Segregata in casa da sette mesi, fuga dall'Egitto per una giovane di Barletta

È riuscita a fuggire grazie all'aiuto di un'avvocata barlettana: viveva senza acqua e cibo

martedì 12 dicembre 2017 18.40
Si sarebbe protratta per sette mesi la segregazione in casa di una ventiduenne barlettana sposata con un egiziano e residente a pochi chilometri dal Cairo. A segregarla sarebbero stati proprio i suoi suoceri.

La ragazza di Barletta aveva conosciuto l'uomo, che poi avrebbe sposato poco dopo, durante una vacanza a Sharm El Sheik. Dopo il matrimonio la donna ha avuto un bambino, che oggi ha due anni. Il marito sette mesi fa l'avrebbe abbandonata per raggiungere l'Italia, lasciando lei e il bambino in Egitto dai suoceri.

Secondo quanto riportato da Tgcom24.it, la donna ha raccontato di essere stata segregata in casa senza acqua e cibo, spaventata da continue minacce. L'8 dicembre è riuscita a fuggire ponendo fine alla sua prigionia. Solo un mese fa, infatti, è riuscita a contattare le autorità italiane e a farsi assistere da un'avvocata di Barletta, a cui ha raccontato la sua storia. Con la complicità di alcuni amici egiziani, nella notte tra il 7 e l'8 dicembre, la concittadina ha raggiunto l'aeroporto di Bari e ha fatto ritorno a casa.