Torna nella notte la “puzza di formaggio”

La nostra città come una piccola Miami? Così non si "campa" di turismo

sabato 24 luglio 2021 13.32
A cura di Cosimo Campanella
Barletta a volte sembra proprio la città dei paradossi. L'ultimo, in rigoroso ordine cronologico, deriva dal fatto che proprio nei giorni della polemica sul biomonitoraggio sulle unghie di molti bambini - ove sarebbe stata riscontrata la presenza di metalli pesanti - a Barletta, nelle ore notturne, stanno prepotentemente tornando di attualità quella forte puzza di bruciato e quella assurta alle cronache come "puzza di formaggio" (talvolta anche associata a delle note patatine) che tanto hanno fatto discutere nelle sere d'estate degli ultimi anni.

Questo fastidioso fenomeno è tornato alla ribalta ieri sera poco dopo la mezzanotte, quando un'intensa puzza di bruciato ha iniziato ad ammorbare le nostre narici procurando inoltre un forte senso di fastidio alla gola. Il tutto è durato circa una mezz'oretta, prima di lasciare spazio allo stomachevole olezzo di ossa bruciate che a Barletta abbiamo purtroppo imparato a conoscere molto bene negli ultimi anni.

Tutto questo avviene proprio nei giorni in cui il mare di Puglia viene unanimemente celebrato come il più pulito d'Italia, e la nostra regione risulta essere la più gettonata dai cosiddetti vip. Ciò mette ancora più tristezza in una città che da decenni si propone di "campare di turismo", ma che alla prova dei fatti da altrettanti decenni deve fare i conti con inquinamento e inciviltà. Quante e quante volte fotografando con i nostri smartphone le palme della litoranea di Ponente abbiamo sognato e immaginato Barletta come una sorta di piccola Miami?

Ecco, alla luce di quanto sopra descritto, allo stato attuale, più che una piccola Miami rischiamo di assomigliare sempre più a una piccola Taranto. Strano, anzi stranissimo che nonostante tutto ciò che viene riportato dai mezzi locali di diffusione non si ottenga una buona risposta, una certezza o perlomeno qualcosa che le assomigli.