Sede legale Asl Bt: i consiglieri regionali barlettani chiedono discussione in aula

Sollecitato il parere del consiglio regionale. La richiesta di Caracciolo, Alfarano, Mennea e Pastore

martedì 10 luglio 2012
"Sulla sede legale della Asl Bt deve esprimersi il Consiglio regionale". È quanto sostengono consiglieri regionali Filippo Caracciolo (Pd), Ruggiero Mennea (Pd), Franco Pastore (Gruppo Misto) e Giovanni Alfarano (Pdl), che oggi hanno sollecitato il Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Onofrio Introna, a inserire all'ordine del giorno della prima riunione dell'assise regionale la proposta di legge "Individuazione sede legale della Asl Bt", presentata dagli stessi consiglieri regionali il 30 gennaio scorso. L'8 marzo scorso i consiglieri hanno chiesto l'iscrizione dell'argomento all'ordine del giorno del consiglio successivo, ma questo non è stato ancora fatto. Alla luce dello stanziamento di 350mila euro avvenuto con la "Legge di assestamento e prima variazione al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2012, articolo 6", i consiglieri regionali barlettani hanno presentato una nuova richiesta di sollecita discussione della proposta di legge in consiglio.

"Con i soldi stanziati attraverso l'emendamento proposto da me e dal collega Alfarano", sottolinea il consigliere Caracciolo, "ci sono ora tutte le condizioni per prendere una decisione su questa tematica. Il Consiglio deve decidere se continuare a permettere lo sperpero di denaro pubblico, attraverso il pagamento di un cospicuo fitto passivo, oppure disporre il trasferimento della sede legale della Asl in locali di proprietà dell'azienda sanitaria a Barletta". Caracciolo, componente della commissione regionale sanità, stamane ha anche inviato un richiesta di relazione al direttore generale della Asl Bt, Giovanni Gorgoni. Sempre alla luce della legge di assestamento al bilancio regionale, il Consigliere regionale del Partito Democratico ha chiesto al direttore generale "di relazionare in merito allo stato di avanzamento della procedura di trasferimento della sede legale come previsto dalla legge di bilancio".

"Non possiamo accettare che quanto previsto dal Consiglio regionale venga ignorato", spiega Caracciolo. "Per questo voglio capire se e come si sta adempiendo a quanto previsto da una legge regionale".