Sì della Cassazione a referendum sui tagli dei tribunali

La richiesta è stata avanzata da diversi Consigli Regionali, compreso quello pugliese

mercoledì 13 novembre 2013
Avanti verso una consultazione sul taglio dei tribunali. L'ufficio del referendum della Cassazione, presieduto dal giudice Corrado Carnevale, ha dichiarato l'ammissibilità del referendum chiesto da nove Consigli regionali per abrogare la riforma della geografia giudiziaria che ha tagliato mille tribunali, entrata in vigore il 13 settembre scorso. Ora sta alla Corte costituzionale, per l'ulteriore vaglio del quesito.

La norma sulla spending review del governo Monti aveva previsto la riduzione e l'accorpamento di 37 tribunali sui 165 esistenti, di 38 procure e la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunal., tra cui quella di via Zanardelli di Barletta, sece distaccata del Tribunale di Trani. Contro il taglio dei tribunali, tuttavia, si era sviluppato un ampio movimento di protesta in tutta Italia.

L'art. 75 della Costituzione prevede che le proposte di referendum possano essere presentate con 500mila firme dei cittadini, oppure su istanza di almeno 5 Consigli regionali. A rivolgersi alla Cassazione erano stati, a seguito di apposite delibere, i Consigli regionali di Puglia, Calabria, Basilicata, Friuli, Piemonte, Abruzzo, Liguria, Campania e Marche.