Scoperta una piantagione di canapa indiana. Quattro arresti

Operazione della Guardia di Finanzia della Compagnia di Barletta

venerdì 21 giugno 2019 13.34
Una piantagione di canapa indiana è stata scoperta dai finanzieri della Compagnia di Barletta impegnati nell'attività di controllo sulla provinciale 12 tra Barletta e Canosa di Puglia.

Nel transitare lungo la strada, i militari sono stati attratti da un forte odore tipico della marijuana provenire da un terreno, situato nei pressi dell'arteria autostradale A14, ma raggiungibile esclusivamente a piedi.

Insospettiti, i finanzieri si sono recati nel fondo, dell'ampiezza di circa 500 metri quadrati, e hanno riscontrato la presenza di oltre 400 piante di canapa (con altezza media di 1 metro circa), poste a dimora che, a dispetto di un'altezza ancora piuttosto ridotta, si presentavano già ricche di infiorescenze, a notevole vantaggio del tenore complessivo di principio attivo THC.

Le ridotte dimensioni delle piante, unitamente alla notevole impervietà del sito, rendevano particolarmente difficile ed impegnativa l'individuazione della piantagione ma, i militari sono riusciti ad accedere al fondo nel pieno delle fasi di coltivazione della Cannabis, sorprendendo 4 soggetti intenti all'irrigazione delle piante non ancora "mature". Alla vista dei finanzieri, i responsabili hanno provato a scappare nelle campagne circostanti, ma sono stati tutti bloccati ed arrestati in flagranza di reato dopo un inseguimento a piedi.

L'attività si è conclusa con il sequestro delle attrezzature per l'irrigazione, delle piante e con l'arresto dei quattro soggetti (tre andriesi rispettivamente di 63, 60 e 35 anni ed un barlettano di 52 anni) gravati da precedenti di polizia, anche specifici, i quali sono stati condotti nel carcere di Trani a disposizione dell'autorità giudiziaria.

L'attività di servizio testimonia il costante presidio esercitato dalla Guardia di Finanza in Puglia a contrasto di fenomeni connotati da forte pericolosità sociale, come i traffici di sostanze stupefacenti, sia via mare che via terra. Sono infatti in corso specifici accertamenti al fine di ricostruire le geometrie di eventuali sodalizi che, nel business della marijuana, stanno diversificando le proprie forze criminali in coltivazioni in house su territorio pugliese, che si affiancano, in maniera sempre più preponderante, alle tradizionali rotte Balcaniche di approvvigionamento della cannabis.