Toponomastica femminile: a Barletta solo il 4,4% delle strade è dedicata alle donne

Un progetto per dare dignità alle donne nello spazio pubblico

sabato 28 agosto 2021
A cura di Gaia Paolillo
Da quando si è iniziato a parlare di gender gap, la questione è stata poi declinata in tutte le sue forme: gap occupazionale, retributivo, nelle materie STEM e anche nella toponomastica.

Il progetto Toponomastica femminile nasce su Facebook nel gennaio 2012, un gruppo di ricerca formato da oltre trecento associate/i che si occupa di pubblicare articoli e sollecitare le istituzioni per una maggiore inclusività e riconoscimento delle figure femminili anche nella toponomastica. Non è nuovo il processo di cancellazione della storia femminile e di genere che continua a reiterarsi nel tempo. Se negli anni più recenti c'è stata una forte spinta alla rivalsa in questo senso, è pur vero che i passi fatti non sono ancora sufficienti.

Facendo riferimento al progetto in questione, nella città di Barletta solo il 4,4% delle strade sono intitolate alle donne, contro il 52,4% di strade dedicate agli uomini. Più specificatamente, su un totale di 519 che include strade, vie, piazze etc., quelle intitolate agli uomini sono 272, quelle intitolate alle donne solo 23.

Approfondendo il dato, la maggior parte delle strade femminili (7) sono in ricordo di Madonne (Immacolata, Beata Vergine, Santa Maria etc) come Via Madonna degli Angeli, via Madonna della Croce, via Madonna delle Grazie e via Madonna dello Sterpeto. Fonte Agenzia del Territorio (2012)

Mancano le vie in onore di atlete e sportive, figure mitologiche o personaggi letterari, lavoratrici, donne dello spettacolo e scienziate.

Ercolini, fondatrice del progetto, ha più volte sottolineato l'importanza di dare visibilità e restituire dignità nello spazio pubblico, uno spazio che non può più essere abitato solo da uomini nell'immaginario collettivo. Un progetto che non mira a creare un dibattito fine a stesso, ma che punta all'educazione di ragazzi e ragazze affinchè «Cambi il loro immaginario femminile, che le ragazze trovino modelli da seguire». Superare anche l'idea di donne che subiscono, in senso passivo, come le strade dedicate alle martiri e dare lode anche a tutte coloro che fanno o hanno fatto, in senso attivo.

Per la morte dell'attivista e medico Gino Strada il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, ha pensato di dedicare una via nella città per l'encomiabile lavoro svolto.
Si potrebbe fare lo stesso anche per altre figure altrettanto meritevoli?