Sedicenne scappa di casa: la polizia lo ritrova e torna a sorridere

La storia raccontata da un agente del commissariato di Barletta sul proprio profilo Facebook

sabato 20 maggio 2023 15.10
Il senso del dovere di un agente di Polizia, la paura dei genitori per il proprio ragazzo alle prese con i piccoli problemi che ogni adolescente deve affrontare e poi, il lieto fine. La storia raccontata da un agente in servizio presso il commissariato di Barletta, è di quelle che fanno riflettere.

«Questa cosa la voglio raccontare perché è una di quelle storie che vale la pena sentire. Ieri una mamma disperata ha chiesto aiuto, perché il suo ragazzo di 16 anni era andato via di casa dopo una discussione. Lei ha aspettato molto, troppo, prima di fare quel numero "113" . Suo figlio, il suo amato figlio è uscito di casa arrabbiato e non rispondeva a nessuna telefonata. Ero in ufficio e mi raggiunge un collega che mi dice: "usciamo! Andiamo a trovare il ragazzo!" Siamo usciti e ci siamo diretti verso il luogo indicato alla S.O. dalla sorella del ragazzo, che ne stava geolocalizzando l'hiphone. Mentre andavamo il collega chiama il suo di ragazzo, (stava aspettando il papà per una cosa importante…il collega era in ufficio dopo il turno della mattina per una delega urgente) e gli dice: "Perdonami, sono alla ricerca di un tuo coetaneo …scusa a papà, poi ti spiego!" . Puntualmente è arrivata la telefonata della moglie del collega, chiaramente imbestialita (sentivo le urla), ma il collega ha incassato…ha provato a spiegare, ma ha incassato. Ha chiuso la telefonata e non ha proferito parola, se non: "Andiamo a trovare il ragazzo!".

Siamo arrivati sul luogo indicato…dieci minuti e dopo qualche domanda ed un po' di esperienza ed intuito, rintracciamo il ragazzo a casa di un amico. La mamma ha smesso di piangere…il papà ancora scosso ha accolto il ragazzo. Tutti in ufficio per gli atti di rito…il collega potrebbe andare immediatamente dal figlio, ma ha capito che non tutto è finito…due parole al papà, due domande al ragazzo…è uno studente dell'alberghiero… aiuto cuoco…: "Ti piacerebbe lavorare?!" Il collega: "Si, mi piacerebbe molto!" il ragazzo che ora sorride. "Bene!", dice il Collega, "Questo è il numero di telefono di una persona che conosco, sta cercando un aiuto cuoco per questa estate… chiama, vai e digli che ti ha mandato la polizia!" Beh caro Collega, hai tutta la mia stima, sono onorato e fortunato di poter lavorare con te che hai dimostrato di aver colto il senso profondo di essere al servizio degli altri! Profondo Rispetto».