Strada delle Salinelle a Barletta, Doronzo: «Manteniamo la chiusura al traffico»

«Chi non sognerebbe in quel tratto una coesistenza tra spiagge libere, chioschetti, zone d'ombra e aree pic nic?»

sabato 16 maggio 2020
«In questi giorni si è parlato molto della Litoranea di Ponente a causa dei numerosi assembramenti e dell'assenza di controlli. C'è però un'altra discussione che andrebbe aperta con assoluta urgenza: gli effetti della chiusura al traffico - a dichiararlo è il consigliere comunale Carmine Doronzo».

«Da quando è scoppiata l'emergenza Covid-19 la strada delle salinelle è stata chiusa al traffico veicolare, risultato: centinaia di persone stanno praticando l'attività sportiva senza dover fare pericolosi slalom tra le autovetture e senza dover respirare gas di scarico nocivi alla circolazione polmonare soprattutto mentre si corre o si va in bicicletta. La situazione diventa davvero infernale durante l'estate quando, tra le strutture balneari e i numerosi bagnanti che si riversano lungo la spiaggia libera, le file delle automobili si fanno chilometriche, danneggiando tutti: gli operatori economici, i cittadini che cercano un momento di relax, gli sportivi. Nel mondo esistono numerosi casi che potrebbero essere presi ad esempio. Litorali più poveri del nostro sotto il profilo naturalistico che nonostante ciò puntano sull'esperienza "wild" in cui residenti e turisti trovano un punto di incontro tra natura, divertimento e benessere con ricadute positive dal punto di vista economico e sociale.
D'altra parte chi non sognerebbe in quel tratto una coesistenza tra spiagge libere, piccoli chioschetti, zone d'ombra, aree pic nic, camping ecosostenibili, il tutto spostandosi lentamente a piedi, su biciclette, pattini e mentre si liberano nel cielo i kite surf che tanto ci incantano con le loro danze colorate?

Come fare? Semplicissimo: basterebbe mantenere l'attuale chiusura al traffico almeno durante la giornata, lasciare l'accesso all'area ai soli mezzi autorizzati (operatori lidi, proprietari dei terreni, associazioni sportive, persone con disabilità, mezzi di soccorso) e garantire dalle ore 7.00 alle 21.00 un sevizio NAVETTA no stop che consenta a chiunque di raggiungere ogni punto della Litoranea in pochissimi minuti».

«Il virus - conclude -, anche a causa dell'inquinamento che ne favorirebbe una più rapida diffusione, ha bloccato molte delle nostre attività quotidiane, spero solo che non si blocchi la capacità di pensare soluzioni alternative per una città migliore. Proviamo tutti a fare questo sforzo!»