«Un parcheggio non basta: la dignità della 167 va urbanizzata, non rattoppata»
La nota del comitato di quartiere zona 167
venerdì 11 luglio 2025
0.31
«Il Consiglio Comunale ha approvato un documento importante: una delle tante aree degradate della zona 167, nei pressi di Via Romanelli (all'uscita della SS16 bis), sarà finalmente riqualificata con la realizzazione di un parcheggio. Non è certo la soluzione definitiva alle numerose criticità che affliggono il nostro quartiere, ma è un primo segnale concreto nella direzione che da anni indichiamo con fermezza e costanza». Così il comitato di quartiere zona 167 in una nota a firma dei referenti Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella.
Accogliamo con senso di responsabilità le parole dell'Assessore all'Urbanistica, che ha pubblicamente chiesto scusa ai residenti per l'inerzia accumulata nel tempo. Le registriamo – come è giusto fare – ma attendiamo che a queste parole seguano fatti rapidi e tangibili, non promesse dai tempi "biblici" a cui purtroppo siamo abituati.
Tuttavia, è doveroso sottolineare che non vorremmo si facesse passare per straordinario un provvedimento che, in una città equa e funzionante, sarebbe dovuto essere l'ordinario. Perché diciamolo con franchezza: una rondine non fa primavera, e non basta un parcheggio per cancellare anni di abbandono. Le responsabilità del degrado della zona 167 affondano le radici nel passato e vanno equamente distribuite tra le varie amministrazioni comunali che si sono alternate nel tempo, troppo spesso attente al centro e distratte verso le periferie.
Noi del Comitato della Zona 167 abbiamo sempre tenuto una linea chiara e trasparente: non ci interessa il colore politico di chi agisce, ma la volontà concreta di rispondere ai bisogni reali dei cittadini.
Per questo, non ci siamo mai sottratti – e non ci sottrarremo – dal tono severo e ammonitore quando le istituzioni si girano dall'altra parte, ma allo stesso modo non abbiamo difficoltà ad attribuire il giusto merito quando le istanze della comunità vengono ascoltate e iniziano a trasformarsi in atti concreti.
Auspichiamo che questo sia solo l'inizio di una riqualificazione urbana complessiva della zona 167, che non può più attendere. Chiediamo a gran voce l'urbanizzazione delle numerose aree abbandonate, con priorità a parcheggi, servizi, aree verdi attrezzate e spazi di socialità, che restituiscano dignità e vivibilità a un quartiere dimenticato per troppo tempo. Al tempo stesso, diciamo un fermo NO a ogni ulteriore cementificazione che mortificherebbe le legittime attese dei cittadini, tradendo il senso stesso di una pianificazione urbana sana e sostenibile.
Siamo consapevoli che la strada da fare è ancora lunga e piena di insidie. Ma siamo altrettanto consapevoli che ogni passo avanti, se guidato dalla volontà di migliorare realmente la vita dei residenti, va riconosciuto.
Il nostro impegno non cambia: vigileremo, solleciteremo, denunceremo e collaboreremo – sempre e solo nell'interesse della nostra comunità.E
Accogliamo con senso di responsabilità le parole dell'Assessore all'Urbanistica, che ha pubblicamente chiesto scusa ai residenti per l'inerzia accumulata nel tempo. Le registriamo – come è giusto fare – ma attendiamo che a queste parole seguano fatti rapidi e tangibili, non promesse dai tempi "biblici" a cui purtroppo siamo abituati.
Tuttavia, è doveroso sottolineare che non vorremmo si facesse passare per straordinario un provvedimento che, in una città equa e funzionante, sarebbe dovuto essere l'ordinario. Perché diciamolo con franchezza: una rondine non fa primavera, e non basta un parcheggio per cancellare anni di abbandono. Le responsabilità del degrado della zona 167 affondano le radici nel passato e vanno equamente distribuite tra le varie amministrazioni comunali che si sono alternate nel tempo, troppo spesso attente al centro e distratte verso le periferie.
Noi del Comitato della Zona 167 abbiamo sempre tenuto una linea chiara e trasparente: non ci interessa il colore politico di chi agisce, ma la volontà concreta di rispondere ai bisogni reali dei cittadini.
Per questo, non ci siamo mai sottratti – e non ci sottrarremo – dal tono severo e ammonitore quando le istituzioni si girano dall'altra parte, ma allo stesso modo non abbiamo difficoltà ad attribuire il giusto merito quando le istanze della comunità vengono ascoltate e iniziano a trasformarsi in atti concreti.
Auspichiamo che questo sia solo l'inizio di una riqualificazione urbana complessiva della zona 167, che non può più attendere. Chiediamo a gran voce l'urbanizzazione delle numerose aree abbandonate, con priorità a parcheggi, servizi, aree verdi attrezzate e spazi di socialità, che restituiscano dignità e vivibilità a un quartiere dimenticato per troppo tempo. Al tempo stesso, diciamo un fermo NO a ogni ulteriore cementificazione che mortificherebbe le legittime attese dei cittadini, tradendo il senso stesso di una pianificazione urbana sana e sostenibile.
Siamo consapevoli che la strada da fare è ancora lunga e piena di insidie. Ma siamo altrettanto consapevoli che ogni passo avanti, se guidato dalla volontà di migliorare realmente la vita dei residenti, va riconosciuto.
Il nostro impegno non cambia: vigileremo, solleciteremo, denunceremo e collaboreremo – sempre e solo nell'interesse della nostra comunità.E