«Sedi istituzionali della Bat, portiamo a Trani la prefettura»

Giuseppe De Simone, «Apriamo un dibattito, i requisiti ci sono»

lunedì 10 maggio 2010
A Barletta ormai è guerra totale contro il possibile trasferimento della sede legale della provincia ad Andria. Nel mirino della contestazioni è finito il presidente della provincia, Francesco Ventola, bollato dal comitato di lotta Barletta provincia come «il nemico numero uno» della città di Eraclio.

Il 17 maggio il consiglio provinciale si riunirà nuovamente per approvare lo statuto su cui non c'è e non ci sarà unanime approvazione. In seconda votazione basteranno però 16 voti per portare avanti un disegno ben preciso, suggerito anche da Roma: sede legale ad Andria, prefettura (con consiglio, giunta e presidenza) a Barletta. Nella città a nord di Trani gridano alla beffa ed all'oltraggio (sindaco Maffei dixit), intanto a casa nostra si lavora a fari spenti per incassare qualcosa in più di un semplice contentino (magari i 5 milioni di euro necessari per realizzare il teatro con annesso centro congressi).

Intanto, il consigliere comunale di Forza Italia, Giuseppe De Simone, rilancia una sua proposta: «Le numerose sedute di consiglio provinciale convocate per discutere della sede legale e dello statuto della Bat – dice De Simone - non hanno avuto alcun esito positivo, in quanto i comuni di Andria e Barletta richiedono entrambe la sede legale. Pongo una domanda al presidente Ventola ed ai consiglieri provinciali, con l'auspicio che mi rispondano e che non seguano l'esempio del commissario Capriulo che non ha inteso dare alcun cenno. Perché non individuare nella nostra città la sede della prefettura e della questura (polo della sicurezza) atteso che Trani già ospita il palazzo di giustizia, il carcere maschile e femminile ed una sede di commissariato. Gli altri uffici non possono coesistere con lo sviluppo economico e politico della città di Trani. Spero che si apra il dibattito su tale proposta».