Si inaspriscono gli umori a Palazzo di Città

Ancora strascichi dell'ultimo, ennesimo litigio Porcelli-Cascella

lunedì 9 marzo 2015
«Se si vuole far valere un indirizzo politico chiaro, accelerare i provvedimenti che la comunità attende, far prevalere l'interesse della città, allora si debbono mettere nel conto anche le resistenze burocratiche e insistere con fermezza per l'innovazione necessaria, puntando sul sostegno delle energie disponibili al cambiamento ed evitando ogni ricadute nelle pratiche del passato». Viene diramata sul canale Facebook del primo cittadino la nota che Paquale Cascella scrive in risposta all'ennesimo episodio critico avvenuto nell'ultima riunione di giunta. Il segretario generale Porcelli avrebbe etichettato in maniera poco elegante gli atti di giunta, tanto da scatenare l'ulteriore reazione avversa del sindaco Cascella, con cui aveva già avuto un violento diverbio che terminò con malori e controlli in ospedale per entrambi. Nel dibattito è intervenuto ieri il consigliere di opposizione Dario Damiani, fortemente critico rispetto a questa situazione di caos amministrativo piuttosto lesivo per la serenità della città. Infatti anche a lui si rivolge Cascella nella sua riflessione: «Proprio perché "e' assurdo pensare di garantire efficienza e quindi piena legalità all'attività amministrativa trascinandosi dietro vuoti e serie questioni irrisolte", come pure riconosce, il consigliere Damiani dovrebbe preoccuparsi non meno di noi che chi è tenuto a garantire la regolarità della vita amministrativa rispetti, anziché denigrare, le sollecitazioni a provvedimenti che rendano efficace ed efficiente la macchina amministrativa. Nessun buon "padre di famiglia", giacché il consigliere Damiani invoca questa figura, può lasciare correre ("al di la delle parole usate", ha scritto con noncuranza) espressioni la cui gravità investono responsabilità pubbliche, né restare indifferente quando inerzie, approssimazioni e formalismi prendono il sopravvento sul dovere di tutelare il bene comune».

In una nota distaccata giunge anche la presa di posizione dell'intera giunta comunale, che commenta così quanto avvenuto nell'ultima riunione: «La Giunta comunale di Barletta rivendica di aver sempre operato nella piena trasparenza e legittimità dei suoi atti. Sono, quindi, gravi e destituite di ogni fondamento fattuale e giuridico certe affermazioni del Segretario generale riecheggiate sulla stampa, sicchè l'intera Giunta si riserva ogni più opportuna tutela della propria onorabilità. Fatto è che finora lo stesso funzionario pubblico ha avvallato tutti gli atti giuntali con una contro firma che ne attesta il parere favorevole, salvo poi, nella Giunta comunale, del 5 marzo, bollarli con espressioni non consone al suo ruolo. Sono stati il sindaco a volere la verbalizzazione di quanto accaduto e l'intera Giunta a chiedere espressamente al Segretario generale di verificare la conformità alla legge degli atti in questione e di evidenziare le sue valutazioni ai dirigenti interessati ma, allo stato, nessun rilievo scritto è stato prodotto. Nel prendere fermamente le distanze da questi atteggiamenti, la Giunta rivendica di aver agito sempre con responsabilità, perseguendo il bene comune nel rispetto della legalità».