Spina si dimette e passa la palla alla maggioranza
Il presidente scrive a Ministero e Prefettura sulle conseguenze del suo atto
mercoledì 22 aprile 2015
«Nessun ribaltone nel prossimo Consiglio provinciale. Sarà la maggioranza a decidere se questa esperienza potrà continuare o se invece accettare le mie dimissioni». Lo ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Spina, lo scorso venerdì in occasione di una trasmissione televisiva locale. Nello scorso mese di ottobre - continua Spina - sono stato eletto con una coalizione di centrodestra e per rispetto di quell'accordo non cercherò i voti dei Consiglieri di centrosinistra per continuare il mio mandato. Qualora la maggioranza dovesse accettare le mie dimissioni, porrò in essere tutti gli atti consequenziali d'intesa con il Segretario Generale e la Prefettura di Barletta - Andria - Trani».
In vista della seduta di venerdì 24 aprile, in cui il Consiglio provinciale sarà chiamato ad esprimersi sulle sue dimissioni, Spina ha inviato una nota al Ministero dell'Interno ed alla Prefettura per chiedere alcuni chiarimenti tecnici e normativi urgenti rispetto al quadro normativo legato alle dimissioni. «Con la nota inviata al Ministero ed alla Prefettura di Barletta - Andria - Trani, ho inteso offrire, con senso di responsabilità, alle istituzioni provinciali e, in particolare, al Consiglio provinciale un supporto tecnico ed interpretativo del quadro normativo, idoneo a poter effettuare in modo consapevole e coerente scelte così delicate per la comunità provinciale. Ribadisco in questa sede che mi rimetterò alle esclusive valutazioni dei Consiglieri provinciali di centrodestra, in virtù dell'accordo politico pre elezioni provinciali, e non cercherò i voti tra i Consiglieri del centrosinistra per ipotetici ribaltoni. Come esprimerò meglio durante la seduta di venerdì 24 aprile, continuo coerentemente a far parte dell'Udc, accettando le logiche di partito che mi hanno portato anche nel 2013 ad una battaglia politica ed elettorale nella mia città di Bisceglie. In quella circostanza gli elettori espressero un giudizio netto e chiaro sulla coerenza della mia azione politica.
Oggi l'appartenenza all'Udc ripropone assolutamente la stessa situazione a livello provinciale per cui mi rimetterò, come nel 2013, ai miei elettori, che un sistema elettorale davvero aberrante (quello previsto dalla Legge Del Rio) ha individuato nei Consiglieri comunali e nei Consiglieri provinciali eletti. Ho cominciato a far politica nel 1998 con l'Udc. Sono contento di poter continuare nel 2015 con lo stesso partito ed in un progetto politico che vede quale vertice regionale di coalizione Michele Emiliano».
In vista della seduta di venerdì 24 aprile, in cui il Consiglio provinciale sarà chiamato ad esprimersi sulle sue dimissioni, Spina ha inviato una nota al Ministero dell'Interno ed alla Prefettura per chiedere alcuni chiarimenti tecnici e normativi urgenti rispetto al quadro normativo legato alle dimissioni. «Con la nota inviata al Ministero ed alla Prefettura di Barletta - Andria - Trani, ho inteso offrire, con senso di responsabilità, alle istituzioni provinciali e, in particolare, al Consiglio provinciale un supporto tecnico ed interpretativo del quadro normativo, idoneo a poter effettuare in modo consapevole e coerente scelte così delicate per la comunità provinciale. Ribadisco in questa sede che mi rimetterò alle esclusive valutazioni dei Consiglieri provinciali di centrodestra, in virtù dell'accordo politico pre elezioni provinciali, e non cercherò i voti tra i Consiglieri del centrosinistra per ipotetici ribaltoni. Come esprimerò meglio durante la seduta di venerdì 24 aprile, continuo coerentemente a far parte dell'Udc, accettando le logiche di partito che mi hanno portato anche nel 2013 ad una battaglia politica ed elettorale nella mia città di Bisceglie. In quella circostanza gli elettori espressero un giudizio netto e chiaro sulla coerenza della mia azione politica.
Oggi l'appartenenza all'Udc ripropone assolutamente la stessa situazione a livello provinciale per cui mi rimetterò, come nel 2013, ai miei elettori, che un sistema elettorale davvero aberrante (quello previsto dalla Legge Del Rio) ha individuato nei Consiglieri comunali e nei Consiglieri provinciali eletti. Ho cominciato a far politica nel 1998 con l'Udc. Sono contento di poter continuare nel 2015 con lo stesso partito ed in un progetto politico che vede quale vertice regionale di coalizione Michele Emiliano».