Sopralluogo operativo nell'ex Cantina Sperimentale di Barletta

«Sarà preservato il patrimonio e offerte nuove opportunità per gli operatori»

martedì 20 dicembre 2016
Sopralluogo operativo ieri mattina nella ex Cantina Sperimentale di Barletta con il Commissario delegato del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria (CREA) Michele Pisante, nel corso del quale il sindaco Pasquale Cascella ha prospettato, insieme all'assessore Giuseppe Gammarota, il progetto per la salvaguardia, la riqualificazione e rifunzionalizzazione dello storico patrimonio della struttura di cui, dopo una lunga inattività di ricerca, è stata decretata la chiusura. Nel corso dell'incontro, a cui hanno partecipato anche i redattori del progetto e i responsabili locali del CREA, è stata ribadita la volontà di evitare che le problematiche relative alla ristrutturazione dell'immobile del Demanio statale compromettano lo sforzo che punta a nuove attività, con l'utilizzo di tecnologie avanzate, coinvolgendo soggetti pubblici e privati negli interventi consentiti dalla programmazione europea 2014-2020, a partire dai servizi per i vitigni autoctoni dell'area, anche attraverso la formazione di un Consorzio del "Distretto del Nero di Troia" che funga da rete sinergica tra produttori, imprenditori e operatori del settore. In particolare, la proposta da candidare a cofinanziamenti regionali ed europei fa leva sull'istituzione di un "Museo della Civiltà del nero di Troia" che colga le opportunità di rilancio economico e turistico delle eccellenze produttive locali.

L'attenzione si è concentrata sulle azioni più immediate, come quelle per l'acquisizione al patrimonio cittadino, la tutela e la valorizzazione dei beni bibliografici, documentari, culturali e artistici, a partire dai quadri di Vincenzo De Stefano, che hanno accompagnato a partire dall'800 i processi di sviluppo dell'agricoltura e il valore identitario dell'attività vitivinicola nel territorio.

"L'obiettivo – ha affermato il sindaco Cascella – è individuare le espressioni di collaborazione, a partire dagli enti pubblici, che rivitalizzino le attività di ricerca. In questo modo, non ci si limiterà a salvare il patrimonio documentario, bibliografico e artistico della ex Cantina sperimentale di Barletta, ma si prospetteranno nuove opportunità anche per gli operatori che vogliono essere protagonisti di una strategia di rilancio di un settore, qual è quello agroalimentare, qualificante per l'economia del Mezzogiorno".