Sanzioni più leggere per i lidi balneari? Intervengono Manocchio e Antonucci

Per Filcams e Cgil Bat «monetizzazione del lavoro nero»

lunedì 30 marzo 2015 22.31
"Praticamente è come se l'ultimo consiglio regionale pugliese avesse deciso di liberalizzare il lavoro nero". Duro il commento del segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci e del segretario generale della Filcams Cgil Bat, Mary Manocchio all'approvazione da parte dell'assise di via Capruzzi della proposta di legge riguardante alcune modifiche al Piano delle coste del 2006 che prevedere, tra le altre cose, anche la depenalizzazione delle violazioni commesse dagli operatori balneari. "Le eventuali inosservanze degli obblighi potrebbero riguardare anche il tema del lavoro e cioè, avere un dipendente in parte 'a nero' potrà costare al massimo una sanzione amministrativa e non la decadenza della concessione".

"Si tratta addirittura di un peggioramento del peggior Jobs act che già da solo precarizza il lavoro. In Puglia, dunque, dall'altro ieri l'inosservanza delle norme previste dai contratti nazionali di categoria vale come una semplice multa: già i controlli sono pochissimi, se e quando vengono effettuati poi i gestori degli stabilimenti balneari se la possono cavare pagando una semplice sanzione siamo davvero di fronte alla liberalizzazione dell'irregolarità sul tema dell'occupazione in questo comparto".

"È incredibile constatare come parte della maggioranza e dell'opposizione si siano trovate assolutamente d'accordo nell'approvare questo disegno di legge che tiene contente evidentemente le lobby trascurando i diritti dei lavoratori. A loro chi ci pensa? Noi – concludono Manocchio e Antonucci – garantiamo sin da subito che metteremo in atto tutte le azioni per contrastare questo ulteriore attacco alla dignità dei lavoratori".