'organizzazione di eventi pubblici, come banchetti e manifestazioni di alcun tipo da parte degli stessi soggetti poichè chi fa dell'odio e della violenza la propria prassi politica non può avere spazio all'interno di una democrazia.