Tante interrogazioni, poche convinzioni nel Consiglio comunale di Barletta

Oggi si approva il bilancio consuntivo 2014, con un avanzo d'amministrazione di 7,5 milioni

lunedì 8 giugno 2015 14.52
A cura di Floriana Doronzo
Cominciato con le ormai canoniche due ore di ritardo, il Consiglio Comunale di oggi ha il via con due inversioni di rotta: la sostituzione del segretario generale Porcelli, ufficialmente in ferie, e la dichiarazione d'indipendenza dal M5S del consigliere Grazia Desario, che passa al gruppo misto. Tra audio pessimo, diretta tv a tratti e streming ancora ignorato, l'unica elettricità che funziona bene è quella dialettica tra le interrogazioni dei consiglieri (Cannito su patrimonio monumentale e storico del Cimitero di Barletta; Marzocca sul dimenticatoio 167 e fontana in P.zza Principe Umberto; Damato su manutenzione verde pubblico e interventi fitosanitari per lecci, palme e pini, con processionaria a seguito) e le risposte politicamente corrette (ma socialmente insoddisfacenti) degli assessori Pelle e Damato.

La tensione sale quando il consigliere Psi Cosimo Cannito chiede se ci siano risvolti sulla questione del provvedimento disciplinare per il segretario Porcelli e sulla valutazione delle dimissioni del Dirigente Gianrodolfo Dibari. Presidente Peschechera e sindaco Cascella affermano la necessità di discuterne a porte chiuse, in assenza del pubblico cittadino, ma Cannito insiste: «A mio avviso, il dirigente Dibari è stato spinto alle dimissioni per non aver approvato un provvedimento di giunta che non rispettava i criteri d'investimento del regolamento. Il denaro previsto per alcuni lavori superava i 100mila euro, oltrepassando il tetto massimo, così Dibari si è trovato costretto a fare un passo indietro e la Giunta tutta gli deve le sue scuse. Non è un caso che la delibera di giunta del 7 maggio, in seguito alle dimissioni del dirigente esposte l'11 maggio, sia stata revocata il 21 dello stesso mese». Il dirigente al settore lavori pubblici e manutenzione è presente, ma rimane in silenzio; il sindaco Cascella rileva la scorrettezza dell'intervento "extra topic" del consigliere e la seduta viene sospesa per ripristinare l'ordine.

Si passa così, al secondo punto all'O.d.G: approvazione del rendiconto gestione finanziaria 2014. Nonostante la carenza dei trasferimenti statali e il cappio del patto di stabilità, dalla relazione del dirigente al bilancio Nigro, emerge il buono stato di salute del Comune di Barletta: 59.641.000 euro nella cassa comunale, 6 milioni di gettito incassato per IUC (800.000 euro in più rispetto ai 5.200.000 previsti) con un avanzo d'amministrazione di 7,5 milioni di euro. Che farne? Il dirigente suggerisce e afferma la destinazione di 184mila euro per fondi vincolanti, 5,5 milioni per fondi non vincolanti e la restante parte per fondi di copertura. Rimane irrisolta la terza parte del consuntivo, quella relativa all'accertamento dei residui attivi e passivi, per il quale si rimanda a una nuova riunione di Giunta. Questa dovrebbe servire all'approvazione e alla trasmissione dello stesso ai consiglieri; in questo modo la revisione del consuntivo 2014 e le variazioni del bilancio sarebbero semplificate. Contrario a questa "semplificazione" il consigliere Dario Damiani, il quale pretende l'accertamento dei residui nella seduta odierna e l'immediata approvazione del consuntivo, auspicando una collaborazione tra consiglieri per designare le emergenze che possono usufruire dell'avanzo di 7,5 mln. Parte di questo-assicura Nigro- sarà destinata al canale H, ma serviranno ancora 30-40mila per la completa messa in funzione. La seduta riprenderà nel pomeriggio.