Sosteniamo tutti insieme il Barletta Calcio, anzi no
Polemica intestina nel PD barlettano sulla pagine di Facebook
martedì 4 agosto 2015
19.33
Sostegno al Barletta Calcio sì, sostegno al Barletta Calcio no. A ridosso della chiamata alle armi per salvare la squadra calcistica barlettana dalla rovinosa situazione societaria in cui versa, c'è polemica nel Partito Democratico di Barletta. Diversi rappresentanti della politica cittadina, in primis il sindaco Pasquale Cascella, hanno partecipato con risorse economiche personali alla raccolta fondi per la squadra di calcio. Situazione che, da più parti, sta raccogliendo polemiche di vario genere, soprattutto sul social network più frequentato dai barlettani.
Infatti nel pomeriggio, sulla fanpage ufficiale su Facebook del Partito Democratico Barletta, si è consumata una polemica tra il segretario cittadino Franco Ferrara e il consigliere comunale Giuliana Damato: si gioca in casa insomma, usando termini calcistici, ma il derby è piuttosto sanguigno. Infatti il segretario ha scritto poche ore fa in un post:
Infatti nel pomeriggio, sulla fanpage ufficiale su Facebook del Partito Democratico Barletta, si è consumata una polemica tra il segretario cittadino Franco Ferrara e il consigliere comunale Giuliana Damato: si gioca in casa insomma, usando termini calcistici, ma il derby è piuttosto sanguigno. Infatti il segretario ha scritto poche ore fa in un post:
A questa breve comunicazione è seguita la replica della "consigliera" del PD:A nome del Partito Democratico di Barletta informo che abbiamo deciso di versare un contributo economico per sostenere la causa biancorossa di salvare il Barletta Calcio, in nome dell'amore che proviamo per la nostra città e per la nostra squadra che non merita di finire nel dimenticatoio.
Le parole di Giuliana Damato cavalcano l'onda di una polemica molto diffusa in questi giorni sui social network, sui profili di politici e cittadini barlettani: quanto è giusto investire tanto denaro e tanta attenzione verso una squadra di calcio, anche se emblema di tutta la città, piuttosto che verso problemi sociali ed emergenze cittadine ben più gravi? Questo il tenore del malcontento, anche piuttosto legittimo, visto il periodo di "vacche magre" e i tagli in tanti settori del bilancio cittadino."abbiamo deciso" è una parola un po' grossa. Avete deciso, non so chi. Certamente non in mio nome, visto che per le emergenze sociali, i senza tetto, le scuole che cadono a pezzi non ho visto mai nessuno mobilitato al punto da raccogliere denaro.